Artemisia in erboristeria: proprietà, uso, controindicazioni

L'artemisia è una pianta dall’effetto amaro-tonico, utile soprattutto in caso di inappetenza e problemi digestivi.

artemisia

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Origine dell'Artemisia

L'artemisia è una pianta originaria delle zone temperate dell'Europa, Asia e Nord Africa, naturalizzata anche in Nord America. Cresce dalla pianura alla zona pedemontana, lungo i fiumi e ai bordi dei campi.

 

L'uso dell'artemisia è molto antico, basti pensare che il suo nome comune deriva da Artemide, dea greca della caccia, della selvaggina, dei boschi, del tiro con l'arco e della verginità.

 

Il nome "Artemisia", dalla parola greca artemes, significa “sano", "di buona salute”.

 

Il nome scientifico dell'artemisia è invece Artemisia vulgaris e la sua famiglia di appartenenza è quella delle Asteraceae.

 

Pianta dell'artemisia

La pianta dell'artemisia è un'erbacea perenne di grandi dimensioni, con fusto eretto rossiccio e striato alto dai 50 ai 150 centimetri e radice legnosa. 

 

Le foglie sono pennatosette a segmenti acuto-dentati, verde scuro nella pagina superiore e biancastre nella pagina inferiore.

 

I fiori dell'artemisia sono piccoli capolini gialli, disposti in racemi; sono molto aromatici e dal sapore amaro.

 

Dopo la fioritura dell'artemisia la pianta produce i frutti,  acheni glabri oblunghi, appuntiti, lisci e privi di pappo.

 

Oltre all'assenzio comune (Artemisia vulgaris) e all'assenzio maggiore (Artemisia absinthium) esistono altre specie di artemisia tra cui il dragoncello (Artemisia dracunculus), l'Artemisia scoparia, l'Artemisia arborescens e il Qinghao (Artemisia annua) usato nella medicina cinese utilizzata per ricavare artemisina, farmaco antimalarico.

 

A cosa serve l'artemisia

L'artemisia, nota anche con il nome di assenzio selvatico, è una grande erba perenne che appartiene alla famiglia delle Asteraceae o Compositae.

L'artemisia serve soprattutto come:

  • Antispasmodico e amaro nei disturbi digestivi;
  • tonico per il sistema nervoso;
  • emmenagogo, cioè come rimedio utile a stimolare il flusso mestruale.
     

Artemisia, le parti utilizzate

Dell'artemisia si utilizzano le sommità e la radice. Con le sommità si preparano infusi, polveri ed estratti, mentre le radici sono impiegate per realizzare la tintura madre di artemisia, ottenuta ponendo gli organi sotterranei della pianta in macerazione in alcool.

 

I costituenti chimici dell'artemisia

Le parti aeree dell'artemisia contengono:

  • Olio essenziale;
  • flavonoidi;
  • idrossicumarine; 
  • polline;
  • triterpeni;
  • steroli;
  • lattoni sesquiterpenici.

 

In erboristeria e fitoterapia è impiegata anche la radice di artemisia, ricca in inulina.

 

Proprietà dell'artemisia in erboristeria

Grazie alla presenza dei costituenti attivi appena visti, l'artemisia vanta proprietà:
 

  • Aromatiche;
  • amaro-toniche;
  • eupeptiche;
  • antispasmodiche;
  • emmenagoghe.

 

Benefici dell'artemisia secondo l'erboristeria

In erboristeria l'artemisia trova impiego per la dispepsia, cioè i problemi digestivi, e come tonico.

 

I benefici sono dati soprattutto dalle proprietà dell'olio essenziale di artemisia ma, dato che la pianta contiene meno olio essenziale rispetto all'assenzio e poiché l'essenza non presenta tujione, l'artemisia comune risulta decisamente meno tossica ma anche meno efficace come digestivo.

 

La radice invece viene usata per i suoi effetti ipoglicemizzanti e antispasmodici.

 

Nell'erboristeria tradizionale o erboristeria mediterranea, l'artemisia è considerata una pianta calda e secca, utile a trattare disturbi provocati da eccesso di freddezza e umidità.

 

Artemisia nella medicina popolare

L'uso popolare dell'artemisia vede questa pianta utile per:

  • Utero;
  • vescica;
  • reni.

 

L'artemisia veniva dunque utilizzata per dare calore all'utero, promuovere la comparsa delle mestuazioni e indurre il parto.

 

Inoltre era usata per sciogliere i calcoli renali e ripulire reni, vescica e pomoni, calmare la tosse e ridurre la stanchezza.

 

Conosciuta anche come erba "scaccia diavoli", all'artemisia erano attribuite proprietà magiche contro spiriti maligni ed energie negative. L'artemisia rientra anche tra le erbe delle streghe usata dalle guaritrici per trattare disturbi femminili legati al ciclo mestruale.

 

Moxa: il sigaro di artemisia

L'artemisia è la pianta utilizzata nella medicina tradizionale cinese e giapponese per la preparazione della moxa (dal giapponese moe kusa che significa "erba che brucia").

La moxa è un sigaro di artemisia che viene avvicinato a punti specifici del corpo, corrispondenti ai punti dell'agopuntura, per riequilibrare le energie e favorire il benessere fisico e mentale.

 

Come si usa l'artemisia

Per godere dei benefici dell'artemisia si possono utilizzare:

  • Infuso di artemisia, nonché la polvere e gli estratti ottenuti dalle sommità (artemisia erba).
  • In commercio si trova anche la tintura madre di artemisia, preparata con la radice fresca della pianta.

L'infuso o tisana di artemisia si prepara con cucchiaino di artemisia essiccata per ogni tazza d'acqua, da somministrare tre volte al giorno.

 

La tintura madre di artemisia, ottenuta dalla radice, si somministra da una a tre volte al giorno diluendone 30 gocce in mezzo bicchiere di acqua.

 

I prodotti a base di artemisia si trovano facilmente in erboristeria, mentre la pianta di artemisia cresce comunemente nei prati incolti e lungo i bordi delle strade in tutta Italia, dunque la si trova facilmente.

 

Controindicazioni nell'utilizzo dell'artemisia

L'artemisia non è una pianta tossica o pericolosa ma risulta comunque controindicata in caso di sensibilità accertata a uno o più dei suoi costituenti.

 

Oltre che in caso di allergia all'artemisia, tra le controindicazioni dell'artemisia troviamo gravidanza e in caso di gastrite o ulcera gastrica e duodenale.

 

Effetti indesiderati dell'artemisia

Alle dosi terapeutiche l'artemisia non presenta effetti indesiderati ma, a dosaggi elevati, può presentare alcuni effetti collaterali. Nelle persone sensibili, inoltre, il contatto con la pelle può causare dermatiti.

 

Interazioni farmacologiche dell'artemisia

I costituenti presenti nell'artemisia possono interagire con:

  • Terapie ormonali;
  • farmaci neurostimolanti;
  • carbamazepina, un principio attivo  anticonvulsivante.


Inoltre, l'artemisia può interagire con altre sostanze amare.

 

Artemisia e assenzio, le differenze

L'artemisia non va confusa con l'assenzio (Artemisia absinthium L.). L'assenzio maggiore è infatti un'erba perenne della stessa famiglia dell'artemisia, ma caratterizzata dalla presenza di tujione, una molecola tossica.

 

Le proprietà dell'assenzio sono simili a quelle dell'artemisia, anche se l'effetto di questa pianta è più forte.

 

La pianta di assenzio si distingue da quella dell'artemisia osservando i capolini e le foglie: i capolini dell'assenzio sono penduli e le foglie sono grigiastre.

 

 

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