Sinefrina: proprietà, uso e controindicazioni

A cura di Maria Rita Insolera, Naturopata

 

La sinefrina è una sostanza presente nella buccia dell'arancia amara (Citrus aurantium) e viene utilizzata principalmente a scopi dimagranti. Scopriamola meglio.

>  Proprietà della sinefrina

>  Modalità d'uso

>  Controindicazioni della sinefrina

>  Descrizione della pianta

>  L'habitat della sinefrina

>  Cenni storici

Arancio amaro dal quale si estrae la sinefrina

 

Proprietà della Sinefrina

La Sinefrina è un'amina simpaticomimetica comunemente utilizzata a fini dimagranti ed estratta dal frutto immaturo di Citrus aurantium (arancio amaro).

Si parla di ammina perché questa sostanza contiene un atomo di azoto, e di simpaticomimetica perché provoca reazioni simili a quelle regolate dal sistema nervoso simpatico: stimolanti, eccitanti e contraenti.

 Le proprietà dimagranti della sinefrina derivano anche dal suo effetto stimolatorio sulla termogenesi che, aumentando la produzione di calore corporeo, apporta di conseguenza un aumento del consumo calorico e una lipolisi molto più marcata.

La sinefrina riduce l'appetito ed eccita il metabolismo basale, facendo aumentare il consumo energetico a riposo. L'eccitazione metabolica è correlata non solo all'aumento della frequenza cardiaca ma anche (in misura minore) all'aumento della termogenesi (produzione di calore) per stimolazione del tessuto adiposo bruno. 

 

Modalità d’uso

L'estratto di Citrus aurantium è indicato per facilitare il dimagrimento nei soggetti con sovrappeso o obesità, cui sia stata assegnata da uno specialista una dieta dimagrante appropriata.

Nella maggior parte degli integratori utilizzati per dimagrire, l'estratto di Citrus aurantium è presente in combinazione con altre sostanze, in particolare caffeina ed estratti del thé verde.

È la quantità di sinefrina ciò che è rilevante, non la quantità di estratto secco. È opportuno attenersi alle dosi indicate sulle etichette dei singoli integratori. 

 

Sciogliamo il grasso addominale con il Citrus aurantium

Dimagrire con il Citrus aurantium

 

Controindicazioni della sinefrina

L'uso di integratori a base di arancio amaro può rivelarsi pericoloso in soggetti a rischio cardiovascolare (ipertesi, cardiopatici, obesi, ipertiroidi), nei bambini al di sotto dei 12 anni, nelle donne in stato di gravidanza e durante l'allattamento.

Quando viene assunta a dosaggi importanti, la sinefrina, come tutte le altre droghe simpatomimetiche, la sinefrina può provocare diversi effetti collaterali come, tachicardia, iperagitazione, aritmie, crisi ipertensive e problemi cardiaci in genere.

Alle dosi presenti negli integratori (10-15 mg/giorno), la probabilità che compaiano tachicardia, cardiopalmo, secchezza della bocca ed aumento della pressione del sangue (ipertensione) è molto bassa. Questo rischio aumenta se il soggetto assume altre sostanze stimolanti il sistema nervoso centrale (caffeina, estratti del thè verde, etc).

Riguardo ai possibili effetti collaterali della sinefrina, occorre ricordare una diminuzione del contenuto di magnesio del tessuto muscolare


Descrizione della pianta

L'Arancio amaro (Citrus aurantium), è un piccolo albero che può raggiungere un’altezza di 10 metri. Le foglie hanno colore verde intenso, ovate e appuntite all'apice, provviste di grandi alette sul picciolo.

I rami più vigorosi sono molto spinosi; ha un robusto apparato radicale con fittone. I fiori sono bianchi e molto simili a quelli dell'Arancio dolce, come i frutti che però sono più rugosi e ricchi di olii essenziali. La polpa è acida, amarognola e ricca di semi; l'epicarpo è abbastanza sottile. I frutti, di colore arancio, resistono a lungo sulla pianta.

 

Habitat della sinefrina

Il Citrus aurantium (arancio amaro) appartiene alla famiglia delle Rutaceae. Originario dell'India, questo piccolo albero cresce in regioni a clima subtropicale, compresa la Spagna ed il Sud Italia. 

 

 Cenni storici

La Sinefrina fu estratta per la prima volta nel 1964 dalla scorza del citrus aurantium ed è stata utilizzata per anni come farmaco (Sympathol®) per far salire la pressione del sangue nei pazienti con pressione bassa a rischio di collasso.

 

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Immagine | Wikipedia