Antrachinoni: proprietà, uso, controindicazioni

Gli antrachinoni sono chinoni derivati dall’antracene, una molecola aromatica planare; sono pigmenti colorati presenti in diverse parti della pianta, dove conferiscono una colorazione giallo bruna, a volte mascherata da altri pigmenti, come nel caso delle foglie. L’azione caratteristica degli antrachinoni è di stimolo sulla peristalsi e quindi lassativa.

>  1. Dove si trovano gli antrachinoni

>  2. Proprietà degli antrachinoni

>  3. Controindicazioni

 

Antrachinoni estratti dal gel di aloe vera

Antrachinoni nel gel d'aloe vera

 

Dove si trovano gli antrachinoni

Le piante dove si concentrano gli antrachinoni sono molteplici.

Il succo di Aloe vera, di sapore amaro e colore giallastro, prodotto da cellule specializzate al di sotto della spessa epidermide, fornisce la droga ad antrachinoni dell’aloe. Il succo non è da confondersi con il gel mucillaginoso presente nelle cellule del tessuto parenchimatico immediatamente sottostante all’epidermide (tale gel è venduto da diverse aziende con la denominazione commerciale di “succo di aloe”).

Il gel di aloe si vende come liquido in bottiglie o come estratto liofilizzato in alcune compresse; mentre il succo è commercializzato come polvere o compresse dal colore giallo o marrone scuro.

L’aole è una pianta succulenta originaria dell’Africa e poi irradiatasi in tutto il mondo. La classificazione botanica delle diverse specie di aloe risulta particolarmente complessa e non priva di confusione. Attualmente si annoverano nel genere Aloe più di 360 specie. L’Aloe vera (L.) N.L. Burm., la più utilizzata per la produzione farmaceutica di succo e gel è una di queste.

Altra importante pianta ad azione lassativa è la frangola, Frangula alnus Mill. Arbusto o piccolo albero con foglie oblunghe o obovate dal colore verde scuro brillante, lunghe 3-7 cm; alto fino a 6 m. Originario dell’Europa, dell’Asia occidentale e del nord Africa.

La Cassia senna L. è una pianta erbacea dall'azione lassativa, originaria della regione del Nilo settentrionale e poi coltivata in altre parti del mondo. La droga, anch’essa ricca in antrachinoni, è rappresentata dalle foglioline essiccate e dai baccelli (chiamati follicoli); i semi, considerati irritanti, sono spesso eliminati nel processo di preparazione della droga.  

Altre pianta ad azione lassativa simile, sono la cascara e il rabarbaro cinese.

 

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Proprietà degli antrachinoni

L’aloina, l’antrachinone presente nell’aloe, ha sapore spiccatamente amaro ed è considerata, tra le droghe con azione lassativa, la meno gradevole. L’aloina agisce stimolando la secrezione degli elettroliti e dell’acqua dall’intestino, mediante aumento della pressione interna che stimola la peristalsi e quindi il transito delle feci lungo il tratto terminale dell’intestino. Inoltre, l’aloina presenta anche azione disintossicante e antibiotica.

La droga della frangola, costituita dalla corteccia essiccata e conservata per 1 anno, contiene dal 3 al 7% di glicosidi antrachinonici. I principi attivi agiscono sul colon stimolando la peristalsi intestinale. Inoltre, alcuni studi mettono in evidenza l’azione antitumorale dell’aloe emodina nei confronti di cellule precancerose e cancerose di particolari tumori. L’aloe emodina si origina dall’aloina per scissione di un legame glicosidico che porta alla liberazione di arabinosio (uno zucchero) e di aloe emodina; tale principio è stato isolato dai semi di frangola e dall’aloe.

La senna contiene dal 2 al 5% di glicosidi diantronici (denominati sennosidi A e B). Questi principi attivi sembrano non essere presenti nella droga fresca, ma formarsi durante il processo di essiccazione attraverso l’ossidazione di monoantroni presenti nelle foglie fresche e non in quelle essiccate.

I glicosidi della senna si comportano da profarmaci. Una volta somministrati per bocca, il glicoside antrachinonico transita immodificato a livello dello stomaco e intestino tenue, fino a raggiungere l’intestino crasso, dove avviene la rimozione dello zucchero ed una metabolizzazione da parte della flora batterica in reina-antrone.

Tale metabolita non viene assorbito e produce un’azione di stimolo sulla motilità del colon. Si ha un aumento della secrezione attiva di elettroliti e acqua nel lume intestinale e inibizione del riassorbimento, con aumento del contenuto intestinale e stiramento della parete che a sua volta induce la peristalsi.

 

Controindicazioni degli antrachinoni

Un uso eccessivo di piante ad azione lassativa può causare coliche e infiammazioni.

Tutte le droghe ad azione lassativa sono sconsigliate in gravidanza e allattamento, ed in caso di infiammazioni croniche che interessano il tratto gastro intestinale (morbo di Chron).

Un’overdose di aloina può causare dolori addominali, diarrea sanguinolenta, gastrite emorragica e qualche volta nefrite (infiammazione dei reni).

Gli antrachinoni possono indurre, per uso prolungato, una perdita eccessiva di elettroliti (potassio), inoltre, si può arrivare ad un ipomotilità del colon fino ad atonia. Di conseguenza L’uso prolungato di droghe antrachinoniche è fortemente sconsigliato.

Le feci per la presenza di antrachinoni possono colorarsi di giallo arancio, mentre le urine si colorano di arancione.

 

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