Maitake, quando e come utilizzarlo

Uno dei funghi medicinali più utilizzati, il Maitake possiede proprietà preventive e può essere utilizzato per alcuni periodi dell'anno per regolare la pressione, il colesterolo, i livelli di glicemia. Un fungo maestoso tutto da scoprire

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Il Maitake è un fungo medicinale capace di rinforzare le difese dell'organismo. Conosciuto in particolare perche ha azioni multiple di regolarizzazione della glicemia, è utile anche per il controllo dell’ipertensione. Scopriamolo meglio.

 

 

Descrizione del fungo

 

In Giappone Maitake  significa “fungo danzante”, una leggenda vuole che la gente ballasse quando trovava questo fungo nella foresta.
Un’altra storia narra che il nome derivi dalla forma del corpo fruttifero che appare come una nuvola di farfalle danzanti.

Il nome botanico Grifola Frondosa deriva probabilmente dal nome “grifone” un animale mitologico con testa e ali di un’aquila e “frondosa” significa fogliacea, perchè i cappelli sovrapposti del Maitake hanno l’aspetto di foglie. Cresce in gruppi e ha solitamente grandi dimensioni può arrivare fino a 40-45cm di diametro quasi una palla da pallavolo. I gambi si fondono tra loro alla base di alberi di quercia, faggio ed altri ceppi morti.

I cercatori di funghi in Giappone custodivano gelosamente i posti in cui cresceva il Maitake e li tenevano segreti; queste aree erano chiamate “isole del tesoro” e dove si trovassero era un'informazione strettamente riservata. Molti raccoglitori mantenevano questo segreto per tutta la vita e lo rivelavano al figlio maggiore nel testamento affinchè soltanto lui conoscesse la “ strada del tesoro”.
Solo negli ultimi anni è stata sviluppata la coltivazione per i ricercatori studiosi e per chi ne fa uso.


 

Proprietà e Benefici del Maitake

 

Questo fungo esercita le sue proprietà in due ambiti principali: l’area immunitaria e quella metabolica.

Il Maitake possiede principi attivi capaci di rinforzare le difese dell'organismo, rappresentati soprattutto dai betaglucani. Più precisamente, l'assunzione di Grifola Frondosa stimola l'attività di particolari globuli bianchi, quali macrofagi, linfociti T e cellule NK (natural killer), potenziando la risposta immunitaria e le citochine, messaggeri che avvertono il sistema immunitario della presenza di una minaccia.

Negli ultimi anni la scienza ha valutato  gli effetti protettivi che il Maitake  può esercitare anche nei confronti di alcune patologie neoplastiche a tendenza metastatica o ad alto tasso di recidiva. Ancora più recentemente alcune ricerche hanno investigato l'efficacia di estratti di Maitake nell'indurre l'apoptosi (morte programmata) delle cellule del tumore alla prostata e del cancro al seno, grazie all’estratto di un betaglucano del Maitake altamente purificato, il Grifon-D, che può essere ulteriormente attivato grazie alla vitamina C
E' stato inoltre evidenziato il contributo di questo fungo nell'alleviare alcune conseguenze indesiderate della chemioterapia, sembra infatti da studi successivi che possa essere utilizzato contemporaneamente alla chemioterapia: attenua effetti collaterali quali la perdita di appetito, vomito, nausea.
Il Maitake è quindi utile nella protezione delle cellule e prevenzione antineoplastica, rallentamento o inibizione della crescita tumorale e azione antimetastatica, secondo diversi studi condotti dall’Università di Tokio, dipartimento di Farmacia e Scienze Naturali e dal Dipartimento del New York Westchester Medical Center di Valhalla.

