Germogliatori: cosa sono e come funzionano

I germogliatori rappresentano lo strumento più adatto alla germogliazione dei semi a scopo alimentari. Esistono diverse varietà di semi adatti alla germogliazione, acquistabili in negozi più o meno specializzati. Scopriamo meglio come sceglierli e le varie fasi del processo di germogliazione.

>  Dove acquistare i semi

>  Alcuni esempi dei semi per germogli

>  Fasi della germogliazione

>  Metodi di germogliazione

>  germogliatori

>  Acquisto dei germogli già pronti

Germogliatori

  

 

Dove acquistare i semi

La ricerca di semi adatti per la preparazione a germogli commestibili è abbastanza semplice se si sa dove andare ad acquistarli. Solitamente si trovano nei negozi di alimenti Bio, nei negozi di alimenti particolari e speciali o tramite i negozi che vendono online.
I semi sono migliori se di agricoltura biologica e se inoltre indicano sull'etichetta una dicitura appropriata per l'uso come alimento.

Il rischio principale è l'acquisto di semi ad uso agricolo e non alimentare. Inoltre c'è la possibilità di acquistare semi trattati con sostanze non idonee per l'uso appunto alimentare e quindi la scelta di semi di origine da agricoltura biologica ci porta una maggiore garanzia e sicurezza in tal senso.

 

Alcuni esempi di semi per germogli

  • Legumi: ceci, lenticchie, fagioli, soia rossa e verde, fave
  • Cereali: riso, avena, orzo, grano, farro, grano saraceno, segale, miglio, amaranto, chia, quinoa
  • Altri: anice, aglio, finocchio, cipolla, rucola, crescione, broccolo, porro, lino, senape, sedano, cumino, ravanello, zucca, trifoglio rosso, rafano

 

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Germogli di rucola

 

Fasi di germogliazione

  1. Quantità di semi: Si sceglie la quantità di semi ricordando che aumenteranno in volume almeno 4 volte. Indicativamente per i semi di grandi dimensioni come i legumi basterà una mezza tazza mentre per i semi piccoli saranno sufficienti 2 o 3 cucchiaini.
  2. Pre-germogliazione: la prima fase è essenziale per tutti i tipi di semi e per qualsiasi metodo si voglia seguire successivamente per la germogliazione. Presi i semi vengono sciacquati sotto acqua e rimangono in ammollo ben ricoperti dall'acqua per 12 ore (solitamente si indica per una notte. Per i semi più grandi di legumi basteranno anche 8 ore) poi l'acqua di ammollo che viene gettata via e i semi vengono messi nei contenitori per la germogliazione.
  3. Tempi di germogliazione: dipenderanno molto dai tempi dei singoli semi e delle condizioni climatiche ambientali presenti in quel momento. Indicativamente i semi più veloci a germogliare crescono entro 3 giorni mentre altri molto più lenti arrivano a richiedere 5-7 giorni. In questi giorni solitamente dobbiamo sciacquare i semi con abbondante acqua anche più volte al giorno a seconda dei metodi di germogliazione.
  4. Raccolta: una volta che il germoglio avrà emesso le prime foglioline chiamate cotiledoni e avrà fatto cadere il rivestimento che ricopriva queste, potranno essere raccolti i germogli e quindi saranno pronti per la conservazione o per il consumo.
  5. Conservazione: il frigorifero è il metodo più comune per mantenere i germogli una volta raccolti. Indicativamente i germogli continueranno a crescere molto lentamente sino alle 2 settimane successive entro le quali manterranno comunque tutti i loro principi nutritivi. Stando sempre attenti ai ristagni d'acqua dovremo ogni tanto risciacquare i semi e poi riporli in frigorifero sino al loro utilizzo.

