Glucomannano, proprietà, uso e controindicazioni

Il glucomannano è un ingrediente naturale usato soprattutto per favorire il dimagrimento e il transito intestinale.

glucomannano

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Il glucomannano è un polisaccaride estratto dall'Amorphophallus konjak , pianta della famiglia delle Aracee. Si tratta di una sostanza largamente utilizzata per favorire la perdita di peso, ma non solo.

 

 

Cos'è il glucomannano

Il glucomannano è un polisaccaride naturale estratto dalla radice dell'Amorphophallus konjac, una pianta della famiglia delle Aracee, comunemente nota come konjac: un tubero asiatico ampiamente usato nella medicina tradizionale e nell'alimentazione di Paesi come il Giappone e la Corea. È utilizzato principalmente per favorire il dimagrimento e migliorare il transito intestinale, ma offre anche altri benefici per la salute. 

 

Proprietà del glucomannano

Si presenta come una polvere granulosa caratterizzata da un'elevata viscosità e da una notevole capacità di assorbire acqua: infatti a contatto con i liquidi forma un gel che può aumentare di volume fino a 60 volte rispetto alla sua forma secca; in ambiente acido, come lo stomaco, può raggiungere si può espandere fino a 80-100 volte. Questa caratteristica lo rende utile sia nell'industria alimentare che nel settore del benessere. 

 

A cosa serve il glucomannano

Il glucomannano è impiegato in diversi ambiti:

  • Industria alimentare: viene usato come gelificante e addensante, emulsionante, stabilizzante e fonte solubile di fibra. Si ritrova in prodotti da forno, bevande, caramelle, minestre, sughi pronti e numerosi altri prodotti alimentari confezionati e congelati.
     
  • Perdita di peso: nello stomaco si gonfia, aumentando il senso di sazietà già dopo 15 minuti dall'assunzione e raggiungendo la massima espansione entro un'ora, prolungando la sensazione di pienezza fino a due ore. Tuttavia, va sottolineato che per ottenere risultati significativi, è fondamentale abbinarlo a un'alimentazione equilibrata e a un'adeguata attività fisica. Il glucomannano infatti non fa dimagrire di per sé, ma contribuisce alla perdita di appetito aumentando il volume gastrico e inducendo sazietà meccanica, (in modo diverso però da farmaci come per esempio l’Ozempic che invece modula i segnali della fame a livello cerebrale, riportando alcuni effetti collaterali significativi).
     
  • Regolazione metabolica: una volta nell'intestino, riduce l'assorbimento dei grassi e rallenta quello degli zuccheri, esercitando un'azione ipocolesterolemizzante e ipoglicemizzante. Come suggerito da alcuni studi infatti, il glucomannano può aiutare a ridurre gli indici glicemici e i livelli di colesterolo LDL (il cosiddetto colesterolo "cattivo") nel sangue. In particolare, per quanto riguarda la glicemia, sembra agire rallentando l'assorbimento dei carboidrati, da cui dipendono in parte i picchi glicemici dopo i pasti. Per questo è considerato utile nei soggetti con diabete di tipo 2 o per coloro che cercano di mantenere livelli di zucchero nel sangue più stabili.
     
  • Salute intestinale: richiamando acqua nell’intestino, il glucomannano incrementa il volume della massa fecale, agendo come lassativo naturale e stimolando la peristalsi.

     

Perché il glucomannano fa dimagrire?

Il glucomannano contribuisce alla perdita di peso poiché, gonfiandosi, produce un senso di pienezza e sazietà. Dopo 15 minuti dall’assunzione, questa sostanza inizia infatti a gonfiarsi e, dopo circa un'ora, raggiunge il massimo valore, grazie alla presenza dei succhi gastrici acidi. L'azione antifame può durare fino a due ore, motivo per cui spesso si consiglia glucomannano per dimagrire, soprattutto quando la dieta è particolarmente restrittiva o se dura a lungo nel tempo.

Chiaramente il glucomannano fa dimagrire, o meglio, contribuisce al dimagrimento, solo se associato a un'alimentazione equilibrata e a un adeguato esercizio fisico.

