Nocciola, proprietà e benefici

La nocciola, il frutto dell'albero di nocciolo (Corylus avellana L.), è un alimento facilmente digeribile, molto energetico e in grado di fornire un elevato apporto calorico. Molto usata nell'industria alimentare, è ricca di acido oleico utile contro il colesterolo cattivo. Scopriamola meglio. 
 

1. Proprietà e benefici della nocciola

2. Alleata di

3. La nocciola fa ingrassare?

5. Descrizione e varietà di nocciola

6. Come viene consumata la nocciola

7. Curiosità sulla nocciola

 

Proprietà e benefici della nocciola

Le nocciole, come tutta la frutta secca, sono un alimento molto energetico in grado di fornire un elevato apporto calorico (100 g forniscono circa 655 Kcal facilmente assimilabili, è, infatti, il seme oleoso più ricco di grassi e nel frattempo più digeribile).

L’alto valore energetico è dato dal buon contenuto in grassi (64%), in particolare di grassi monoinsaturi (l’acido oleico è il più elevato con valori compresi tra il 71 e l’83% degli acidi grassi totali) e linoleico. È stato ampiamente dimostrato che l’acido oleico (contenuto anche nell’olio extra-vergine di oliva) è un ottimo “spazzino” del colesterolo LDL (colesterolo cattivo) e trigliceridi, contribuendo a svolgere un’azione preventiva e protettiva nei confronti delle patologie cardiache.

Per quanto riguarda i costituenti minori, questi sono molto variabili e influenzati da molteplici fattori come ad esempio la varietà, origine geografica, periodo di raccolta, pratiche agricole. Tra questi troviamo la Vitamina E, il cui contenuto è più elevato che nell’olio d’oliva: 35 mg/100g contro 11 mg/100g. Oltre ad ostacolare i radicali liberi e contrastare l’invecchiamento, grazie al potere antiossidante, la Vitamina E svolge un’importante funzione di protezione dai processi ossidativi e rinforza le pareti dei capillari.

Oltre alla vitamina E, le nocciole mostrano buoni quantitativi di vitamine del gruppo B (niacina e tiamina), in particolare le nocciole sono ricche della vitamina B6 il cui contenuto è compreso tra gli 0,55 e 0,88 mg/100g.

Il valore nutritivo delle nocciole è infine aumentato dalla presenza significativa di oligoelementi (ferro, rame, zinco e selenio) e altri composti minerali quali potassio, calcio, fosforo e magnesio.

 

La nocciola, alleata di

Alcune evidenze scientifiche hanno avanzato l’ipotesi di un effetto benefico delle nocciole sulla salute umana:

  • nelle patologie cardiovascolari; uno studio del Physicians' health study (2002) ha sottoposto 21454 soggetti per 12 mesi all’assunzione regolare di frutta secca (4 o più porz./sett). L’assunzione si associa a una riduzione del 30% del rischio di morte per patologia vascolare;
  • nelle dislipidemie; in particolare il contenuto in antiossidanti e la composizione in acidi grassi determinerebbero effetti positivi sulla mobilitazione del colesterolo, diminuendo i livelli di colesterolo LDL  e totale e aumentando i quantitativi di HDL (colesterolo buono).

Inoltre, l’elevato contenuto di tocoferoli (vitamina E) e ß-sitosterolo ha effetto anche sul controllo di alcune tipologie di tumori (colon, prostata e seno).

 

La nocciola fa ingrassare?

La nocciola, come tutta la frutta secca, fa ingrassare?
Un consumo di frutta secca non si associa a incremento ponderale sebbene aumentino le calorie introdotte. Le ipotesi di perché ciò avvenga sono tre. La frutta secca potrebbe indurre:

  1. un aumento della spesa energetica;
  2. un aumento della sazietà;
  3. un minor assorbimento degli altri principi nutritivi.

La frutta secca, quindi, nell’ambito di schemi nutrizionali che tengano conto dell’apporto calorico totale, può diventare un alimento funzionale per controllare le dislipidemie e paradossalmente il peso corporeo.

