Agricoltura biologica: come certificarsi, gli enti di controllo

La certificazione da agricoltura biologica viene rilasciata alle aziende solo se in ogni fase del percorso di produzione di un determinato prodotto, vengono rispettate una serie di regole stabilite in Italia dal Ministero delle politiche Agricole Alimentari e Forestali. Scopriamola meglio.

>  Il processo di certificazione da agricoltura biologica

>  Gli organismi di controllo in Italia

>  Come ottenere la certificazione da agricoltura biologica

>  Che cosa è il periodo di conversione

Certificazione da agricoltura biologica

Il processo di certificazione da agricoltura biologica

Ogni azienda desiderosa che i propri prodotti siano riconosciuti come di origine biologica, che si tratti di produzione agricola, di trasformazione alimentare, di allevamento e zootecnica, di importazione di prodotti, o altro; deve sottoporsi al sistema di controllo basato sul regolamento in vigore circa la certificazione biologica.

Dal momento iniziale della produzione fino al consumo finale di un prodotto, ogni fase del percorso produttivo deve essere esaminata dagli organismi preposti, al vertice dei quali, in Italia, abbiamo il Ministero delle politiche Agricole Alimentari e Forestali, mentre il compito di vigilanza territoriale è delegato alle amministrazioni regionali.

Quando un'azienda intende farsi certificare deve scegliere un organismo di controllo che è sempre un ente terzo e indipendente, che effettua ispezioni e certificazioni nel settore della produzione biologica conformemente alle dispositive del regolamento. In alcuni casi l'organismo di controllo può avvalersi di un corrispettivo organismo operante in un paese terzo.
Per ottenere la conformità, i controlli vengono effettuati in ogni singola parte del ciclo produttivo dall'inizio della produzione e segue nelle eventuali fasi di trasformazione, nell'immagazzinamento, in quelle di trasporto e nella distribuzione durante la vendita.

 

Gli organismi di controllo in Italia

Gli organismi di controllo sono autorizzati dal  Ministero delle politiche Agricole Alimentari e Forestali e hanno il compito di verificare tutto il percorso produttivo e concedere quindi l'uso del marchio da poter applicare sulle etichette in modo da essere riconosciute come “prodotti da agricoltura biologica”.
Gli organismi di controllo sono classificati con un codice che è inserito anche sull'etichetta di un prodotto biologico controllato dallo stesso organismo.
Per prassi l'organismo di controllo compila una relazione sul proprio operato che sottopone al Ministero e alle regioni. I dati della relazione derivano da ispezioni annuali direttamente in azienda per valutare la conformità alle regole, con campionamenti per le analisi. Ciò avviene tramite un controllo … più altri eventuali controlli a sorpresa.

Gli organismi di controllo nel settore biologico al 2014 in Italia sono:

  • CODEX srl – cod: 002
  • Suolo e Salute srl – cod: 004
  • BIOS srl – cod: 005
  • ICEA srl – cod: 006
  • Bioagricert srl – cod: 007
  • Ecogruppo Italia srl – cod: 008
  • CCPB srl – cod: 009
  • SIDEL CAB SPA – cod: 012
  • ABCERT srl – cod: 013
  • QC srl  – cod: 014
  • Valoritalia srl – cod: 015

 

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Come ottenere la certificazione

Le persone fisiche o giuridiche che aspirano ad ottenere la certificazione biologica diventano responsabili del rispetto delle disposizioni del regolamento in ambito del biologico. I passi per ottenere la certificazione sono:

  1. Scegliere uno tra gli organismi di certificazione riconosciuti inviandogli i documenti relativi alla propria azienda e alla propria attività.
  2. Notificare alla Regione in cui si ha sede l'avvio della procedura per ottenere la certificazione.
  3. A partire da questa data è indispensabile cominciare a seguire tutte le norme previste dalla normativa e quelle dell'organismo di controllo (talvolta con regolamenti interni più restrittivi della normativa di riferimento).
  4. Attendere la conversione (indicativamente attorno ai 2-3 anni).
  5. Qualsiasi variazione nel processo produttivo deve essere comunicata entro quindici giorni.
  6. Dalla data di notifica, nell'etichettatura può essere aggiunta la dizione “in conversione all'agricoltura biologica”, mentre una volta ottenuto il riconoscimento la dizione sarà “proveniente da agricoltura biologica”.

 

Che cosa è il periodo di conversione

Per periodo di conversione si intende un tempo di transizione a partire dalla notifica di attività. L'azienda comincia a rispettare tutti gli adempimenti del sistema di controllo dell'agricoltura biologica sino alla riconosciuta conversione. Tale periodo transitorio di 2-3 anni è necessario per far sì che i terreni, le agricolture, gli allevamenti e tutti i processi produttivi siano completamente decontaminati da qualsiasi sostanza chimica di sintesi o prodotti OGM.

 

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