Poké hawaiano, come si fa
Pescetariani di tutto il mondo unitevi, le ultime tendenze culinarie di pesce crudo vi presentano una ciotola piena di colori: ecco il poké bowl, un piatto delle isole Hawaii che sta superando il trend del sushi.

Il nuovo sushi che fa tendenza
Poke o Poké ( così scritto per aiutare nella pronuncia che è "poh-kay") è un termine hawaiano che significa letteralmente "tagliato in pezzi".
Di base nasce come piatto povero, non dei contadini questa volta, ma della gente di mare e dei pescatori delle isole Hawaii.
Oggi lì viene venduto e proposto ovunque: nei supermercati, nei ristoranti e persino nei fast-food come piatto unico veloce, sano e prelibato.
La base tradizionale di quelle terre lontane lo vuole preparato con piovra o tonno, ma nella ciotola del poké - la colorata "poké bowl"- ci possono essere anche altri pesci, a seconda della disponibilità e dell'inventiva.
Il condimento fusion, di ispirazione e influenza asiatica e Giapponese, è un mix di salsa di soia, olio di sesamo, alghe, a cui si aggiungono verdure e spezie tipiche dei territori del Pacifico.
Pokè, la ricetta
Una semplice ricetta per imparare a fare questa ciotola ce la mostra il sito svizzero di Migusto di Migros la videoricetta del poké bowl all'avocado.
Il segreto di un poké perfetto però sta nella fantasia: pesce freschissimo crudo e tagliato a piccoli tocchi di base, la cosa divertene è sbizzarrirsi poi con gli altri ingredienti, vegetali, spezie e condimenti.
Nel poké si possono mettere avocado, insalata, riso bianco o nero, cavoli, pomodori, alghe, peperoncino, noci tropicali (macadamia o brasiliane), mango, zenzero, coriandolo o prezzemolo, sale marino, aglio di tutti i colori, cipollotti e lime.
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Passione Poké
La passione del poké conquista anche il nord e arriva persino in Scandinavia, dove il primo ristorante creato, Hawaii Poké, crea ciotole anche per vegani e vegetariani, con prodotti organici e ingredienti di stagione che si possono personalizzare.
A New York e a Londra l'amore per questo piatto è tale che si sono negli anni create anche catene specializzate, come Eatpoke, che offre anche servizio di catering e consegne in ufficio.
In Italia la moda del poké nasce nel distretto milanese dei Navigli, all'interno di un noto ristorante, e sta prendendo piede, ovviamente influenzato dalla ricchezza degli alimenti mediterranei, una contaminazione molto interessante.
I sushi del mondo
Oltre al classico e intramontabile sushi giapponese, oltre alla tradizione italiana del carpaccio e del pescato freschissimo mangiato crudo o marinato e alle ostriche francesi, il pesce crudo si mangia nel mondo in vari modi, vediamo solo alcuni dei paesi che offrono il loro "personal sushi" tra i piatti di portata:
> Spagna: anche qui la tradizione del pesce crudo non manca, con la esqueixada catalana, un'insalata fresca arricchita con baccalà dissalato e tagliato a strisce sottili, o lo xatò, altra insalata dal condimento molto ricco;
> Grecia: troviamo la lakerda, pesce crudo marinato in salamoia per giorni e poi condito con olio, cipolla, pepe e limone;
> Perù: qui si mangia il ceviche, un piatto crudo di pesce fresco condito con limone, cipolla e peperoncino;
> Olanda: qui si pescano le aringhe e si mangiano crude;
> Siberia: qui l'halibut, il coregone o il salmone si mangiano sotto zero, in un piatto di pesce ghiacciato chiamato stroganina;
> Polinesia, Tahiti: tra questi mari splenidi si assapora l'e’ia ota, pesce crudo marinato simile al poké hawaiano ma con aggiunta di lime e cocco;
> Malaysia: troviamo un piatto che si chiama hinava, marinato con cipolla, zenzero, peperoncino e lime.
> Thailandia: qui c'è il koi pla, un’insalata di pesce crudo tipica con aggiunta di galanga;
> Corea: il sushi coreano si chiama Kimbap.
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