Tintura madre di Meliloto

 

TINTURA MADRE DI MELILOTO

 

 

Proprietà della tintura madre di meliloto

Le sommità fiorite del Melilotus officinalis contengono flavonoidi, tannini e glucosidi cumarinici, che per idrolisi enzimatica, rilasciano cumarine. Tra queste quella maggiormente rappresentata è il melilotoside, il quale si trasforma poi in cumarina. il cui effetto principale è quello sul drenaggio linfatico.

La tintura madre di meliloto è perciò indicata nel trattamento dell'insufficienza venosa e linfatica, in presenza di edemi e gonfiori agli arti inferiori, ritenzione idrica, vene varicose, flebiti, gambe pesanti, emorroidi e celulite, in quanto migliora la microcircolazione periferica; la circolazione venosa e linfatica, rinforza le pareti delle vene e fluidifica il sangue.

Inoltre l'estratto idroalcolico della pianta possiede proprietà calmanti, spasmolitiche utili in caso di insonnia, stati di nervosismo e irritabilità 

 

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Descrizione della pianta

Il meliloto è diffuso in tutta l'Europa a clima temperato, cresce nei campi o nei luoghi incolti e semiassolati. Pianta erbacea annua e biennale ha uno o più fusti eretti o prostrati, glabri, portanti foglie alterne, trifogliate, oblunghe a margine seghettato. I fiori gialli sono raccolti in racemi a forma di spiga, ascellari. Il frutto è un legume glabro, verdastro a maturità. 

 

Preparazione

La “droga” (parte utiilizzata) corrisponde alla parte aerea fiorita, raccolta in tarda primavera-estate. Si utilizza la pianta fresca, poiché secca perde buona parte delle sue proprietà. La tintura madre di meliloto si prepara con rapporto in peso droga: solvente di 1:10 e gradazione alcolica di 55% vol

 

Utilizzo

Le tinture madri non presentano controindicazioni se non quelle della pianta stessa, diluite in poca acqua possono essere somministrate a tutti, l'alcool in esse contenuto viene così diluito, per cui risulta innocuo. Da usare con prudenza nei soggetti sottoposti a terapie basate su farmaci anticoagulanti e antiaggreganti piastrinici o farmaci antinfiammatori. L’abuso può causare cefalea e nausea.

Uso interno: 40 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti

 

In collaborazione con Erboristeria del Pigneto