Olio di sesamo: caratteristiche, proprietà e uso
L'olio di sesamo, estratto dai semi della pianta Sesamum indicu, ricco di acido oleico e di acido linoleico e di numerosi minerali come fosforo e calcio, utile per la prevenzione dell'osteoporosi. Scopriamolo meglio.
- Caratteristiche dell'olio di sesamo
- Proprietà e benefici
- L'olio di sesamo nell'alimentazione
- Uso dell'olio di sesamo
- Curiosità
- Una ricetta di eco cosmesi fai da te
Caratteristiche dell'olio di sesamo
L’olio di sesamo è estratto dai semi della pianta di sesamo, chiamata secondo la dicitura botanica Sesamum indicu, della famiglia Pedaliaceae. Il sesamo può raggiungere i 50 cm di altezza, ha fiori tubulari bianchi e i semi sono molto piccoli tanto che per ottenerne un grammo servono ben 500 semi.
Il colore del seme può essere bianco o nero a seconda della varietà e l’olio che si ottiene cambia leggermente a seconda del tipo di seme di origine. La resa in olio è comunque molto alta dato che si può estrarre dal 40 al 60% di olio di sesamo, mentre per esempio per ottenere l’olio di oliva la resa dal frutto è solo dal 15 al 35%.
La pianta del sesamo è molto coltivata in India, Birmania, Africa, Cina e Stati Uniti mentre in Europa è conosciuta nelle zone più mediterranee del Sud come l’Italia e la Grecia.
Proprietà e benefici
L’olio di sesamo è ricco di acido oleico e di acido linoleico fonte di acidi grassi essenziali omega 3 e 6. La composizione di oleico e linoleico varia dal 35 al 50 % di ciascuno dei due, mentre tra gli acidi grassi saturi abbondano il palmitico e lo stearico.
Il seme di sesamo è fonte di numerosi sali minerali quali ferro, fosforo, magnesio, rame, acido silicico e soprattutto calcio oltre ad altri oligoelementi. La forte presenza di calcio e di questi sali minerali lo rendono un buon integratore per i bambini in fase di crescita e per gli anziani per prevenire malattie come l’osteoporosi.
Contiene preziose vitamine con prevalenza di vitamina A, E e del gruppo B (B1, B2, B3). Infine contiene ben otto aminoacidi essenziali importanti per il cervello e questo sembra essere una delle ragioni che portano ad usare nella medicina ayurvedica l’olio di sesamo per il massaggio alla testa e al cuoio capelluto, comprendendo il capello stesso.
L’olio di sesamo è usato come antiinfiammatorio per la prevenzione e il benessere della pelle. Inoltre possiede proprietà antivirali e antibatteriche che lo rendono un potente rimedio contro agenti patogeni che possono attaccare l’epidermide e causare infezioni soprattutto di natura fungina come nel caso di streptococchi e stafilococchi.
La stabilità dell’olio è molto elevata grazie alla presenza di tre antiossidanti naturali: sesamola, sesamolina e sesamolo; questo permette una conservazione anche a temperatura ambiente senza rischiare l’irrancidimento tipico di molti oli vegetali come ad esempio l’olio di lino che ha necessità di essere conservato in frigorifero.
La presenza di antiossidanti, oltre a favorire la conservabilità, combatte l’invecchiamento e i radicali liberi, quindi per l’uso alimentare la quantità consigliata è intorno ai 2 cucchiai da minestra al giorno per condire i piatti sempre utilizzandolo a crudo per mantenere tutte le sue proprietà, soprattutto l’integrazione degli acidi grassi essenziali.
La sua composizione e struttura permette anche di essere utilizzato come leggero lassativo che non interviene drasticamente come nel caso dell’ausilio di purganti ma lievemente facilita l’evacuazione delle feci.
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L'olio di sesamo nell'alimentazione
L’olio di sesamo è utilizzato in cucina in molte pietanze tipiche indiane e dell’Asia del Sud con uso anche in Cina e Giappone sia nei primi piatti che per il pesce e per le verdure basti (pensare alla tipica tempura). In Africa si trovano piatti ormai diffusi anche da noi come il tahin che è base per la preparazione dell’hummus di ceci.
