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Compost fai da te: utile e senza sprechi

Il compost fai da te è un facile modo per trasformare i nostri rifiuti di cucina in concime naturale per le nostre piante. Cosa è il compost, come si composta e quale materiali utilizzare. Le compostiere e gli step per un compostaggio a regola d'arte. Per fare un gesto di responsabilità e di rispetto per il pianeta e per noi.

Compost fai da te: utile e senza sprechi

I rifiuti cominciano ad essere sempre più un problema per il nostro pianeta. La sempre crescente voglia di prendersi più cura di noi stessi e dell’ambiente parte dai piccoli gesti che facciamo in casa ogni giorno.

Nell’era del consumismo abbiamo molti rifiuti, cioè materiali di scarto che non utilizziamo e che prendono la via delle discariche. Sempre più una politica di salvaguardia dell’ambiente si muove per arrivare ad un impegno che porti ad un impatto ambientale il più basso possibile sino a rifiuti zero.

Il compostaggio fai da te è un ottima occasione per dare il proprio contributo ad abbassare i rifiuti e a trasformare così i resti alimentari di cucina, in un nuovo materiale utilissimo, il compost o concime naturale.


Come si forma il compost

In natura il compostaggio è un processo biochimico che avviene solitamente nella zona di confine dei primi strati del suolo e la superficie sovrastante il terreno. Quando cadono sul suolo foglie e altri materiali organici, si forma una specie di coperta detta lettiera.

Questo strato di materiale organico viene decomposto e trasformato in humus (concime) ad opera dei microrganismi, delle muffe, dei batteri e di tutti gli insetti presenti nel sottosuolo in particolare i nostri amici lombrichi.

Il concime o humus diventa il terreno fertile ideale per la nascita e la crescita delle piante e di tutti i vegetali. Per questo è molto importante preservare l’ecosistema del suolo e non disturbarlo. Spesso nell’agricoltura convenzionale è regola rivoltare il terreno con arature profonde, però questa tecnica uccide molti di questi preziosi alleati e destruttura il suolo alterando così l’ecosistema e perdendo sostanza organica e fertilità del terreno stesso.

In agricoltura naturale il non intervento evitando lavorazioni del suolo è uno dei principi dell’agricoltura sinergica e di altre agricolture a basso impatto ambientale.

 

Quali materiali sono compostabili

A seconda del metodo di compostaggio si possono o meno inserire scarti alimentari di origine animale o vegetale. Andiamo a conoscere cosa possiamo compostare:

  • resti vegetali come bucce di patate, carote, foglie, rametti, coste, i fondi di caffè o tisane, paglia, segatura non trattata con colle o vernici, pane raffermo, resti di potature, foglie secche, materiale di potature, ecc.
  • Moderatamente: bucce e materiali contenenti oli essenziali o resine (agrumi, aghi di conifere), guscio d’uovo, cenere (piccole quantità perché basifica), ossa sminuzzate e lettiere di animali domestici sani (senza patogeni e malattie).
  • Da evitare: vetro, plastica, materiali verniciati, carta stampata e/o patinata, materiali con derivati del petrolio.

Possiamo anche aggiungere nella compostaggio materiali come stoffe naturali (cotone, lino, canapa, lana), materiali in lattice che è un materiale biodegradabile, fazzolettini di carta, piume e pelli e simili.


Indicazioni per un buon compost fai da te

  1. Le dimensioni dei materiali: quando aggiungiamo al compostaggio materiale da degradare deve essere di dimensioni abbastanza piccole e uniformi. Spesso serve tagliuzzare e sminuzzare i materiali di rifiuto prima di compostarlo.
  2. Mantenere la giusta proporzione umido/secco: significa che il materiale in compostaggio non deve essere né troppo umido né troppo secco. Basta regolare gli elementi che inseriamo: foglie e segatura per asciugare e resti di cucina verdi per inumidire. La regola solitamente è 2 parti di materiale umido e 1 parte di materiale secco.
  3. Consistenza del compost: il materiale in compostaggio potrebbe compattarsi troppo o essere troppo sciolto. In questi casi è consigliabile mescolare il materiale ed eventualmente, se si presenta sciolto, annaffiarlo leggermente con acqua. Quando invece il materiale è troppo compatto è necessario mescolare bene e aggiungere sostanza secca come paglia, foglie secche e legnetti. 
  4. Evitare odori: una compostiera portata avanti a regola d’arte non rilascia cattivi odori. Nel caso l’odore diventi sgradevole allora molto probabilmente non si è mantenuta la regola della proporzione. Spesso troppo materiale umido e verde o resti di cibo animale possono generale cattivo odore. Sarà sufficiente aumentare la parte secca come foglie, resti di potature, segature, carta ecc. Altro segreto è sollevare la compostiera e mantenere uno spazio per far defluire l’eventuale liquido presenze (sottovaso da svuotare se siamo con una compostiera da balcone).
  5. Controllo dei visitatori: fare attenzione che i resti di cucina non attirino animali come gatti, cani, piccoli roditori o insetti e moscerini. Se questo avvenisse dobbiamo essere pronti a intervenire chiudendo eventuali passaggi e/o togliendo scarti a loro graditi (la carne e il pesce sono per loro i più prelibati). Sul balcone la compostiera deve rimanere con il coperchio ben chiuso e, se necessario, aggiungeremo sempre come ultimo strato del materiale secco.
  6. Pazienza: indicativamente il tempo di compostaggio richiede 6 mesi prima di avere, nella parte sottostante della compostiera, il concime o humus maturo e pronto. Se volessimo velocizzare il processo esistono in commercio degli attivatori biologici da aggiungere che, essendo ricchi di microrganismi utili, permettono una migliore decomposizione del materiale organico
  7. Utilizzo del compost: quando dopo alcuni mesi il compost sarà pronto per l’uso otterremo un concime naturale, ricco di sostanze organiche nutrienti pronto all’uso per le piante, siano esse in vaso sul balcone o nelle terreno in orto e nel giardino.. Solitamente viene utilizzato miscelando 1 parte di compost e 2 parti di terriccio comune.


