Verbasco: proprietà, uso e controindicazioni
Fiori gialli dalle proprietà lenitive, espettoranti, cicatrizzanti. Possono essere utilizzate anche le foglie, ma per uso esterno: un rimedio della nonna da raccogliere nel periodo della sua fioritura

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Il verbasco è conosciuto per le sue proprietà diuretiche, depurative ed espettoranti, utile in caso di asma, bronchite, raffreddore, tonsillite, faringite e laringite Scopriamolo meglio.
- Cos'è il verbasco e dove si trova
- Le proprietà benefiche del verbasco
- Come utilizzarne foglie e fiori? Le modalità d'uso
- Controindicazioni ed effetti collaterali
Cos'è il Verbasco e dove si trova
Il Verbasco (Verbascum thapsus) o Tasso Barbasso è una pianta biennale appartenente alla famiglia delle Scrophulariacee. Il nome del genere è quello usato da Plinio, forse deriva dal latino “barbascum” che significa “barbato”, con riferimento alla diffusa pelosità di queste piante.
Il verbasco era considerata una pianta dagli effetti magici perché serviva a scongiurare i cattivi presagi. Fin dall’antichità si è fatto uso del verbasco per le sue proprietà curative, soprattutto per le malattie delle vie respiratorie.
Presenta una radice a fittone il cui stelo, dritto e lanoso, misura 1-2 centimetri.
Le sue grandi foglie ovali e dentellate sono ricoperte di peli lanosi e biancastri. Queste foglie possono raggiungere i 50 cm. di lunghezza.
La fioritura avviene da giugno a settembre, quando il verbasco presenta grandi fiori giallo-oro a cinque petali, disposti lungo lo stelo, in gruppi e a cime. Questa pianta può raggiungere anche i 2 metri di altezza.
Il verbasco è diffuso nei terreni incolti, ai margini delle strade di campagna e in terreni sassosi ben soleggiati. In Italia è una pianta che si trova spontanea sia nelle zone marittime che in quelle montane.
Le proprietà benefiche del Verbasco
Il Verbasco possiede proprietà espettoranti, depurative, sedative e diuretiche. I principi attivi del verbasco sono soprattutto mucillagini, saponine e flavonoidi.
Le parti officinali della pianta sono le foglie e i fiori che vengono essiccati quando sono in piena fioritura.
I fiori vengono utilizzati per la cura di bronchiti, grazie alla loro proprietà bechica e sedativa.
Le foglie possiedono proprietà lenitive e cicatrizzanti, mentre i semi sono tossici.
Il verbasco viene utilizzato nella cura delle malattie respiratorie quali bronchite, asma, tosse e sintomi da raffreddore. Grazie alle sue proprietà lenitive è un ottimo ingrediente per i prodotti cosmetici per il viso e il corpo.
Per uso esterno il verbasco aiuta a lenire le irritazioni cutanee e della bocca. È un rimedio indicato anche nella cura delle emorroidi.
Come utilizzarne foglie e fiori? Le modalità d'uso
Del verbasco in fitoterapia si utilizzano le foglie e i fiori. Il verbasco viene assunto soprattutto sottoforma di infuso, preparato lasciando riposare un cucchiaio di fiori secchi in una tazza di acqua bollente per 10-15 minuti. Si possono bere 3-4 tazze al giorno. I preparati a base di verbasco devono venir filtrati prima di essere bevuti, in quanto la peluria che ricopre la pianta ha effetto irritante per la mucosa della bocca.
Il decotto si prepara lasciando bollire per 10 minuti 5-10 g di fiori secchi; il preparato così ottenuto può essere utilizzato per fare frizioni locali.
In caso di malattie da raffreddamento: si possono assumere 2 tazze di tisana al giorno.
Le foglie possono essere utilizzate insieme ai fiori per uso esterno sottoforma di decotto o cataplasmi:
Per disturbi della pelle: fare impacchi con il decotto filtrato sulle zone colpite.
Per le emorroidi: applicare un cataplasma di fiori secchi sulla parte, 2-3 volte al giorno fino a miglioramento del disturbo.
In caso di leggere scottature, foruncoli, pruriti, piccole piaghe o ferite: una pezzuola imbibita del decotto e applicata sulla zona interessata più volte al giorno, fino a miglioramento.
Controindicazioni ed effetti collaterali
Il verbasco non presenta controindicazioni alle dosi consigliate, eccetto ipersensibilità individuale. Se ne sconsiglia l’utilizzo in gravidanza e durante l’allattamento.
Per principio cautelativo è sconsigliato l’utilizzo di preparati a base di verbasco durante la gravidanza e l’allattamento.
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