Tintura madre di echinacea, proprietà e come prepararla

La tintura madre si utilizza per sostenere il sistema immuitario: è un aiuto per prevenire l'influenza ma anche per guarire più rapidamente in caso di infezioni virali o batteriche.

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Echinacea, le proprietà della pianta

L’echinacea è una pianta officinale che appartiene alla famiglia delle Asteraceae utilizzata da tempo per le sue proprietà benefiche.

 

In campo erboristico vengono impiegate diverse varietà di echinacea tra cui l’Echinacea purpurea, l’Echinacea pallida e l’Echinacea angustifolia.

 

Nelle preparazioni erboristiche possono essere utilizzate sia le parti aeree fiorite sia la radice che vantano soprattutto proprietà immunomodulanti.

 

L’echinacea è infatti particolarmente nota per la sua azione sul sistema immunitario: il fitocomplesso di questa pianta è infatti in grado di aumentare le difese aspecifiche dell’organismo e aiutando in questo modo a prevenire infezioni causate da virus e batteri e a velocizzare la guarigione.

 

L’echinacea ha inoltre proprietà antinfiammatorie, cicatrizzanti, antivirali e antibatteriche.

 

Tintura madre di echinacea: cosa contiene e proprietà

Il contenuto in costituenti attivi nella tintura madre di echinacea varia a seconda che la preparazione sia ottenuta dalle parti aeree della pianta o dalla radice. Inoltre, il fitocomplesso dell’echinacea varia tra le specie pallida, angustifolia e purpurea.

 

In linea generale l’echinacea contiene:

Tali composti sono responsabili delle proprietà della tintura madre di echinacea e di altri estratti ottenuti da questa pianta che sono quelle:

  • immunostimolanti;
  • antinfiammatorie;
  • antivirali;
  • battericide;
  • cicatrizzanti.

 

Dunque a cosa fa bene l'echinacea? L'echinacea soprattutto in caso di infezioni e malattie da raffreddamento sia a scopo preventivo sia per velocizzare la guarigione.
 

I benefici della tintura madre di echinacea

I benefici della tintura madre di echinacea sono dati dalle proprietà dei costituenti della pianta.

Composti come i polisaccaridi determinano ad esempio un aumento della fagocitosi da parte dei macrofagi, oltre che un aumento dei linfociti T e hanno quindi azione immunomostimolante.

Le alchilamidi inibiscono le ciclossigenasi e le 5-lipossigenasi mimando l’azione dell’acido arachidonico e, di conseguenza, svolgono un’azione antinfiammatoria insieme ai polisaccaridi.

I derivati dell’acido caffeico hanno azione antivirale e concorrono alla stimolazione del sistema immunitario insieme ai polisaccaridi; la tintura ottenuta dal succo dei fiori e delle radici di questa specie viene adoperata conto bronchiti, malattie della pelle, ustioni lievi, infezioni da Candida albicans e da Herpes simplex.

Inoltre, gli estratti idroalcolici di echinacea inibiscono la ialuronidasi, enzima che degrada l’acido ialuronico: il conseguente aumento di acido ialuronico fa aumentare la viscosità dei liquidi nei tessuti ostacolando l’ingresso di microorganismi patogeni.

Questa azione ha interessanti applicazioni anche in ambito cosmetico, poiché l’inibizione della jaluronidasi determina una maggiore idratazione a livello cutaneo.

 

Quando usare la tintura madre di echinacea

La tintura madre e le altre preparazioni erboristiche a base di echinacea vengono consigliate per prevenire o trattare:
 

  • Sintomi influenzali come febbre, tosse, raffreddore;
  • infezioni uro-genitali come la cistite e la candida;
  • infezioni da Herpes simplex.

 

A scopo preventivo, la tintura di echinacea si può assumere ad esempio durante i cambi di stagione – specialmente in autunno e in inverno – quando si vivono periodi di forte stress o in caso di cistiti ricorrenti.
 

Esternamente, la tintura madre può essere inserita nelle preparazioni a uso topico per trattare eczemi, acne e altre malattie della pelle ed è efficace per le sue proprietà antinfiammatorie, antisettiche e cicatrizzanti

 

Dosaggio e tempo di utilizzo

Dosaggi: la tintura madre di echinacea si assume al dosaggio di 60 gocce tre volte al giorno che corrispondono a circa 300 mg di droga. Per assumere la tintua madre di echinacea è sufficiente diluire le gocce in acqua.

Tempo di assunzione: l’echinacea non deve essere assunta per più di otto settimane consecutive per evitare un possibile aumento di citochine proinfiammatorie.

 

Se si ha necessità di assumere l’echinacea per tempi più prolugati è bene interrompere il trattamento dopo otto settimane e riprenderlo dopo un mese.

 

Come si prepara la tintura madre di echinacea

La tintura madre di echinacea si prepara a partire dalla pianta intera fresca raccolta durante la fioritura: la pianta spezzettata viene lasciata macerare in una soluzione di acqua e alcool per ottenere una gradazione alcolica pari a 55°. Dopo 21 giorni di macerazione si filtra, si torchia la pianta e si trasferisce la tintura in bottiglie di vetro scuro.

 

In alternativa alla tintura madre, si può preparare la tintura idroalcolica facendo macerare per dieci giorni la radice in una soluzione idroalcolica a 75°.

Infine, esiste anche la possibilità di preparare la tintura partendo dal succo della pianta fresca: si tratta del metodo più semplice per preparare una tintura madre di echinacea fai da te, poiché è sufficiente mescolare alcool a 90° e succo di echinacea in parti uguali e lasciar macerare a temperatura ambiente per almeno cinque giorni in un contenitore chiuso, per poi filtrare e conservare in una bottiglia in vetro scuro.

 

 

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