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Tipi di compostiere

Compostiera da giardino: contenitore solitamente di materiale plastico di dimensioni variabili a seconda delle esigenze del nucleo famigliare. Viene posizionata sul terreno del proprio giardino e produce in circa 6 mesi il compost. La posizione della compostiera richiede accortezza: in estate serve che non sia troppo esposta al sole per rischio di asciugare troppo il composto, mentre per l'inverno  è consigliabile un luogo di temperature più mite perché con temperature troppo rigide i microrganismi fermano la loro attività.

Compostiera da giardino

Immagine | "Compost en bac ouvert" di Herman at fr.wikipedia

 

Compostiera da balcone: contenitore solitamente di materiale plastico e dimensioni ridotte che viene tenuto sul balcone con l’accortezza di un sottovaso. In questa compostiera si possono trasformare sostanze di origine vegetale mentre quelle di origine animale come gusci di uova, formaggio, carne e pesce sono solitamente sconsigliate. I tempi di compostaggio sono abbastanza lunghi se non si usano attivatori biologici che ci aiutano nella trasformazione. Vengono solitamente aggiunti lombrichi e microrganismi per aiutare infatti il processo di compostaggio.

Compostiera da balcone

Immagine | Paciulina

 

Compostiera classica: cassone solitamente di legno (assi, pancali, vecchie porte) e componenti o parti di rete metallica o plastica. Le dimensioni sono molto grandi visto che in campagna il materiale di base per il compostaggio non arriva solo dagli scarti alimentari di cucina ma anche dai lavori di manutenzione del verde, dall’orto e dall’eventuale resti e scarti dell’allevamento di animali. I tempo di compostaggio varia secondo le dimensioni del cassone e secondo il clima stagionale.

Compostiera classica

Immagine | "Havekompostbunke"

 

Compostiera per bokashi: In Giappone il compostaggio ha una sua forma particolare ottenuta dalla fermentazione del materiale organico. Vengono sempre trasformati gli stessi scarti organici di cucina ma la particolarità è l’utilizzo di un apposita miscela di microrganismi effettivi chiamata “mix bokashi” che hanno la capacità di fermentare e trasformare il tutto in concime naturale.

Compostiera per bokashi

Immagine | Eco-sostenibili

 

Acquisto delle compostiere

Le compostiere domestiche sia per uso sul balcone che in giardino sono ormai in vendita in molte agrarie e negozi specializzati di giardinaggio.

I negozi online sono sempre ben riforniti di questi strumenti e oggetti utili del mondo green casalingo. Inoltre alcuni comuni di Italia hanno attuato un programma di educazione ambientale che prevede per i propri cittadini e anche nelle scuole un’intensa campagna di informazione sul corretto smaltimento dei rifiuti.

Alcuni di questi comuni danno anche la possibilità di fare la richiesta di compostiera domestica che arriva persino ad abbassare la tariffa dei rifiuti per la singola famiglia che dimostra l’utilizzo della propria compostiera. Il consiglio è di informarsi presso il proprio comune.

Se non fosse possibile averla in questo modo, allora perché non costruirsela? La compostiera domestica è un contenitore che si può ottenere con materiali di riuso trovati in casa e, con una spesa molto bassa e un po’ di ingegnosità e manualità, potremo fare da noi uno strumento per mantenere il pianeta più pulito e dare così anche il nostro contributo all’ambiente e a noi stessi.

 

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