Finocchietto selvatico: proprietà e benefici

Il finocchietto selvatico dona un sapore inconfondibile agli alimenti, ma questa pianta aromatica si può anche degustare sotto forma di infuso per godere delle sue proprietà benefiche, in particolare in caso di disturbi gastro-intestinali.

finocchietto

Credit foto
©Alena Haurylik / 123rf.com

Credit video
Montaggio: Claudio Lucca

Il finocchietto, anche conosciuto come finocchio selvatico (Foeniculum vulgare Mill.), è una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle Apiaceae e cresce spontaneamente lungo le coste del Mediterraneo. 

Date le sue proprietà benefiche e l’utilizzo in cucina, ad oggi il finocchietto viene anche coltivato in diverse regioni. 

 

Proprietà del finocchietto selvatico

Il finocchietto presenta diverse proprietà benefiche per la salute, vediamo quali sono le principali:

  • Presenta proprietà carminative (assorbire ed eliminare i gas).
  • Ha attività antiossidante e antinfiammatoria.
  • Ha proprietà drenanti.
  • Ha proprietà galattogene.


Benefici del finocchietto selvatico

Date le sue proprietà, il finocchietto apporta diversi vantaggi per la salute. Vediamo i principali benefici del finocchietto selvatico:

 

  • Allevia i disturbi gastrointestinali, come gonfiore addominale, meteorismo, aerofagia, cattiva digestione, irregolarità intestinale.
  • Favorisce il benessere intestinale, contrastando, ad esempio, la sindrome del colon irritabile.
  • Contrasta la formazione di calcoli renali e ritenzione idrica.
  • Riduce il rischio di malattie croniche legate all’invecchiamento e all’infiammazione.
  • Favorisce la montata lattea nelle neomamme.

 

Calorie del finocchietto selvatico

100 g di finocchietto selvatico apportano circa 345 kcal.

Tuttavia, bisogna considerare che il finocchietto pesa pochissimo, dunque, la quantità che se ne utilizza solitamente è molto bassa e, di conseguenza, l’apporto energetico è irrilevante.

 

Come cucinare il finocchietto selvatico

Il finocchietto selvatico viene utilizzato prevalentemente a crudo.
Diversi sono gli usi del finocchio selvatico, in particolare, si possono utilizzare sia le foglie che i semi, entrambi molto aromatici e ricordano il sapore dell’anice.

Le foglie si possono utilizzare per aromatizzare salse, insalate o minestre, mentre i semi si possono aggiungere a degli impasti salati come taralli, pane o crackers.
Inoltre, con i semi di finocchietto è possibile preparare degli infusi dall’azione:

  • Carminativa;
  • digestiva;
  • drenante.

 

Come conservare il finocchietto selvatico

La pianta del finocchietto selvatico si può coltivare anche nel proprio orto, ma foglie e semi si trovano facilmente anche nei supermercati e fruttivendoli più forniti.

I semi di finocchio selvatico si conservano a lungo semplicemente riposti all’interno di un contenitore ermetico.

Le foglie di finocchietto, invece, si possono essiccare al sole per un paio di giorni, riponendole poi in un contenitore ermetico, oppure congelare quando sono ancora fresche in un apposito sacchetto.

 

Controindicazioni del finocchietto selvatico

Se consumato in quantità adeguate, non vi sono particolari controindicazioni per il finocchietto selvatico.
Tuttavia, è bene consultare il medico in caso di patologie, disturbi alla salute o gravidanza/allattamento.

 

Ricette con il finocchietto selvatico

Sebbene il finocchietto venga utilizzato principalmente come erba aromatica, diverse sono le ricette con il finocchietto selvatico che lo vedono da protagonista, tra cui:

  • Pesto di finocchietto selvatico;
  • liquore al finocchietto selvatico.
     

Preparare il pesto di finocchietto è davvero semplice e può essere un’alternativa pratica al pesto di basilico per condire della pasta. Sarà sufficiente sbollentare le foglie del finocchietto e frullarle insieme a dell’olio extravergine di oliva, del parmigiano, delle mandorle e del sale.

Per preparare una tisana al finocchietto selvatico digestiva e drenante, invece, basterà lasciare in infusione 1 cucchiaino di semi di finocchietto in acqua bollente, per circa 10 minuti.
 

 

Bibliografia e fonti

FoodData Central, USDA

Foeniculum vulgare Mill: A Review of Its Botany, Phytochemistry, Pharmacology, Contemporary Application, and Toxicology, BioMed research international

Winter wild fennel leaves as a source of anti-inflammatory and antioxidant polyphenols, Arabian Journal of Chemistry