Longan: proprietà, benefici, come si mangia

Il Longan, frutto originario dell'Indocina, contiene vitamina C e oligoelementi. Ricco di fibre alimentari utili ad agevolare il lavoro dell'intestino, aiuta anche la memoria e il cuore. Scopriamolo meglio.

>  Descrizione del frutto

>  Longan, alleato di

>  Calorie, valori nutrizionali e proprietà del longan

>  Controindicazioni del longan

>  Curiosità

>  Come si mangia il longan

Longan

 

 

Descrizione del frutto

Il longan (Dimocarpus longan) può essere considerato più o meno come un “cugino” minore dei ben più famosi litchi e rambutan, anch'essi appartenenti alla famiglia delle Sapindaceae.

Raramente presente sui banchi dei negozi etnici o dei mercati di frutta esotica d'Europa, è invece un frutto importante per le cucine dei paesi dell'area d'origine, ovvero quella indocinese, e per alcune aree dei Caraibi, dell'Australia e degli Stati uniti.

Si distingue dai sopracitati cugini per la scorza, marroncina e liscia, per le dimensioni, generalmente più ridotte degli altri due frutti, e per il gusto, con un aroma distinguibile, meno floreale e talvolta paragonabile al profumo di certi funghi.

 

Longan, alleato di

Pelle, sangue, cuore, milza, fegato, memoria.

 

Calorie, valori nutrizionali e proprietà del longan

Il longan contiene 60 kcal ogni 100 g.

Inoltre, 100 g di prodotto contengono:

  • Grassi 0.1 g
  • Colesterolo 0 mg
  • Sodio 0 mg
  • Potassio 266 mg
  • Carboidrati 15 g
  • Fibre 1.1 g
  • Proteine 1.3 g

Il frutto è una perfetta risorsa di vitamina C e contiene buone dosi di riboflavina. Contiene una vasta gamma di oligoelementi tra i quali spiccano maggiormente potassio, magnesio, fosforo e rame. Ha un bassissimo contenuto di grassi mentre contiene fibre alimentari utili ad agevolare il lavoro dell'intestino.

Nella medicina popolare cinese viene ritenuto un alimento che apporta calore e che può aiutare l'apparato cardiocircolatorio, soprattutto la milza. Ha proprietà calmanti e rilassanti, tanto da essere d'aiuto in caso di palpitazioni, sonno agitato, attacchi di panico, fame nervosa.

È un buon antiossidante e previene i segni dell'età ed è considerato utile per l'assorbimento di ferro nel sangue. Gli vengono attribuite proprietà antimicotiche, antidolorifiche, tonificanti, antinfiammatorie.

 

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Controindicazioni del longan

I semi sono talmente ricchi di saponina da venir usati nei paesi di origine per il lavaggio dei vestiti. Pertanto è bene usare accortezza ed evitarne l'ingestione.

 

Curiosità

Il nome significa letteralmente “Occhio di drago”.
Esiste una varietà piuttosto rara di longan chiamato “green longan”, verdognolo e dalla buccia borchiata, è rinomato per il suo sapore unico.

Studi pubblicati sulle riviste Molecules e Innovative Food Sciennce end Emerging Technology riportano la presenza nel longan di proteine in grado di alzare il livello del sistema immunitario e accordano al frutto la capacità di prevenire e combattere alcune forme di cancro.

 

Come si mangia il longan

Anzitutto è bene saper riconoscere il giusto grado di maturità del longan: il migliore indicatore è la buccia, che non deve essere completamente morbida.

Il frutto non deve essere crepato né deve presentare macchie violacee o marroni, inoltre la polpa deve essere succosa e non asciutta, e più trasparente possibile.

Una volta pelato il frutto può essere mangiato fresco o disidratato: in quel caso la polpa diverrà completamente marrone, ricordando l'uva sultanina, e il sapore caramellerà ricordando quello dei datteri.

Questi longan essiccati si possono essere aggiunti al pane come veri e propri canditi o possono venir messi in infusione per dei tè piuttosto esotici.

Oltre a ciò col longan vengono prodotti gelati, sorbetti, succhi, liquori; ma può essere usato anche come ingrediente per zuppe e salse agrodolci tipiche delle cucine tradizionali cinesi e thailandesi.

 

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