Lichene islandico: proprietà, uso, controindicazioni

Il lichene islandico (Cetraria islandica L. Ach.) è una pianta della famiglia delle Parmeliaceae che stimola le funzioni digestive ed è utile contro nausea, vomito, tosse, asma e mal di gola. Scopriamolo meglio.

>  1. Proprietà del lichene islandico

>  2. Modalità d'uso

>  3. Controindicazioni del lichene islandico

>  4. Descrizione della pianta

>  5. Habitat del lichene islandico

>  6. Cenni storici

Lichene islandico

 

 

Proprietà del lichene islandico

La parte del lichene islandico contenente principi attivi (la droga) è il tallo,  in cui sono presenti: polisaccaridi (licheina e isolicheina), acidi lichenici amari (acido usnico, acido cetrarico), acido folico, e altre vitamine del gruppo B

L'acido usnico conferisce alla pianta un'attività antimicrobica e antisettica utile in presenza di affezioni renali, respiratiorie e gastroenteriche; mentre la cetrarina esercita azione amaro-tonica, stimolante le funzioni digestive e antiemetiche, valide per combattere la nausea e il vomito (anche durante la gravidanza); e in pediatria come regolatore dell’intestino.

La lichenina produce mucillagini, una sorta di gelatina, con spiccate mucolitica, decongestionante e protettiva per le mucose dell'apparato respiratorio, per questa ragione è usato come espettorante e fluidificante delle secrezioni bronchiali in caso di in caso di tossepertosse e asma, e contro il mal di gola,  

Queste proprietà risultano utili perciò per sfiammare bronchi e polmoni e vie aeree superiori; la pelle e i tessuti che rivestono il sistema gastroenterico e quello urogenitale

Per uso esterno il lichene islandico può essere utilizzato, per l'attività lenitiva e antisettica come ingrediente di prodotti cosmetici contro l'acne, e come detergente e blando disinfettante di emergenza su piaghe e ferite; nella formulazione di dentifrici, saponi e detergenti dall'azione purificante, disinfettante e deodorante, in particolare per l'igiene intima.

 

Modalità d'uso

USO INTERNO

INFUSO: 1 cucchiaio raso di lichene islandico tallo, 1 tazza d’acqua 

Versare il tallo nell’acqua fredda, accendere il fuoco e portare a ebollizione. Far bollire qualche minuto e spegnere il fuoco. Coprire e lasciare in infusione per 10 min. Filtrare l’infuso e berlo dopo i pasti per usufruire dell’azione antinfiammatoria e protettiva delle mucose

  • estratto secco: 500-1000 mg a dose

 Tintura Madre preparata dal tallo essiccato tit.alcol. 65°

 

Controindicazioni del lichene islandico

Si sconsiglia l'assunzione di lichene islandico in caso di gastrite ed ulcera peptica. La pianta infatti contiene principi amari che possono peggiorare la situazione

 

Descrizione della pianta

I Licheni sono vegetali molto particolari in cui il tallo è costituito da associazione di un fungo (micobionte) e di un'alga (fotobionte), fra i quali si instaura un rapporto di collaborazione definita simbiosi (dal greco syn e bios  che significa vita insieme).

Questo significa che i due organismi vivono e crescono insieme e che la vita dell'uno è strettamente legata e connessa a quella dell'altro, con un vantaggio reciproco.

La Cetraria islandica è una specie di lichene terricolo fruticoso tipico di aree montane. Ha un tallo fogliaceo provvisto di lobi, alto fino a 10-15 cm, con consistenza cartilaginea, di colore verde oliva chiaro nella parte superiore, bianco-grigiastro in quella inferiore. 

 

L'habitat del lichene islandico

Cresce aderente al terreno, più raramente sulle cortecce, nelle regioni fredde boreali più umide e montagnose dell'Europa e dell'America, anche in Italia fino all'Appennino centrale, e non solo in Islanda come farebbe supporre il nome, derivato probabilmente dal fatto che in Islanda, la Cetraria è molto diffusa sulle distese laviche.

 

Cenni storici

Il termine lichene deriva dal greco leichèn significa "lambire", "strisciare", per il fatto che queste vegetazioni crittogamiche, rivestono sassi e piante, dando l'apparenza di croste cutanee sulle rocce o ai tronchi degli alberi su cui essi vegetano. 

Ben conosciuto dalle popolazioni del Nord Europa, venne segnalato per la prima volta nel 1627 da Valerio Cordo. Già a partire dal 1700, Linneo, Scopoli ecc. ne consigliavano l'impiego nella terapia della tisi.

Nei paesi nordici viene utilizzato come alimento: viene raccolto quando piove o di notte, poi viene messo a macerare nell'acqua per 24 ore, al fine di eliminare le sostanze amare; infine si essicca e si macina, ottenendo così una farina. 

La lichenina infatti è un carboidrato che può raggiungere percentuali molto elevate, perfino superiori all'amido contenuto nelle patate, ed è per questo alto valore nutritivo che il Lichene islandico è utilizzato dalle popolazioni nordiche delle zone boreali come alimento, sia per gli animali come le Renne, sia, in tempi passati di particolare carestia, anche per l'uomo, con l'accorgimento di privarlo delle sostanze amare, che lo renderebbero non commestibile, tramite bollitura, o con infusione a freddo di 24 ore. 

In collaborazione con Erboristeria del Pigneto

 

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Immagine | Stridvall