 

 Dove trovarlo e come usarlo

Il glucomannano può essere assunto come integratore alimentare: lo si trova facilmente in erboristeria e farmacia sotto forma di polvere, compresse o capsule da assumere con abbondante acqua prima dei pasti principali. Come tutti gli integratori, non sostituisce una dieta equilibrata ed uno stile di vita sano e va sempre ricordato che prima di farne uso è bene rivolgersi al proprio medico e/o farmacista di fiducia che indicherà le dosi e le modalità corrette di assunzione. 

 

In che alimenti si trova il glucomannano

Oltre che per realizzare integratori, il glucomannano è usato anche per produrre pasta dietetica.

La farina di glucomannano viene infatti impiegata per preparare la pasta konjac, caratterizzata da un elevato potere saziante e da un basso apporto calorico.

Poiché si tratta di un additivo alimentare, è possibile trovare piccole quantità di glucomannano anche all'interno di alimenti confezionati e bevande, pastelle per impanare, caramelle, condimenti dell'insalata, minestre, sughi, creme, gelati e molti altri prodotti.
 

Glucomannano: effetti collaterali e controindicazioni

Il glucomannano può ridurre l’assorbimento di eventuali farmaci e nutrienti. Va dunque valutato dal medico il suo utilizzo in caso di terapie farmacologiche in corso o carenze nutrizionali. L'assunzione id glucomannano è poi controindicata nelle persone che soffrono di patologie infiammatorie gastrointestinali. 

Ad alti dosaggi possono verificarsi effetti indesiderati; tra gli effetti collaterali del glucomannano troviamo disturbi gastrointestinali come eccessiva sensazione di pienezza, diarrea e meteorismo.

 

Descrizione della pianta

Il konjac è una pianta erbacea perenne che fa parte della ben nota famiglia delle Aracee, a cui appartiene anche la calla. Il genere amorphophallus è costituito da circa 200 specie, alcune delle quali rientrano tra le più spettacolari piante con fiore.

La pianta si sviluppa da un tubero (radice) che ha la forma di una grande mela e che può raggiungere parecchi chili di peso. Dal suo centro emerge in primavera un’infiorescenza, alta anche più di un metro e mezzo, che impiega qualche settimana per svilupparsi completamente: su uno stelo del diametro di 3-4 cm.

Si innesta uno spadice dello stesso diametro, costellato alla base da tantissimi minuscoli fiori, non appariscenti, e avvolto da una sorta di foglia (spata) che si allarga a forma di cono nel giro di pochi giorni, di colore e di consistenza somiglianti molto alla carne cruda. L’odore di questo “fiore”, che ricorda il forte olezzo della carne in putrefazione, permette alla pianta di attirare gli insetti che impollinano i piccoli fiori.

Altro particolare senz’altro interessante è che l’infiorescenza emerge dal tubero, senza che questo si possa rifornire di acqua e di nutrienti dal terreno, perché in questa fase è ancora privo di radici. Una volta appassito il fiore, dallo stesso punto, all’apice del picciolo lungo più di un metro e di colore verde screziato di marrone, si aprirà un’unica foglia frastagliata che nel mondo anglo-sassone ha fatto conferire alla pianta il nome di snake palm.
 

Habitat del glucomannano

Originario dell'Asia orientale, è estesamente coltivato in Giappone.

 

Cenni storici

I tuberi di molte specie di Amorphophallus sono mangiati nei loro paesi d’origine, ma dopo accurata cottura, perché altrimenti sono tossici. Il glucomannano è stato utilizzato in Asia per i secoli nella preparazione di alimenti tradizionali quali ad esempio le tagliatelle e il tofu.

Attualmente è utilizzato nella cucina vegetariana e nei prodotti alimentari gelificati termostabili. Il glucomannano, essendo una gomma vegetale naturale, è denominata anche gomma di Konjac.

Generalmente è adoperato nell'industria alimentare come gelificante, addensatore, emulsionante, stabilizzatore e fonte solubile di fibra.

 

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