Canfora: proprietà, uso, controindicazioni

La canfora è un terpene estratto dall'albero della Canfora dall'azione antisettica e utile nella cura delle infiammazioni e delle nevralgie. 

canfora

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La canfora è un terpene estratto dall'albero della Canfora dall'azione antisettica e utile nella cura delle infiammazioni e delle nevralgie.  Scopriamola meglio.

 

 

Che cos'è la canfora

La canfora è una terpene estratto dall’albero omonimo, Cinnamomum camphora (L.) Presl. La canfora è presente nell’olio essenziale estratto dagli idioblasti oleiferi contenuti nei vari tessuti della pianta, ma che risultano particolarmente abbndanti nel legno di tronco e radice.

La canfora è estratta dal legno di radici, tronco e rami di alberi di 50-60 anni di età. La distillazione in corrente di vapore del legno frammentato porta all’estrazione dell’olio essenziale che per raffreddamento forma dei granuli cristallini rosei o grigiastri.

Oggi, dato il costo eccessivo dovuto all’impiego di alberi antichi, si utilizzano anche le foglie.

La canfora è molto utile in fitoterapia per la sua azione antinfiammatoria sul sistema muscolo-scheletrico e respiratorio.

 

Dove si trova la canfora

Dal libro Le Mille e una notte si legge: “Da qui abbiamo fatto rotta verso l’isola di Rohat dove crescono gli alberi di Canfora sino a raggiungere un’altezza tale che 100 uomini potrebbero facilmente trovar riparo sotto uno solo di essi”.

L’albero della canfora è veramente un albero enorme. Nelle foreste dell’Asia orientale, dove cresce spontaneo, può raggiungere altezze di 40 m ed estendersi per una larghezza di 5 m. Le foglie sono alterne, persistenti, picciolate, con lembo ovale attenuato alle due estremità, oppure acuto o acuminato all'apice e subottuso alla base, coriacee, con tre nervature principali ben marcate.

I fiori sono piccoli, biancastri, disposti in cime ascellari pauciflore. Il frutto è una piccola drupa ovoide, liscia, di color porpora o violaceo a maturità.

Non solo l'albero della canfora, ma anche altre piante possono sviluppare concentrazioni variabili di questo terpene. L'olio essenziale di rosmarino, ad esempio, può essere estratto da alcune piante che, per condizioni pedo-climatiche, sviluppano alte concentazioni di canfora. L'olio esenziale di rosmarino chemotipo canfora è impiegato per il trattamento di infiammazioni muscolo-scheletriche, alla pari dell'olio essenziale di canfora.

 

Puoi approfondire le proprietà, l'uso e le controindicazioni dell'olio essenziale di canfora

 

Proprietà della canfora

Note a tutti sono le proprietà antisettiche e antiparassitarie della canfora, tanto che si è soliti utilizzare la stessa per proteggere gli indumenti.Diversi studi sono stati condotti anche sull’azione repellente della canfora nei confronti di parassiti, funghi e insetti e, quindi, sul suo possibile impiego nell’industria alimentare.

La canfora si è dimostrata utile per la conservazione di semi dall’attacco di parassiti e insetti; altra azione è rivolta contro funghi tossigeni, dove la canfora agisce bloccando la crescita degli stessi.

La canfora è presente in commercio soprattutto sottoforma di olii, unguenti e creme per applicazioni topiche.

La canfora, per uso esterno, è utilizzata per il trattamento di problematiche infiammatorie. Applicata sulla cute è in grado di richiamare il sangue; quest’azione rubefacente è utile nella cura delle nevralgie, delle infiammazioni, distorsioni, reumatismi, crampi e dolori muscolari.

Inoltre la canfora agisce in modo efficace anche nel trattamento di stadi febbrile e bronchiti. La canfora abbassa di poco o nulla la temperatura normale corporea, ma di molto quella febbrile. La canfora ha dimostrato una buona azione antibatterica e antifungina.

Per uso interno è utilizzata raramente come cardiotonico o come rimedio per la tosse. La canfora rappresenta uno dei migliori rimedi per il cuore e la circolazione.

 

Controindicazioni

Per uso esterno ed alle dosi massime consigliate la canfora non da reazioni avverse, a meno che la persona non sia sensibile al tale principio attivo.

L'avvelenamento per canfora è rarissimo e in ogni modo i sintomi sono di breve durata; nelle intossicazioni gravi si manifestano nausea, vomito, vertigini, disturbi visivi, movimenti impulsivi, delirio, perdita della coscienza.