Inoltre, svolge una potente azione nella sindrome metabolica e di riduzione della glicemia, come molti funghi, ma il Maitake in particolare esplica azioni multiple di regolazione della glicemia. Uno dei meccanismi di azione per questo fungo è l’inibizione dell’enzima alfa-glucosidasi deputato alla digestione di amidi e quindi all’assorbimento degli zuccheri. Questa azione viene aumentata notevolmente dall’assunzione contemporanea di altri due funghi il Coprinus comatus e il Cordyceps sinensis.
La sua assunzione regolare migliora la tolleranza al glucosio e la sensibilità periferica all’insulina. Esercita altresì un’azione ipotensiva e questo può risultare utile per il controllo dell’ipertensione che è uno dei fattori di rischio cardiovascolari.

Questo fungo lavora sul controllo del peso, è stato infatti studiato anche in caso di sovrappeso e nell’obesità., poichè riduce l’appetito e incrementa il metabolismo dei grassi. 
Un’altra importante azione è quella di inibizione della sintesi di trigliceridi e una riduzione del colesterolo e trigliceridi ematici.

Infine può risultare utile anche nella prevenzione e nel trattamento di patologie epatiche.
Nel tratto gastrointestinale infatti possono albergare dai 1,4 a 1,8 kg di batteri. Alcuni possono essere nocivi, come quelli che producono una sostanza chiamata D-galattosamina, associata ad inafiammazioni e tossicità epatiche. Alcuni scienziati dell’Università di Shizuoka in Giappone, hanno dimostrato che il Maitake può difendere il fegato dai dani causati dal una cattiva alimentazione ed eliminare gli effetti infiammatori e lesivi dekka D-galattosamina sul fegato.
 

 

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Quando usarlo

In caso di Sindrome metabolica, malattie degenerative con tendenza a metastasi, in condizioni di obesità e sovrappeso, per supportare il sistema immunitario.

La “dottrina delle Signature” ci ricorda  che questo fungo assomiglia alle proliferazioni papillomatose della vescica e, infatti, a livello scientifico è risultato utile nel trattamento dei carcinomi uroteliali della vescica e soprattutto nella prevenzione delle recidive insieme al Polyporus umbellatus che ha una forma simile ed esercita azione diuretica e quindi di lavaggio delle mucose.
L’associazione di Maitake e Polyporus è molto utile nella gestione di cistiti infiammatorie e batteriche conseguenti instillazioni vescicali con Bacillus Calmette Guerin o con altri farmaci chemioterpaici. Va sempre associata l’assunzione della vitamina C che potenzia il fungo.
Ha come organotropismo il fegato, il pancreas, la vescica, le ossa e il cervello.


 

Il Maitake nella medicina tradizionale cinese

 

Da sempre utilizzato in Medicina Cinese, il Maitake è il fungo energeticamente affine alle Logge Acqua e Metallo; agisce sui Meridiani Polmone e Rene, esplica un effetto rinfrescante con azione di tonificazione del rene Yin.

Le sue proprietà adattogene lo rendono un rimedio che nutre l'elemento Legno (fegato e vescola biliare) e sostiene energeticamente l'elemento Terra (stomaco, milza e pancreas).

Indicato per soggetti appesantiti dai pensieri, con metabolismo lento, intasato, che necessitano di "uscire dalla palude".

 

Il Maitake e le sue controindicazioni

 

Il Maitake non registra effetti indesiderati, ma alcune controindicazioni dovute ai suoi effetti benefici devono essere annoverate e non si tratta di un controsenso.

  • Abbassa i livelli di glicemia nel sangue: non è quindi adatto a chi soffre di ipoglicemia, potendo causare vertigini, svenimenti, sudorazione, cefalee e senso di malessere
  • Abbassa la pressione: non è indicato per coloro che soffrono di ipotensione e svenimenti
  • Aumenta l’istamina nella risposta immunitaria: potrebbe quindi non essere adatto a chi soffre di malattie autoimmuni, a soggetti allergici ai funghi in generale. In condizioni non allergiche l’aumento di istamina in ogni caso può portare a diarrea e cefalee.

 

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