Pilosella, proprietà e benefici

La pilosella è una piccola pianta spontanea dalle proprietà diuretiche e antisettiche, utile in caso di cellulite, sovrappeso e infezioni urinarie.

pilosella

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A cosa serve la pilosella

La pilosella è una pianta erbacea spontanea, il cui aspetto ricorda quello del tarassaco.

Il suo nome botanico è Hieracium pilosella e la famiglia è quella delle Asteraceae.

Questo rimedio naturale viene consigliato soprattutto in caso di ritenzione idrica, cellulite e nel trattamento del sovrappeso.

 

Proprietà della pilosella

Tra le proprietà della pilosella troviamo quella:

  • diuretica;
  • colagoga (favorisce lo svuotamento della bile);
  • antisettica;
  • astringente.
     

Tali proprietà sono date dalla presenza di:

  • umbrelliferone;
  • cumarine;
  • acido caffeico;
  • acido cloroenico;
  • flavonoidi;
  • tannini;
  • triterpeni;
  • inulina;
  • olio essenziale


che costituiscono il fitocomplesso della pilosella.

 

Benefici della pilosella

La pilosella ha soprattutto un azione drenante e diuretica, poiché in grado di raddoppiare il volume dell’urina.

Per questo motivo si utilizza molto spesso la pilosella per:

L'aumento della diuresi indotto dalla pilosella, unito all'attività colagoga della pianta, risulta utile anche in caso di ipertensione, accumulo di tossine, azotemia, iperuricemia e reumatismi.

Oltre a ripulire le vie urinarie grazie all'aumento del volume dell'urina, la pilosella ha anche azione antibiotica dunque può essere d'aiuto nel trattamento di disturbi a carico di reni e vescica come le cistiti ricorrenti, le uretriti e i calcoli renali.

Infine, la presenza di tannini conferisce alla pianta proprietà antiemorragiche, utili a favorire la cicatrizzazione nelle emorragie sia interne che esterne.

 

Usi della pilosella

La pilosella si utilizza per via orale sotto forma di infuso, estratto secco o fluido o tintura madre.

La tisana di pilosella si prepara con un cucchiaio raso di pianta essiccata in una tazza d'acqua e si consuma fino a quattro volte al giorno.

La tintura madre di pilosella si assume invece a gocce, diluendone 40-50 in acqua, da una a tre volte al giorno.

Gli estratti secchi e fluidi e altre preparazioni che contengono pilosella, come tisane o gocce drenanti, vanno assunte in base a quanto riportato sulla confezione o consigliato dall'erborista.

 

La pilosella fa dimagrire?

L'uso di pilosella come drenante viene suggerito per aiutare a contrastare cellulite, ritenzione idrica e sovrappeso ma la semplice assunzione di pilosella ovviamente non fa dimagrire.

Si tratta di un rimedio che può aiutare a eliminare l'eccesso di liquidi ma per perdere peso è sempre necessario assumere alimenti di buona qualità e in quantità adeguate e dedicarsi con costanza al movimento.

Nel contesto di un'alimentazione bilanciata e di uno stile di vita sano, si può ricorrere alla pilosella e ad altre erbe drenanti che possono migliorare cellulite e ritenzione idrica.

 

Controindicazioni della pilosella

L'assunzione di pilosella è sconsigliata in gravidanza e durante l'allattamento, in caso di allergie e quando si assumono farmaci diuretici.

 

Effetti collaterali della pilosella

La pilosella è ritenuta una droga sicura e non presenta effetti collaterali importanti alle dosi consigliate. La sua assunzione può dare però reazioni di ipersensibilità nelle persone allergiche.

 

Descrizione della pianta

Pianta erbacea perenne, interamente ricoperta da peli ghiandolari, in genere biancastri, a volte rossastri sul gambo, eccetto il fiore. Le foglie, riunite in una rosetta basale, hanno la lamina inferiore tomentosa e ricoperta di peli. I fiori sono di colore giallo pallido.

Si riproduce per stoloni che generano una nuova rosetta, in grado di sviluppare un nuovo clone, formando densi tappeti in spazi aperti. Si propaga anche per seme.

 

Habitat della pilosella

Cresce spontanea nei luoghi aridi, montuosi e soleggiati dell'Europa e dell'Asia del nord. La pilosella predilige zone soleggiate; cresce bene sui tipi di terreno sabbiosi e poco fertili allo stesso modo.

 

Cenni storici

Il suo nome latino, hieracium, deriva da hierax che significa “sparviero” e rimanda alla credenza popolare secondo la quale il rapace rende la sua vista più acuta nutrendosi di questa pianta dalle foglie vellutate. 

Nella tradizione popolare è conosciuta anche come “orecchio di topo” o “lingua di gatto”, per la forma delle foglie basali.

 

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