Centinodia, proprietà e benefici

La centinodia è una piccola pianta spontanea e infestante che cresce in tutto il territorio del nostro paese, nota anche come correggiola, erba dei cento nodi e poligono degli uccelli. Poco appariscente, la centinodia è in realtà una piantina molto utile: oltre ad essere una pianta mellifera, i suoi frutti offrono nutrimento agli uccelli e, grazie alle sue proprietà, trova impiego in erboristeria.

centinodia

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Centinodia, caratteristiche della pianta

La centinodia (Polygonum aviculare L.) è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Polygonaceae che cresce spontaneamente in tutto il nostro territorio fino ai 1900 metri.

 

Non è raro incontrare questa piccola pianta ai bordi dei sentieri e dei corsi d’acqua, nei prati incolti, nelle aree antropizzate e anche tra le macerie. La centinodia è infatti una pianta molto comune che spesso infesta anche campi di cereali, bietola e colture erbacee.

 

Nota anche come correggiola, erba dei cento nodi, poligono degli uccelli, la centinodia è una piantina poco appariscente caratterizzata da fusti ramificati che portano foglie lanceolate e alterne. Il nome comune della pianta deriva dal greco polýs (molti) e góny (ginocchi), a indicare la
presenza dei numerosi nodi sui fusti che strisciano aderendo al terreno.

 

La centinodia è una pianta mellifera: la fioritura avviene da maggio a novembre, quando la centinodia produce piccoli fiori bianchi sfumati di verde, raccolti in gruppi da due a cinque all’altezza delle foglie.

 

Successivamente alla fioritura, la centinodia produce acheni, piccoli frutti di 2-3 millimetri molto graditi dagli uccelli.

 

Proprietà e benefici della centinodia

La centinodia è una pianta officinale utilizzata in fitoterapia sotto forma di decotto, tintura madre o altri estratti facilmente reperibili nelle erboristerie.

 

Della centinodia si utilizza l’intera pianta i cui costituenti principali sono rappresentati da flavonoidi, tannini, acido salicico, mucillagini, saponine e alcaloidi. Alla centinodia sono state attribuite proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, antimicrobiche e vasocostrittrice.

Tradizionalmente la centinodia viene sfruttata per le sue proprietà diuretiche e antiflogistiche per il benessere dell’apparato urinario in caso di irritazioni e per eliminare piccoli calcoli a livello di reni e vescica.

 

La centinodia ha inoltre proprietà emollienti ed espettoranti, utili in caso di mal di gola, tosse ed eccesso di catarro. Questa piccola pianta è inoltre utilizzata per le proprietà astringenti e antidiarroiche e per l’azione
rimineralizzante, simile a quella dell’equiseto.

 

Come assumere la centinodia

La centinodia si somministra internamente sotto forma di infuso preparato con un cucchiaino di erba ogni 100 millilitri di acqua bollente o sotto forma di tintura madre al dosaggio di 50 gocce, da assumere due volte al giorno.

Per uso esterno le proprietà antinfiammatorie, antiemorragiche e antimicrobiche della centinodia sono utili per favorire la cicatrizzazione di piccole ferite e ulcere della pelle, in caso di gengiviti e infiammazioni della gola e per fermare le epistassi.

 

La centinodia è considerata una pianta sicura e non presenta particolari controindicazioni o effetti collaterali. Ad alti dosaggi il consumo di centinodia può però provocare disturbi gastrointestinali. Per precauzione, meglio evitarne l’assunzione in gravidanza, durante l’allattamento e in caso di ulcera gastrica e reflusso gastroesofageo.

 

Fonti
Sci Elo
Elsevier
Acta Planctum