Pertanto può essere consigliata a bambini, atleti, studenti e chiunque sia impegnato in attività intellettiva o fisica, indicata per  diabetici e dislipidemici, può essere consumata nelle porzioni adeguate a colazione, come aperitivo o a fine pasto, o come snack rapido e salutare.

 

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Descrizione della pianta e varietà

Il nocciolo (Corylus avellana L.) è una pianta con portamento cespuglioso, corteccia liscia e compatta, foglie di colore verde scuro e ovoidali. Le specie più importanti sono Corylus avellana (nocciolo comune), Corylus maxima e Corylus colurna (nocciolo turco).

Originario dell’Europa e dell’Asia minore è stato coltivato fin dall’antichità già dai Greci e dai Romani che ne apprezzavano le proprietà; è, infatti, una delle più antiche piante coltivate dall’uomo. Per i Celti e nelle credenze dei contadini piemontesi il nocciolo era un albero magico: storie e leggende raccontano che tra i cespugli si nascondevano magiche creature.

La produzione oggi è concentrata nei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo: Turchia, Italia, Spagna, Grecia e Francia ma è la Turchia, con circa 700 mila tonnellate, il primo produttore mondiale (70%); l’Italia è il secondo, con 100-125 mila tonnellate, coltivate in sole quattro regioni: Campania, Lazio, Piemonte e Sicilia.

La qualità delle nocciole italiane è riconosciuta a livello internazionale. In particolare le varietà come la Tonda delle Langhe (piemontese) e la Tonda di Giffoni (campana) - entrambe marchio IGP - rappresentano eccellenze qualitative.

I maggiori utilizzatori di nocciole sono gli Svizzeri (2 kg/persona/anno) che le usano come ingrediente per il cioccolato.

 

Come viene consumata la nocciola

Il consumo delle nocciole, per il 90% della produzione totale, è destinato all’industria alimentare la cui utilizzazione può avvenire sotto diverse forme a seconda della tipologia di prodotto che si vuole ottenere:

  • intera: nelle praline, nei torroni e nelle tavolette di cioccolato;
  • granella: per i ripieni di snack, torroni, cioccolato e per le coperture di dolci e gelati;
  • pasta di nocciole: per l’ottenimento di creme a base di cioccolato e per gelati;
  • farina di nocciole: nei biscotti e torte.

Il restante 10% delle nocciole è destinato al consumo diretto come frutta secca in guscio e come nocciole tostate. La nocciola si può consumare fresca oppure tostare o congelare.

Il frutto fresco è ricoperto da una pellicina a volte difficile da rimuovere (basta metterli in forno per qualche minuto e poi strofinarle). Si conserva poche settimane, poi diventa amaro mentre con il guscio resiste anche tre mesi se messo in luogo asciutto.

Sono stati proposti, in passato, anche degli utilizzi alternativi delle nocciole: in particolare l’utilizzazione per l’estrazione di olio di alta qualità.

Infatti, l’olio di nocciole (estratto per spremitura a freddo dei frutti) potrebbe essere utilizzato dall’industria dolciaria in sostituzione di altri oli vegetali di bassa qualità (olio di palma, colza, ecc) attualmente usati nelle preparazioni dolciarie, avendo quest’olio anche un sapore dolce e un retrogusto delicato.

 

Curiosità sulle nocciole

Del nocciolo non si butta via niente, si usa tutto: dal tronco al frutto. Le foglie sono utilizzate in fitoterapia (sono un antiinfiammatorio naturale) e in infusione nell’acqua calda per tisane salutari; messe nel congelatore diventano un impacco in grado di alleviare le occhiaie.

L’olio estratto dal frutto è alla base di molte creme, perché si assorbe facilmente e ha proprietà lenitive. Ha un’azione purificante, per questo motivo è indicato per le pelli grasse: sia come detergente (si trova anche nelle saponette) sia come struccante naturale.

I gusci sono un ottimo combustibile e possono essere utilizzati per proteggere la base delle piante da esterno dal gelo. Con il legno del nocciolo si produce una brace finissima, usata nella fabbricazione delle carbonelle da disegno.

La verga di nocciolo è utilizzata dai rabdomanti per cercare l’acqua.

 

Le nocciole tra la frutta secca di dicembre