Fertilizzanti ecologici e concimi naturali

I fertilizzanti ecologici e i concimi naturali sono utilizzati allo scopo di aumentare e migliorare la fertilità del terreno senza ricorrere a sostanze tossiche o dannose. Scopriamoli meglio.

>  Che cos'è la fertilizzazione

>  Letami e compost

>  Macerati e concimi vegetali

>  Un esempio di macerato vegetale

>  Il sovescio per aumentare la fertilità

compost e concimi ecologici


Cos'è la fertilizzazione

In agraria, col termine fertilizzazione si intendono tutte le tecniche che hanno lo scopo di migliorare la fertilità del terreno. Ciò può avvenire, a seconda dei casi e delle esigenze specifiche, intervenendo con vari metodi riconducibili a tre categorie, relative ognuna alle caratteristiche con cui viene classificata la struttura del terreno e misurata la sua fertilità.

  1. Intervenire sulla tessitura del terreno: quando un terreno si presenta sbilanciato in una delle sue componenti essenziali (sabbia, argilla, limo) si interviene incrementando il componente mancante, in modo da ridare struttura al terreno migliorandone la fertilità. I fertilizzanti che agiscono sulla tessitura del terreno vengono chiamati ammendanti.
  2. Intervenire sul pH del terreno: quando il livello di acidità o di basicità di un terreno si discosta troppo dal range di fertilità delle piante che si intendono coltivare, si interviene correggendo il pH del terreno apportando sostanze chimiche, sia naturali che di sintesi. I fertilizzanti che agiscono sul pH del terreno vengono detti correttivi. Un esempio di correttivo ecologico è la cenere, per rendere più basico il terreno, 
  3. Intervenire sul livello di humus del terreno: quando un terreno è troppo povero di materia organica, si interviene aggiungendone tramite i concimi che possono essere di origine animale (letami) o vegetale (macerati).

 

 

Letami e compost

I fertilizzanti che rientrano nella categoria dei concimi possono quindi essere di origine animale, vegetale e mista. I letami derivano dalla maturazione delle deiezioni animali che attraverso un periodo di compostaggio differente a seconda dell'animale di origine, arriva a trasformarsi in materiale organico utilizzabile come concime. Questo tipo di fertilizzazione ha origini molto antiche, legate all'origine dell'agricoltura stessa e i tipi di letami più usati sono:

  • il letame bovino (misto a paglia o essiccato)
  • il letame di cavallo (considerato un “letame caldo”)
  • il letame di suino (considerato un “letame freddo”)
  • il letame ovino
  • il letame di coniglio
  • la pollina (derivato dai volatili)
  • sangue, ossa, farina di corna

Ogni letame ha una composizione chimica finale differente e vengono aggiunti al terreno in percentuali differenti a seconda delle necessità del suolo.
I letami fanno parte della grande categoria dei compost, ovvero materiali organici di scarto (deiezioni, scarti alimentari, potature, fogliame, liquami ecc) degradati e decomposti in un ambiente e in precise condizioni fisico chimiche che permettono ai micro e macro organismi di trasformare il tutto in materia organica.

Oltre ai letami abbiamo quindi anche altri tipi di compost, privi dell'apporto di deiezioni animali, come può essere il compost domestico, prodotto grazie agli scarti alimentari e residui di giardino.

 

Puoi approfondire come fare in casa il concime naturale

Concime fatto in casa

 

Macerati e concimi vegetali

Esistono tecniche di concimazione che non prevedono l'utilizzo di derivati animali. Tra questi troviamo anzitutto i macerati vegatali, utilissimi all'agricoltore come strumento non solo di fertilizzazione ma anche come antiparassitari, repellenti, ricostituenti e fortificanti per le piante. Alcuni esempi: macerato di ortica, macerato di equiseto, macerato di consolida, ecc...

 

Conosciamo un esempio di macerato vegetale

La pianta di ortica ha molte proprietà che possono venire in aiuto in modo sinergico alle altre piante che vengono coltivate ed inoltre le sue proprietà repellenti sono ottime per allontanare insetti e patogeni non desiderati.

I principi attivi presenti nell'ortica sono l'acido salicilico e acido formico che una volta arrivati nel circolo linfatico delle piante irrorate con il macerato d'ortica aiutano ad attivare il sistema immunitario della pianta stessa e ne fortificano le difese.

Per preparare il macerato è sufficiente acquistare ortica essiccata o raccoglierla fresca e mettere a macerare in acqua per un tempo prestabilito a seconda degli utilizzi. Una volta che il tempo è trascorso il macerato è pronto per un uso diretto o diluito.

Utilizzare il macerato delle foglie di ortica senza diluizione allontana le formiche mentre diluendolo è utile contro alcuni tipi di mosche da frutto, tignole e altri insetti.

Il macerato lasciato in fermentazione incompleta tra le 12 e le 24 ore è utile contro afidi, cocciniglie e acari effettuando trattamenti distanti 3 giorni l'uno dall'altro ma con 3 irrorazioni giornaliere mattina, mezza giornata e sera sulla pianta coltivata che ne ha necessità. Il macerato d'ortica accelera il compostaggio quando viene irrorato sul cumulo e viene utilizzato durante i trapianti per recuperare l'avvizzimento delle radici o delle piantine con un immersione in acqua e macerato che permette un recupero di vitalità delle piantine.

Alcune precauzioni esistono anche nell'uso dei concimi vegetali, nel caso del macerato d'ortica non va utilizzato sulle piante della famiglia delle crucifere (es. cavoli) e su alcuni frutti come zucche, mele, cetriolo e pomodoro è consigliabile irrorare il terreno e non la pianta.

 

Il sovescio, tecnica agricola per aumentare la fertilità

Tra i concimi prettamente vegetali, il sovescio è una concimazione verde ottenuta coltivando nei campi piante con precise caratteristiche e proprietà che, dopo la falciatura, vengono lasciate a decomporsi sul terreno come pacciamatura o compostate con la possibilità di integrarle anche all'interno del suolo.

Le piante più utilizzate nella tecnica del sovescio sono ad esempio la senape, il trifoglio, il luppolo e altre piante della famiglia delle leguminose che apportano al terreno fertilità grazie alla loro capacità di essere azoto fissatrici. Una volta che vengono seminate e fatte crescere sul terreno, si aspetta che crescano e si effettua il taglio e l'interramento prima della fioritura.

 

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Immagine | Fiemmeservizi.it