L’olio di sesamo è entrato nella cucina mediterranea recentemente e viene consumato a crudo come olio di condimento per le insalate, per la pastasciutta, per i risotti a fine cottura e persino nelle ricette di dolci e sformati nell’impasto stesso.
Il sapore dell’olio di sesamo viene descritto con una predominante dolce iniziale, un leggero gusto aggiuntivo stringente e sulla parte terminale rilascia una potenza calda.
Se la spremitura avviene da semi neri, l’olio è di colore scuro tendente al marrone e questo si trova comunemente in Asia mentre l’olio di sesamo da varietà di semi chiari prende una colorazione più chiara simile al giallo ambra.
I semi possono essere arrostiti e la spremitura di questi porta ad avere un colore e un sapore più intensi per un olio che comunemente è usato nella cucina cinese e coreana per migliorare il gusto delle pietanze.
Invece il til è ottenuto da spremitura a freddo dei semi grezzi e non tostati, il sapore è molto più delicato di quello cinese e tradizionalmente viene infatti utilizzato in India sia per condimento che come mezzo di cottura dei cibi.
Uso dell'olio di sesamo
L’uso esterno aiuta, tramite applicazioni dirette, a ridurre la forfora, regolare l’acne e rassodare per la pelle del viso e del corpo. Infatti diversi prodotti cosmetici, saponi e shampoo, presentano tra i loro ingredienti l’olio di sesamo.
Inoltre l’olio di sesamo è un ottima base come olio da massaggi che sin dai tempi antichi ne vede abitualmente l’uso soprattutto in India. La sua applicazione come base da massaggio è una particolarità apprezzata dai medici ayurvedici che lo utilizzano sia solo che come base per estrazione di altre proprietà da altre piante ottenendo olioliti di ottima qualità.
Nel campo delle cure naturali ha la particolare caratteristica di assorbire con estrema facilità le proprietà delle erbe con cui viene a contatto e di veicolarle rinforzando l’azione di intervento che sia rivolta alla creazione di un prodotto per la salute o come cosmetico per la bellezza.
Per riassumere le sue proprietà viene applicato direttamente quando la pelle è arrossata per diverse cause quali: scottature da sole, infiammazioni, eczemi, eritemi e persino irritazione da pannolino dei bambini.
L’uso interno è attivo sulle piastrine, sull’emoglobina (ossigenazione dei globuli rossi), sul sistema nervoso e sulla milza; è utile come ricostituente generale, ad esempio nei bambini che hanno una crescita lenta.
Curiosità
In India la pianta del sesamo è chiamato Tila che significa "piccola particella", mentre la parola sesamo sembra derivare dal’arabo sesam che significa erba. La mitologia indiana racconta che il primo seme di sesamo sia nato dalla goccia di sudore del Signore Vishnu poi ricaduta sulla Terra e germogliata per portare uno degli oli più utilizzati nella valle dell’Indo.
Da questi suoi modi di essere chiamata vediamo già quanto il suo uso in Africa e in Asia sia radicato, antico ed entrato nell’uso tradizionale sia nelle ricette di cucina che dei trattamenti per la pelle e la cosmesi.
Una ricetta di eco cosmesi fai da te
Indicativamente una bottiglia da 500 ml di olio di sesamo spremuto a freddo e d’agricoltura biologica ha un costo superiore ai 5€. Procuriamoci la base di olio di sesamo e prepariamo uno scrub aggiungendo farina di riso o mais.
La preparazione è semplice e basta unire 2 o più cucchiai di olio di sesamo con un cucchiaio di farina del tipo che preferite (riso più delicata e mais più esfoliante). Sulla pelle inumidita del viso o del corpo si applica massaggiando delicatamente e si risciacqua con abbondante acqua calda.
Il consiglio è di togliere bene i residui del prodotto di ecocosmesi fai-da-te altrimenti potrete ritrovare impastati sia su di voi che sui sanitari stessi.
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