Partenio: proprietà, uso e controindicazioni

A cura di Maria Rita Insolera, Naturopata

 

Il Partenio, nella fitoterapia moderna, è principalmente usato nella prevenzione e nella cura dell’emicrania e dei dolori mestruali. Scopriamolo meglio.

>  Proprietà del Partenio

>  Modalità d'uso

>  Controindicazioni del Partenio

>  Descrizione della pianta

>  L'habitat del Partenio

>  Cenni storici

Partenio

 

Proprietà del Partenio

Il partenio è conosciuto per le sue proprietà antinfiammatorie. In particolare, il partenio esplica una notevole attività nei confronti delle emicranie, in particolar modo quelle definite vasomotorie, nelle quali si ha un'alternanza di stimoli sui vasi sanguigni che determina una vasocostrizione e una successiva vasodilatazione. Questo provoca una deformazione delle pareti dei vasi stessi, che vanno così a premere sulle terminazioni nervose vicine, innescando il dolore, che può diventare sempre più lancinante a causa della concomitante produzione di mediatori che potenziano il segnale doloroso.

Gli elementi della pianta che contengono i principi attivi sono le parti aeree, in particolar modo le foglie, il cui periodo balsamico, in cui la concentrazione di sostanze officinali attive è massima, è poco prima della fioritura. Le sostanze principali contenute nel Partenio sono i flavonoidi, i sesquiterpeni, i polifenoli.

Fra questi, il più importante per l'attività medicinale della pianta è il partenolide: queste sostanza ha la capacità di ridurre la contrazione della muscolatura liscia e la sua eccitabilità. Da questo si spiega l'utilizzo, fin dall’antichità, del Partenio, che rappresenta un utile rimedio per la dismenorrea e contro l'emicrania.

Da alcuni studi, sono state evidenziate anche proprietà ipotensive, antispasmodiche a livello del tratto digestivo, sempre per l'azione sulla muscolatura liscia. Si avrebbe anche, come conseguenza, un blando effetto tranquillante che faciliterebbe il sonno se la pianta viene assunta la sera.

La sua azione antinfiammatoria ha anche un buon effetto lenitivo a livello dei dolori articolari, inclusi quelli derivanti dall'artrite reumatoide. 

 

Modalità d’uso

In erboristeria, il partenio si trova sotto forma di estratto e sotto forma di capsule o compresse masticabili. Viene utilizzato nella prevenzione e nel trattamento di disturbi caratterizzati da dolore ed infiammazione, in particolare cefalea, dismenorrea, disturbi muscoloscheletrici.

Per tutti quei trattamenti esterni che prevedono i dolori reumatici e muscolari, si possono acquistare fiori e foglie per realizzare un decotto da applicare sulle parti dolenti o acquistare direttamente le creme lenitive che contengono i principi attivi della pianta.

Siccome il partenio ha anche delle blande proprietà contro l’ansia e l’insonnia, viene venduto in capsule che contengono anche estratti o polveri di altre piante medicinali che possano accentuare l’effetto contro l’agitazione fisica e mentale e favorire il sonno.

Del partenio vengono utilizzate le foglie, con annesse le parti aeree. L'infuso di Partenio ha effetti benefici ipotensivi, digestivi ed emmenagoghi. Tra luglio e Settembre si raccolgono le parti aeree della pianta e si essiccano. Si usano sotto forma di decotto o infuso che si sorseggia o si utilizza per fare impacchi su parti del corpo doloranti come infiammazioni della cute o dolori muscolari.

Il sapore amarognolo del partenio, trova il suo impiego in alcune preparazioni culinarie che richiedono un retrogusto amarognolo. Si utilizza soprattutto per preparare minestroni di verdure e zuppe in genere, frittate aromatiche ed inoltre si aggiunge alle pietanze di carni grasse. 

 

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Controindicazioni del Partenio

In seguito all'assunzione di Partenio possono comparire dermatiti allergiche ed ulcerazioni delle mucose (a contatto con la pianta fresca e in soggetti predisposti), vomito, diarrea, cefalea, insonnia.

Evitare in caso di gastrite, ulcera, ipersensibilità accertata verso uno o più componenti. Non utilizzare in gravidanza e in allattamento.

Da non confondere con il Tanaceto (Tanacetum vulgare, sin. Chrysanthemum vulgare), i cui fiori erano utilizzati nella medicina popolare come rimedio antielmintico, oggi abbandonato per la presenza di un olio essenziale ricco di tuione, neurotossico ed abortivo.

È controindicato in caso di assunzione di farmaci serotoninergici (per esempio antidepressivi). Non somministrare a chi è allergico alle composite. È sconsigliato l’uso prolungato, la prescrizione deve essere effettuata dal medico.

 

Descrizione della pianta

Il Partenio (Tanacetum parthenium), è una pianta della famiglia delle Composite. In Italia, a seconda dei luoghi, è conosciuta con i nomi di amarella, amareggiola, matricale, maresina ed erba marga.

La pianta ha un fusto eretto e pubescente e può raggiungere anche i 70 centimetri di altezza. Le foglie sono dotate di picciolo ed i fiori sono molto piccoli e simili a minuscole margheritine. È un’erba perenne, poco coltivata, ma presente spesso nei campi. È alta circa 80 centimetri con un odore penetrante e sgradevole. 

 

Habitat del Partenio

Come molte composite, il partenio cresce spontaneamente preferendo i campi incolti e i luoghi abbandonati. Si può coltivare per uso erboristico disponendolo a file, in solchi non troppo vicini, perché altrimenti si perdono parte dei principi attivi della pianta. Il Partenio non ha bisogno di un terreno particolare, ma si adatta a tutti i tipi di terriccio anche quelli sassosi. 

 

Cenni storici

Il Partenio è una pianta ben nota sin dall'antichità. Si ritiene venga citato già dal Dioscoride (I sec. a.C.) il quale lo suggeriva per molti disturbi tra cui, in particolare, quelli caratterizzati da “calore” (infiammazione), mentre Plinio nel 79 d.C. la consigliava come cura contro le vertigini.

Nella medicina tradizionale, il partenio, è stato usato come aiutante per l’espulsione della placenta. I rametti di partenio, venivano messi nelle bare dei defunti, come simbolo di garanzia dell’immortalità dell’anima. 

 

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Immagine | Perryhillnurseries.co.uk