Luppolo: proprietà, uso e controindicazioni

Il luppolo è una pianta utilizzata in erboristeria soprattutto per le sue proprietà sedative, utile anche in menopausa e contro la cattiva digestione.

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1. Proprietà del luppolo

2. Modalità d'uso

3. Controindicazioni del luppolo

4. Descrizione della pianta

5.  L'habitat del luppolo

6. Cenni storici

 

 

Proprietà del luppolo

Il luppolo (Humulus lupulus) è un pianta appartenente alla famiglia delle Cannabaceae.

Da sempre il luppolo ha accompagnato la storia di molti popoli nordici non solo per la produzione di birra ma anche per le sue spiccate proprietà, date dalla presenza di sistanze amare, olio essenziale e altre sostanze farmacologicamente attive.

Tra le proprietà del luppolo, le più studiate sono quelle:

  • sedativa;
  • ipnoinducente;
  • estrogenica;
  • amaro-tonica;
  • digestiva;
  • batteriostatica;

Il luppolo viene dunque utilizzato per la sua azione sul sistema nervoso come ipnoinduttore e blando sedativo, per combattere l'insonnia e gli stati di ansia, tensione e ipereccitabilità. Per questo, il luppolo viene spesso inserito nelle formulazioni di tisane sedative e calmanti.

Inoltre, il luppolo è adoperato per favorire la digestione, stimolare l'appetito e contrastare la dispepsia di origine nervosa. Queste proprietà sono probabilmente dovute non solo all'azione sedativa, ma anche alle proprietà amaro toniche che agiscono sulle secrezioni gastriche e sulla produzione e secrezione di bile da parte di fegato e cistifellea.

Le proprietà estrogeniche del luppolo rendono poi questo rimedio erboristico utile nelle turbe del climaterio e nei disturbi della menopausa, in particolare per attenuare le vampate di calore o caldane.

L'azione estrogenica del luppolo viene inoltre tradizionalmente sfruttata anche per migliorare l'aspetto dei capelli, che durante la menopausa possono indebolirsi e apparire più secchi o sfibrati, e per aumentare il volume del seno e rassodarlo.

Esternamente, il luppolo viene invece usato come rimedio cicatrizzante e contro il prurito e le manifestazioni cutanee dolorose.

 

Modalità d'uso

Internamente, il luppolo viene adoperato sotto forma di infuso, tintura madre ed estratti liquidi o secchi.

L'infuso o tisana di luppolo su prepara con un grammo di infiorescenze in 150 millilitri di acqua bollente, in infusione per dieci minuti. La tisana può essere bevuta durante il giorno in caso di ansia o problemi digestivi, oppure poco prima di andare a dormire, per favorire il sonno.

La tintura madre di luppolo si prepara macerando in una soluzione idroalcolica le infiorescenze femminili della pianta e si assume da una a tre volte al giorno diluendone 40 gocce in poca acqua.

Gli estratti secchi e liquidi si assumono come indicato dal produttore; generalmente il dosaggio è di 0,5-2 millilitri fino a quattro volte al giorno per l'estratto liquido e di 200 mg fino a tre volte al giorno per l'estratto secco.

Esternamente si possono effettuare lavaggi delle ferite o impacchi con l'infuso di luppolo in caso di pelle secca, dolori muscolari e infiammazioni cutanee.

 

Controindicazioni del luppolo

Il luppolo è considerato un rimedio sicuro ma non deve essere impiegato in caso di sensibilità o allergia alla pianta o ai suoi principi attivi ed è sconsigliato in gravidanza, allattamento ed età pediatrica.

Inoltre, il luppolo non va somministrato se si assumono farmaci sedativi, antidepressivi e anticonvulsivi perché si potrebbe avere una somma degli effetti con sonnolenza eccessiva, vertigini, difficoltà motorie.

 

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Descrizione della pianta

Il luppolo è b una pianta perenne a portamento rampicante che può crescere sino a sette metri di altezza.

Presenta foglie con margine seghettato e incise con tre-cinque lobi. La pagina inferiore della foglia è resinosa mentre quella superiore è più ruvida.

I fiori femminili della pianta sono quelli impiegati in erboristeria: sono coni membranosi di colore verde e si sviluppano durante la stagione estiva.

 

 

Habitat del luppolo

Generalmente il luppolo ama terreni umici e freschi, meglio ancora se lavorati. Lo si rinviene facilmente lungo i fiumi ed i corsi d'acqua al di sotto dei 1200 metri

 

Cenni storici

Il luppolo è una pianta che appartiene famiglia delle Cannabaceae, la stessa della Cannabis sativa.

Nella cucina tradizionale contadina i giovani butti di luppolo in primavera venivano raccolti e consumati alla stregua degli asparagi.

Il luppolo è anche un ingrediente usato nella produzione della birra, cui viene aggiunto per le sue proprietà antibatteriche e amaricanti. 

 

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