Guaranà, proprietà, benefici e controindicazioni

Il guaranà è ricco di caffeina e rappresenta un rimedio naturale energizzante, utile per migliorare le prestazioni nello studio e nello sport

guaranà

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Il guaranà è una pianta sempreverde i cui semi vengono utilizzati per le loro proprietà stimolanti e dimagranti.

 

 

Cos'è il guaranà

Il guaranà (Paullinia cuppana, Paullinia sorbilis) è una liana che cresce spontanea in Amazzonia, appartenente alla famiglia delle Sapindaceae.

Nei Paesi di origine i semi di guaranà vengono usati per preparare bevande stimolanti o farine da mescolare a quella di manitoba e alla polvere di cacao.

I semi vengono inoltre utilizzati per realizzare integratori di guaranà impiegati in erboristeria e fitoterapia per le loro proprietà e benefici.

 

A cosa serve il guaranà

In erboristeria e fitoterapia, il guaranà è utilizzato soprattutto come stimolante e tonico generale, per le sue proprietà energizzanti.

Inoltre, gli integratori di guaranà possono essere utili per aumentare il metabolismo e controllare l'appetito, motivo per cui spesso si ricorre al guaranà per dimagrire.

Tradizionalmente al guaranà vengono attribuite anche proprietà afrodisiache; gli effetti sessuali del guaranà includerebbero un aumento del desiderio e la risoluzione di disfuzioni erettili, ma queste "proprietà sessuali" non risultano ad oggi confermate da studi.

I semi di guaranà vengono impiegati anche per produrre bevande stimolanti analcoliche dal sapore gradevole, molto simile alla cola e sciroppi che possono essere utilizzati ad esempio per preparare ghiaccioli.

 

Proprietà del guaranà

Il guaranà ha proprietà:

  • Energizzanti;
  • toniche;
  • stimolanti;
  • dimagranti


date soprattutto dal contenuto di caffeina, particolarmente concentrata nei semi.

 

La caffenina favorisce infatti il rilascio di due ormoni

  • Adrenalina;
  • noradrenalina

che provocano un aumento del metabolismo, della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa e del numero di atti respiratori e l'ossigenazione del sangue e dei tessuti.

 

I semi di guaranà contengono inoltre:

  • Flavonoidi;
  • tannini;
  • saponine

che conferiscono a questo rimedio un'azione leggermente antidiarroica e proprietà antinfiammatorie utili in caso di emicrania e dolori mestruali.

 

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Benefici del guaranà

Il guaranà viene consigliato come stimolante in caso di:

  • Affaticamento psicofisico;
  • astenia;
  • convalescenza.


​​​​​​Il guaranà viene utilizzato per migliorare l'attenzione e la memoria nello studio e al lavoro, e aumentare il tono dell'umore in caso di depressione

Gli integratori preparati con estratto di guaranà possono inoltre essere utilizzati in ambito sportivo, migliorare le prestazioni incrementando la capacità di resistenza allo sforzo.

Il guaranà viene spesso usato anche per le sue proprietà dimagranti nelle diete ipocaloriche per perdere peso, poiché la caffeina è in grado di aumentare il metabolismo energetico e ridurre la sintesi di grasso corporeo.

 

Modalità d'uso

Il guaranà può essere utilizzato sotto forma di integratore, in capsule o compresse, tisana, tintura madre o polvere. Per quanto riguarda le dosi di guaranà sarebbe bene non superare i 400 mg di caffeina al giorno.

La tisana di guaranà si prepara con due o tre semi di guaranà schiacciati, da far bollire in acqua per circa quindici minuti o, in alternativa, con il guaranà in polvere da sistemare in un filtro per infusione.

La polvere di guaranà può essere anche aggiunta a frullati, succhi, yogurt, da consumare a colazione.

La tintura madre di guaranà si assume invece diluendone in acqua 40-50 gocce due volte al giorno, preferibilmente al mattino e nel primo pomeriggio.