 

Metodi di germogliazione 

  1. vaschette in plastica: con questo metodo utilizziamo semplici vaschette in plastica che devono essere forate nella parte sottostante in modo da far drenare l'acqua oppure con l'ausilio di un colino per almeno 2 volte al giorno, mattina e sera, sciacqueremo i germogli in crescita per poi ridisporli nelle vaschette. Alcuni germogliatori in plastica sono appositamente creati per la germogliazione e hanno una forma rettangolare o circolare di vaschette impilate che occupare poco spazio e risultano molto efficienti avendo un'ultima vaschetta alla base che raccoglie l'acqua dalle sovrastanti. Sarà quindi sufficiente versare nel cestello più alto un bicchiere di acqua e poi svuotare successivamente la vaschetta alla base che funge da raccoglitore.
  2. vasi di vetro: economici e facili da fare in casa sopratutto per semi di piccole dimensioni come miglio, girasole, erba medica e rucola. Basta mettere una reticella (tulle, garza o simile zanzariera) all'imboccatura del vaso e fermarla con un elastico. Nel momento della bagnatura almeno 2 volte al giorno, sarà sufficiente introdurre acqua e poi capovolgere il vaso in modo che i semi resteranno nel contenitore grazie alla reticella, mentre l'acqua uscirà lasciando i semi inumiditi.
  3. sacchetto in stoffa o canapa: l'uso di un sacchetto di stoffa in lino e/o canapa è indicato in particolare per i germogli di legumi e cereali visto che amano stare vicini scambiandosi l'umidità presente. Una volta pre-germogliati i semi si inseriscono nel sacchetto e si mettono dentro un contenitore o altro sacchetto in plastica in modo da ottenere un effetto serra. Successivamente andrà bagnato il sacchetto di stoffa semplicemente immergendolo in acqua per poi riposizionarlo all'interno del contenitore in plastica. Le muffe si riproduco meno in questo metodo e dopo in media 3 giorni saremo pronti a raccogliere i germogli. Basterà girare il sacchetto di stoffa e far cadere i semi che avranno radicato un po' sulle fessure della stoffa e sarà sufficiente muovere delicatamente il sacchetto per farli uscire.
  4. germogliatore in terracotta: questo metodo vede nel materiale della terracotta il miglior habitat per la crescita dei germogli; infatti essendo porosa mantiene un grado di umidità stabile ottimo per il loro sviluppo. Spesso però i germogliatori in terracotta sono piani sovrapposti forati che non permettono una buona circolazione di aria con il rischio di insorgenza di muffe. Inoltre la poca luce è un fattore che blocca la formazione della clorofilla, problema però superabile esponendo i contenitori a fine germogliazione direttamente alla luce per qualche ora.

Qualsiasi metodo si decida di utilizzare ricordiamo che un'attenzione particolare va sempre data al ristagno di acqua con il rischio di insorgenza di muffe! La circolazione d'aria e il risciacquo con acqua corrente sono indispensabili per evitare l'insorgenza della muffa.

 

Germogliatori

I germogliatori si possono ottenere da materiali di uso comune che possiamo trovare in cucina e materiali di recupero sempre ad uso alimentare; questa accortezza è importante per non rischiare una contaminazione di materiali non indicati per un contatto con gli alimenti.

Inoltre vi sono in commercio germogliatori pronti all'uso di varie forme e materiali (plastica, terracotta, vetro) idonei per la germogliazione casalinga di pochi germogli sino a produzioni più abbondanti in quantità.

 

Acquisto dei germogli già pronti

Se non riuscite o non avete tempo per produrre i germogli, potrete comunque acquistarli già pronti. Alcune tipologie come i germogli di soia, sono acquistabili direttamente nei negozi specializzati o in alcuni supermercati ben riforniti e si trovano nella zona rifrigerata solitamente vicino alle insalate e macedonie già pronte.

L'importante è leggere l'etichetta, la scadenza e sopratutto risciacquare bene sotto acqua corrente ogni volta che vogliamo utilizzare i germogli. Le corrette norme di conservazione devono rispettare norme igieniche come per qualsiasi altro alimento fresco.

I germogli devono presentarsi bianchi e puliti, con colorazioni tipiche a seconda del tipo di germoglio dal rosso al marrone, dal verde al giallo e le radici devono essere umide senza presenza di parti molli. Il germoglio fresco è croccante e l'odore è tipico a seconda della tipologia di germoglio.

L'importante è che non siano presenti odori acri o sentori di muffa che possono risultare indice di un prodotto non buono.

 

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