Picnogenolo: benefici, controindicazioni, dove si trova

A cura di Veronica Pacella, Nutrizionista

 

Il picnogenolo è un polifenolo che si ottiene dalla corteccia del pino marittimo francesePinus maritima, costituito da una miscela complessa di pro-antocianidine (oligomeriche e polimeriche) a forte azione antiossidante. Scopriamolo meglio.

>  A cosa serve il picnogenolo

>  L'azione antiossidante del picnogenolo

>  Controindicazioni e dosaggio

 

Corteccia del pino marittimo

Corteccia contenente picnogenolo

 

 

A cosa serve e dove si trova il picnogenolo

Le proantocianidine oligomeriche (PAC) sono una famiglia di polfenoli naturali appartenenti alla classe dei bioflavonoidi, ritrovati in diversi frutti e piante presenti in concentrazioni particolarmente elevate nei semi di uva rossa e nella corteccia di pino marittimo francese.

Ha un’azione antiossidante che risulta  potenziata dalla notevole capacità di inibir  non competitivamente l’enzima xantina-ossidasi, promotore della formazione dell’anione superossido. Le proantocianidine oligomeriche si sono dimostrate 30 volte più efficaci della vitamina E e degli antiossidanti classici. In particolare, sono risultate molto efficaci sia nella fase di induzione che nella fase di propagazione della perossidazione lipidica.

L’azione antienzimatica è testata in vitro su diversi enzimi, fra i quali elastasi, collage nasi, ialuronidasi, betaglucoronidasi (coinvolti nel ricambio delle principali componenti della matrice extravascolare: elastina, collagene, acido ialuronico) e xantina ossidasi (coinvolto nella formazione dell’anione superossido). Inoltre è stato dimostrato che l’ alfa-1-antitripsina, inibitore degli enzimi proteolitici, viene a sua volta inibita da composti contenenti ossigeno attivo, lasciando così via libera ai sistemi enzimatici da essa controllati, con il risultato di accelerare la distruzione della matrice extracellulare.

Le proantocianidine quindi bloccano l’intero processo a due livelli: impedendo la formazione di composti contenenti ossigeno attivo e limitando l’intera attività enzimatica. Questa ipotesi è supportata dai dati di farmacocinetica che indicano un notevole tropismo delle PAC per i tessuti ricchi di glicosaminoglicani, come ad esempio le pareti dei vasi sanguigni. Il risultato di questa azione combinata si manifesta con un notevole rinforzamento delle pareti capillari. 

 

Come il picnogenolo, anche il maqui ha proprietà antiossidanti: scopri quali

Bacche di maquis, proprietà e uso

 

Le proprietà antiossidanti del picnogenolo

L’azione antiossidante delle PAC risulta particolarmente utile in:

  • Insufficienza venosa periferica, retinopatie diabetiche e non, fragilità capillare: le proantocianidine oligomeriche hanno la capacità di rinforzare le pareti mediante uno specifico legame con le fibre elastiche collagene ed elastina, ma non basta; svolgono azione inibitrice nei confronti degli enzimi chiave dell’endotelio capillare e della matrice circostante combinata con la protezione dai danni provocati da radicali liberi.
  • Prevenzione e trattamento delle malattie cardiovascolari (disturbi della circolazione periferica,  del microcircolo cerebrale e cardiaco, alterazione dell’aggregazione piastrinica) per la potente azione radical-scavenger nel favorire una normale funzione piastrinica e una maggior fluidità dei vasi
  • Stimolazione del sistema immunitario: protezione dei macrofagi dai danni ossidativi dei radicali liberi
  • Azione anti-infiammatoria
  • Protezione della pelle contro l’invecchiamento e il danneggiamento da parte dei raggi UV-B.

 

Dosaggi e controindicazioni

Come antiossidante e come preventivo per trattamenti prolungati sono sufficienti 30 /45 mg , 1 o 2 volte al giorno.


 

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