Piante dell'estate: come, e quando, usare l'iperico

A casa dell'erborista scopriamo che l'iperico è una pianta estiva utilizzata esternamente per il trattamento di molti disturbi della pelle.
Conosciuta anche con il nome di Erba di San Giovanni, le sue sommità fiorite sono ricche di ipericine e flavonoidi e, per uso interno, sono utilizzate per la loro azione antidepressiva.

I testi sono a cura della Dottoressa Tatiana Maselli, erborista.

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Producer: Michele Rossi; Autore: Federica Postiglione; Riprese: Claudiu Rednic; Montaggio: Marta Rossi;

L'iperico (Hypericum perforatum) è una pianta della famiglia delle Hypericaceae.

Pianta nota anche con il nome di Erba di San Giovanni, le sue sommità fiorite sono ricche di ipericine e flavonoidi e sono utilizzate per la loro azione antidepressiva.

 

 

A cosa serve l'iperico

L'iperico è uno dei migliori antidepressivi naturali e svolge anche azione spasmolitica. Si tratta di un rimedio utile per la depressione quando è lieve, per alleviare gli sbalzi di umore durante la menopausa e nella sindrome premestruale, favorire il rilassamento e il sonno e migliorare la digestione. 

 

Le proprietà terapeutiche dell’iperico sono dovute al fitocomplesso presente nelle foglie e nelle sommità fiorite. La droga dell'iperico conteien infatti naftodiantroni (ipericina e pseudoipericina) e acilfloroglucinoli (iperforina e adiperforina), oltre a flavonoidi (rutina, quercetina), tannini e olio essenziale.


Tali sostanze conferiscono alla pianta proprietà:

  • Antidepressive;
  • sedative;
  • digestive



e, per uso esterno, antinfiammatorie e cicatrizzanti.

 

Il fitocoplesso presente nell'erba di San Giovanni agisce prevalentemente sul sistema nervoso centrale inibendo la ricaptazione presinaptica di serotonina e altri neurotrasmettitori tra cui noradrenalina, dopamina e GABA, aumentando nel tempo i recettori per tali neurotrasmettitori.

 

Dalla macerazione dalle sommità fiorite fresche in olio di girasole o di altro olio vegetale, si ottiene inoltre l'olio di iperico, dal tipico colore rossastro.

 

L'oleolito di iperico ha proprietà emollienti, antinfiammatorie e antisettiche ed è utilizzato per alleviare la pelle in caso di ustioni, eritema solare, psoriasi, per velocizzare la guarigione di ferite e piaghe, rendere meno evidenti cicatrici e smagliature e per contrastare secchezza della cute del viso e del corpo, invecchiamento cutaneo.

 

Perché si chiama Erba di San Giovanni?

L'iperico è conosciuto anche come erba di San Giovanni o pianta di San Giovanni perché la sua fioritura coincide in linea di massima con il giorno dedicato proprio a San Giovanni.

 

I piccoli fiori dell'iperico, infatti, si schiudono di norma intorno al 23 giugno. Si possono ammirare e raccogliere nei terreni asciutti, lungo i margini delle strade, ai bordi di campi e nelle radure, fino a 1600 metri d'altitudine.

 

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Quanto iperico assumere al giorno?

 

USO INTERNO: 

  • Estratto di iperico: 900 mg al giorno, suddiviso in tre somministrazioni per almeno quattro settimane.
  • Tintura madre: 30 gocce disperse in un bicchiere di acqua 1-3 volte al giorno per 2 mesi consecutivi.
  • Infuso: 2 grammi di droga in 150 millilitri di acqua bollente due volte al giorno.

 

USO ESTERNO:

  • Olio di iperico: 70 grammi di sommità fiorite fresche, 250 millilitri di olio di girasole

Sistemare i fiori in un barattolo a chiusura ermetica, coprire con l'olio e lasciar macerare per sei settimane a temperatura ambiente. Ogni giorno scuotere il barattolo una-tre volte, per favorire l'estrazione. Trascorse sei settimane esporre al sole per un giorno intero, dopodiché filtrare e conservare l'olio di iperico in bottiglie di vetro scuro, al riparo dalla luce e dal calore.
 

  • L'oleolito di iperico si utilizza ogni giorno massaggiandone poche gocce su viso e collo per combattere rughe e segni del tempo e sul corpo in caso di smagliature o rilassamento cutaneo oppure al bisogno in caso di  ferite, piaghe, scottature, eritemi, psoriasi e altre problematiche della pelle.
  • Infuso: 5-10 grammi di droga ogni 100 millilitri di acqua bollente, filtrato e lasciato intiepidire per l'utilizzo in caso di problemi della pelle.

 

Effetti collaterali dell'iperico

Sebbene l'erba di San Giovanni sia considerata un rimedio sicuro e ben tollerato, il suo utilizzo presenta alcune controindicazioni. L'uso di iperico è ad esempio sconsigliato in caso di allergie verso uno o più dei suoi componenti e durante la gravidanza e l'allattamento.


Inoltre, l'ipericina provoca una reazione di fotosensibilizzazione, con comparsa di eritemi e macchie in seguito all'esposizione ai raggi UV, dunque è sconsigliato esporsi al sole durante i trattamenti con iperico.

L'assunzione di estratti di iperico può inoltre avere effetti indesiderati, molti dei quali derivano da interazioni con farmaci. L'erba di San Giovanni è infatti un induttore di varie forme del citocromo P450 (un complesso enzimatico presente a livello del fegato), tra cui i CYP3A4 e i CYP1A2.


La somministrazione contemporanea di iperico e di farmaci metabolizzati da questi citocromi può diminuire la biodisponibilità e, di conseguenza, l'efficacia del farmaco. Inoltre, l'iperico può aumentare l'espressione della glicoproteina P, un trasportatore espresso principalmente a livello intestinale e renale, riducendo l'assorbimento e aumentando l'eliminazione di alcuni farmaci.

 

In particolare, l'iperico non andrebbe assunto se si seguono terapie con:
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  • Warfarin;
  • ciclosporina;
  • digossina;
  • contraccettivi orali e molti altri.

Inoltre, la somministrazione di iperico può portare a sindrome serotoninergica in associazioni a farmaci che aumentano i livelli di serotonina. Prima di decidere di iniziare un trattamento con iperico è bene consultare il medico o informare il farmacista e l'erborista riguardo alle terapie che si stanno seguendo.

 

Fonti:

European Medicines Agency