Poligala: proprietà, uso e controindicazioni
A cura di Maria Rita Insolera, Naturopata
La poligala è una pianta officinale dall'azione emolliente, espettorante e lassativa, utile per la diuresi, contro problemi intestinali, tosse, asma e bronchite. Scopriamola meglio.
> 3. Controindicazioni della poligala
Proprietà della poligala
La poligala è una pianta dall’azione lassativa, espettornate, emolliente e stomachica, utile per favorire la diuresi, contro i reumatismi e come tonico.
Tali importanti proprietà terapeutiche, sono dovute alla presenza di principi attivi quali: la poligalina, la gaulterina, la poligalamarina, le saponine, i tannini, le mucillagini e l'eteroside gualterina.
La proprietà espettorante della poligala ne fa un ottimo rimedio in caso di tosse, pertosse, raffreddore, asma, bronchite, affezioni respiratorie. La poligala stimola, inoltre, anche la diuresi e la sudorazione e questo aiuta in caso di febbre.
La poligala possiede anche un’azione lassativa e quindi utile in presenza di problemi intestinali, favorendo così l’eliminazione di scorie dannose per l’organismo.
Modalità d’uso
Della poligala si usa l'intera pianta, compresa la radice. La pianta di poligala può essere usata come infuso a scopo antinfiammatorio e lassativo, oppure come polvere o estratto fluido contro la bronchite e come espettorante.
La poligala può essere assunta anche sotto forma di decotto, utile come espettorante contro il catarro, realizzandolo semplicemente con 30 g di radice fatta bollire in un litro di acqua. Il liquido bevuto va filtrato, fatto raffreddare e assunto ogni due ore nella dose di un cucchiaio.
Controindicazioni della poligala
Evitare l'uso di poligala in caso di gastrite, ulcera peptica od ipersensibilità accertata verso uno o più componenti. Ad alte dosi possono insorgere nausea e vomito. È controindicata l’assunzione di questa pianta durante la gravidanza e l’allattamento.
Descrizione della pianta
La Poligala (Polygala vulgaris) è una pianta erbacea, perenne che appartiene alla famiglia delle Polygalacee.
L’aspetto di questa pianta è molto caratteristico, essa infatti presenta il fusto, ruvido e non ramificato, piegato al suolo e tende a risalire nel periodo della fioritura (cioè tra maggio e agosto).
Le foglie, di colore verde chiaro, sono arrotondate e molto morbide. I fiori, piccoli e graziosi, sono viola oppure, più raramente, rosa o bianchi.
La poligala può raggiungere un’altezza massima di 15 centimetri. Il sapore è molto amaro. Il profumo è impercettibile. Una particolarità botanica di questa pianta è che i semi germogliano solo in presenza di luce.
Habitat della poligala
La poligala vegeta comunemente nei luoghi erbosi e soleggiati, nei prati, dalla pianura alla fascia montana. Diffusa nell’Italia settentrionale, soprattutto nelle Alpi, in terreni argillosi e calcarei.
Cenni storici
La pianta di poligala era già usata nel 700, in Virgina, da popolazioni locali, contro il veleno e i morsi dei serpenti. In Europa, invece, il suo uso è sempre stato destinato alla cura del catarro.
Il termine poligala deriva dal greco e significa “molto latte”. Questo nome ha dato origine alla credenza che la pianta avessa la capacità di favorire la produzione di latte ma questa proprietà non è stata ancora accertata.
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