 

Controindicazioni del guaranà

Integratori e altre preparazioni a base di guaranà sono controindicate nei bambini, in gravidanza e durante l'allattamento e in tutte le persone sensibili agli effetti della caffeina.

L'uso di guaranà è inoltre controindicato in caso di pressione alta, malattie cardiovascolari e nelle persone che assumono altre sostanze stimolante o farmaci e integratori dall'azione sedativa.

 

Effetti collaterali del guaranà

Gli effetti collaterali del guaranà sono associati alla caffeina e sono gli stessi di caffè, , mate e altre droghe stimolanti. L'assunzione prolungata o ad alti dosaggi di guaranà può portare dunque ad agitazione, ansia, insonnia, tachicardia, tremori e disturbi gastrointestinali.

 

Descrizione della pianta

La pianta del guaranà è una liana legnosa che, allo stato spontaneo, può raggiungere anche altezze fino ai tredici metri, appoggiarsi agli alberi della foresta senza danneggliarli o restando eretta senza sostegni.

Ha una leggera corteccia verde sui rami giovani che diventa, marrone sul tronco e sulle ramificazioni maggiori.

Le foglie sono alterne a picciolo breve, coriacee, di colore verde lucido sulla pagina superiore, verde opaco su quella inferiore; presentano un margine intero e nervature principali pennate.

I fiori sono bianchi, brevemente peduncolati, singoli o, più spesso, raccolti in gruppi fino a quindici/venti.

Il frutto è una capsula che racchiude un solo seme con arilloide rosso. I semi del guaranà vengono raccolti, privati dell'arilloide, essiccati e successivamente torrefatti e utilizzati per le varie preparazioni.

 

Habitat del guaranà

Il guaranà è originario della foresta amazzonica, dove cresce spontaneamente lungo i fiumi. La pianta è anche coltivata per la commercializzazione del frutto, in particolare nelle zone lungo il Rio delle Amazzoni.

 

Cenni storici

Pianta sacra per molte tribù di Indios, che utilizzavano come come elisir di lunga vita, per il suo effetto tonico–stimolante e adattogeno.

 

Era anche impiegato per combattere la diarrea, per alleviare i dolori mestruali, per le malattie che indebolivano - e anche per riuscire ad acuire i sensi, uno scopo sicuramente legato al fatto che la pianta stessa ha gli “occhi per vedere.  A causa del suo strano frutto, che ricorda appunto gli occhi, sono nate tantissime leggende e miti.

 

Una di queste ha per protagonista una ragazza dall’aspetto e dall’animo gentile; il suo nome era Cereaporanga ed era protetta dalla dea della bellezza e della vita.

 

Un giorno Cereaporanga incontrò un valoroso guerriero di una tribù nemica di cui si innamorò. Tuttavia nonostante il loro amore, i due innamorati non sarebbero mai riusciti a far cessare l’odio che esisteva da anni tra i due clan; così decisero di fuggire insieme per essere felici.

 

Durante il tragitto Cereaporanga s’imbatté in un anaconda ferito e, nonostante il pericolo, il suo dolce cuore la spinse ad aiutarla.

 

A causa di questa «sosta», i guerrieri della sua tribù si avvicinarono sempre più; quando fu e certa che il suo uomo sarebbe stato catturato e ucciso, stabilì un patto di amore e di morte: chiese al grosso serpente di stringerli, con tutta la sua forza, nel loro ultimo abbraccio.

 

Gli Indios, vedendo i due innamorati nel loro ultimo gesto, si disperano per la morte della loro protetta. Chiesero subito aiuto alla dea della bellezza e della vita, affinché almeno lo spirito della donna non li abbandonasse; così la dea, commossa dal gesto di Cereaporanga, fece nascere dai suoi occhi una pianta i cui frutti sembrano, due splendidi occhi neri; proprio come quelli della fanciulla più bella.

 

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