Issopo: proprietà, uso, controindicazioni

L’issopo (Hyssopus officinalis) è una pianta della famiglia delle Lamiaceae utile contro tosse, raffreddore, asma e cistite.

issopo

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Pianta di Issopo e habitat

L’issopo (Hyssopus officinalis) è una pianta suffrutrice della famiglia delle Lamiaceae. La pianta ha fusto eretto, legnoso e ricoperto di peli crespi, che cresce al massimo cinquanta centimetri.

 

Le foglie sono lanceolate, prive di peli, opposte e senza picciolo. I fiori di issopo si schiudono tra giugno e agosto, crescono riuniti in spicastri terminali e hanno corolla viola, anche se il colore dei fiori può cambiare da bianco, rosa e rosso-violetto in base alle diverse varietà, che differiscono anche per dimensioni. Il frutto che si sviluppa dopo la fioritura è invece un tetrachenio.

 

La pianta di issopo è originaria dell’area europea ed è una specie tipica nella macchia mediterranea, dove l’issopo cresce spontaneao L’habitat dell’issopo sono le rupi soleggiate e calcaree tra i 200 e i 1200 metri; in Italia possiamo trovarlo nelle zone del Garda, del Carso Triestino, della Val d’Adige e, più raramente sull’Appennino nelle regioni del centro.

 

Per l’uso ornamentale, erboristico e fitoterapico e per la produzione di olio essenziale di issopo, la pianta viene coltivata.

 

Per coltivare l’issopo si può partire da seme o da moltiplicazione vegetativa; l’issopo si coltiva dove il clima è temperato o temperato-caldo, nei terreni calcarei e asciutti, anche sassosi, ben esposti e la pianta sopporta sia la siccità sia le basse temperature. Non ama i terreni argillosi, compatti e poco drenati e la quantità di olio essenziale diminuisce all’aumentare dell’altitudine.

 

Nei mesi di giugno e luglio si effettua la raccolta di steli e fiori che vengono poi usati a scopo alimentare, cosmetico ed erboristico.

 

Composizione chimica

Le foglie e le sommità fiorite dell’issopo contengono:

 

Tali composti ne determinano le proprietà dell'issopo e ne giustificano l’utilizzo nei diversi settori in cui questa pianta è adoperata.

 

Proprietà dell'issopo

L’issopo ha proprietà:

  • Antisettiche,
  • espettoranti,
  • toniche,
  • stimolanti,
  • espettoranti.

 

In erboristeria le sue proprietà sono utilizzate per favorire la digestione e per i disturbi dell’apparato respiratorio.

 

Grazie al sapore aromatico e gradevole viene adoperato per preparare liquori, amari, bevande analcoliche ma anche salse, gelatine e caramelle.

 

L’olio essenziale di issopo trova invece uso in aromaterapia e in cosmesi per profumare creme, detergenti, saponi e profumi.

 

Quando usare l'issopo

L’issopo si usa per trattare i disturbi delle vie aeree che provocano catarro, raffreddore, ma non al sorgere dei sintomi bensì quando la congestione e l’infiammazione risultano attenuate.

 

L’olio essenziale presente nella pianta favorisce la fluidificazione delle secrezioni e ne facilita l’espulsione.

 

L’issopo si usa anche in caso di problemi digestivi per la sua azione amaro-tonica e carminativa, che favorisce la funzione gastrointestinali.

 

Inoltre, per via delle sue proprità antisettiche e antinfiammatorie, lo si può adoperare anche come coadiuvante nel trattamento della cistite.

 

Esternamente, l’issopo si utilizza in caso di ferite, ustioni e affezioni di bocca e gola per le sue proprietà cicatrizzanti, antinfiammatorie e astringenti.

 

Come si usa l'issopo

L’issopo si può usare internamente sotto forma di infuso o tintura madre e anche esternamente, utilizzando l’olio essenziale o l’infuso filtrato e raffreddato.

 

Questo rimedio può essere usato da solo o in combinazione con altre piante. Esiste ad esempio una tisana con:



indicata come coadiuvante nelle diete ipocaloriche: si prepara con tre parti di sommità fiorite di elicriso, una di issopo e una di radice di gramigna; se ne fanno bollire quattro cucchiai in un litro d’acqua per un quarto d’ora, si filtra e si beve nel corso della giornata.

 

Uso interno dell'issopo

Per uso interno l’issopo si usa in tisana o tintura madre.

La tisana di issopo si prepara lasciando in infusione per qualche minuto due cucchiaini di droga essiccata in una tazza di acqua bollente e se ne possono bere tre tazze al giorno.

La tintura madre di issopo si assume invece due volte al giorno diluendone 20 gocce in acqua.

 

Uso esterno dell'issopo

Esternamente dell’issopo si può usare l’infuso preparato con un cucchiaio di droga essiccata per ogni tazza di acqua calda.

 

Dopo aver filtrato e raffreddato l’infuso, lo si usa come tonico viso per illuminare la pelle, per detergere ferite e scottature cutanee oppure per risciacqui della bocca e gargarismi o aggiunto all’acqua della vasca per bagni stimolanti.

 

Controindicazioni dell'issopo

La pianta di issopo non ha particolari controindicazioni o effetti collaterali.

 

L’olio essenziale di issopo, invece, risulta tossico anche a bassi dosaggi per via della presenza di tujone, una molecola neurotossica presente anche nella salvia officinale.

 

Per questo è controindicata l’assunzione orale di olio essenziale di issopo, nonché l’applicazione sulla pelle e sulle mucose attraverso bagni e massaggi.

 

L'issopo in cucina

In cucina l’issopo è utilizzato come aromatizzante, da solo o insieme ad altre piante come:

 

Il suo sapore richiama quello di salvia e menta e lo si può usare sminuzzato per dare gusto a contorni di verdura, insalate, patate al forno, zuppe e minestre.

 

Curiosità sull'issopo

Il nomeissopo” si può far risalire sia al termine "hyssopos", che significa “a forma di freccia” e all’ebraico "esobhche significa “erba sacra”.

 

Secondo l’Antico Testamento, la pianta era utilizzata insieme al legno di cedro dal re Salomone per fumigazioni, allo scopo di purificare l’aria e prevenire la lebbra. Tradizionalmente, infatti, la pianta d'issopo era usata in rametti riuniti come aspersorio e utilizzata nelle purificazioni, oltre che come pianta magica.

 

Sempre nell'Antico Testamento (Es 12,22) è riportato l’uso come pennello per segnare col sangue d'agnello le porte delle famiglie israelitiche, che l’angelo distruttore avrebbe dovuto risparmiare in occasione dell'esodo dall'Egitto.

 

Nel Nuovo Testamento, (Giovanni 19,29) si dice che una spugna impregnata di aceto fu fissata su legno di issopo e offerta da bere a Gesù in croce, come atto di pietà.