Iperico: proprietà, uso, controindicazioni
L'iperico è una pianta dalle note proprietà antidepressive e sedative, utilizzata anche esternamente per il trattamento di svariati disturbi della pelle.

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L'iperico (Hypericum perforatum) è una pianta della famiglia delle Hypericaceae. Pianta nota anche con il nome di Erba di San Giovanni, le sue sommità fiorite sono ricche di ipericine e flavonoidi e sono utilizzate per la loro azione antidepressiva.
- A cosa serve l'iperico?
- Perché si chiama Erba di San Giovanni?
- Quanto iperico assumere al giorno?
- Effetti collaterali dell'iperico
A cosa serve l'iperico
L'iperico è uno dei migliori antidepressivi naturali e svolge anche azione spasmolitica. Si tratta di un rimedio utile per la depressione quando è lieve, per alleviare gli sbalzi di umore durante la menopausa e nella sindrome premestruale, favorire il rilassamento e il sonno e migliorare la digestione.
Le proprietà terapeutiche dell’iperico sono dovute al fitocomplesso presente nelle foglie e nelle sommità fiorite. La droga dell'iperico conteien infatti naftodiantroni (ipericina e pseudoipericina) e acilfloroglucinoli (iperforina e adiperforina), oltre a flavonoidi (rutina, quercetina), tannini e olio essenziale. Tali sostanze conferiscono alla pianta proprietà antidepressive, sedative e digestive e, per uso esterno, antinfiammatorie e cicatrizzanti.
Il fitocoplesso presente nell'erba di San Giovanni agisce prevalentemente sul sistema nervoso centrale inibendo la ricaptazione presinaptica di serotonina e altri neurotrasmettitori tra cui noradrenalina, dopamina e GABA, aumentando nel tempo i recettori per tali neurotrasmettitori.
Dalla macerazione dalle sommità fiorite fresche in olio di girasole o di altro olio vegetale, si ottiene inoltre l'olio di iperico, dal tipico colore rossastro. L'oleolito di iperico ha proprietà emollienti, antinfiammatorie e antisettiche ed è utilizzato per alleviare la pelle in caso di ustioni, eritema solare, psoriasi, per velocizzare la guarigione di ferite e piaghe, rendere meno evidenti cicatrici e smagliature e per contrastare secchezza della cute del viso e del corpo, invecchiamento cutaneo.
Perché si chiama Erba di San Giovanni?
L'iperico è conosciuto anche come erba di San Giovanni o pianta di San Giovanni perché la sua fioritura coincide in linea di massima con il giorno dedicato proprio a San Giovanni. I piccoli fiori dell'iperico, infatti, si schiudono di norma intorno al 23 giugno. Si possono ammirare e raccogliere nei terreni asciutti, lungo i margini delle strade, ai bordi di campi e nelle radure, fino a 1600 metri d'altitudine.
Quanto iperico assumere al giorno?
USO INTERNO:
- Estratto di iperico: 900 mg al giorno, suddiviso in tre somministrazioni per almeno quattro settimane.
- Tintura madre: 30 gocce disperse in un bicchiere di acqua 1-3 volte al giorno per 2 mesi consecutivi.
- Infuso: 2 grammi di droga in 150 millilitri di acqua bollente due volte al giorno.
USO ESTERNO:
- Olio di iperico: 70 grammi di sommità fiorite fresche, 250 millilitri di olio di girasole
Sistemare i fiori in un barattolo a chiusura ermetica, coprire con l'olio e lasciar macerare per sei settimane a temperatura ambiente. Ogni giorno scuotere il barattolo una-tre volte, per favorire l'estrazione. Trascorse sei settimane esporre al sole per un giorno intero, dopodiché filtrare e conservare l'olio di iperico in bottiglie di vetro scuro, al riparo dalla luce e dal calore.
- L'oleolito di iperico si utilizza ogni giorno massaggiandone poche gocce su viso e collo per combattere rughe e segni del tempo e sul corpo in caso di smagliature o rilassamento cutaneo oppure al bisogno in caso di ferite, piaghe, scottature, eritemi, psoriasi e altre problematiche della pelle.
- Infuso: 5-10 grammi di droga ogni 100 millilitri di acqua bollente, filtrato e lasciato intiepidire per l'utilizzo in caso di problemi della pelle.
Effetti collaterali dell'iperico
Sebbene l'erba di San Giovanni sia considerata un rimedio sicuro e ben tollerato, il suo utilizzo presenta alcune controindicazioni. L'uso di iperico è ad esempio sconsigliato in caso di allergie verso uno o più dei suoi componenti e durante la gravidanza e l'allattamento.
Inoltre, l'ipericina provoca una reazione di fotosensibilizzazione, con comparsa di eritemi e macchie in seguito all'esposizione ai raggi UV, dunque è sconsigliato esporsi al sole durante i trattamenti con iperico.
L'assunzione di estratti di iperico può inoltre avere effetti indesiderati, molti dei quali derivano da interazioni con farmaci. L'erba di San Giovanni è infatti un induttore di varie forme del citocromo P450 (un complesso enzimatico presente a livello del fegato), tra cui i CYP3A4 e i CYP1A2. La somministrazione contemporanea di iperico e di farmaci metabolizzati da questi citocromi può diminuire la biodisponibilità e, di conseguenza, l'efficacia del farmaco. Inoltre, l'iperico può aumentare l'espressione della glicoproteina P, un trasportatore espresso principalmente a livello intestinale e renale, riducendo l'assorbimento e aumentando l'eliminazione di alcuni farmaci.
In particolare, l'iperico non andrebbe assunto se si seguono terapie con warfarin, ciclosporina, digossina, contraccettivi orali e molti altri. Inoltre, la somministrazione di iperico può portare a sindrome serotoninergica in associazioni a farmaci che aumentano i livelli di serotonina. Prima di decidere di iniziare un trattamento con iperico è bene consultare il medico o informare il farmacista e l'erborista riguardo alle terapie che si stanno seguendo.
Proprietà e uso del rimedio omeopatico Hypericum
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