Menta piperita: proprietà, uso, controindicazioni

La Menta piperita ha, in rapporto agli altri tipi di menta, un più alto contenuto di mentolo ed è una delle piante officinali più utilizzate. Dalle proprietà anestetiche, antisettiche, depurative e carminative, è molto usata anche nella cosmesi.

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A cura di Maria Rita Insolera, Naturopata

 

La Menta piperita ha, in rapporto agli altri tipi di menta, un più alto contenuto di mentolo ed è una delle piante officinali più utilizzate. Dalle proprietà anestetiche, antisettiche, depurative e carminative, è molto usata anche nella cosmesi. Scopriamola meglio.

 

Proprietà della menta piperita

La menta piperita ha le seguenti proprietà terapeutiche:

  • Azione anestetica: sulle mucose e sulla pelle provoca un’iniziale vasocostrizione seguita successivamente da una vasodilatazione, in questo modo si ha un’azione anestetica locale. Questo può avvenire anche a livello gastrico, inducendo un’azione antiemetica.
  • Azione analgesica: l’estratto di menta è un’importante rimedio contro le cefalee e emicranie di tipo tensivo, con significativa riduzione del dolore. Applicata sulla fronte e sulle tempie, una soluzione di mentolo, allevia tutti i sintomi dell’emicrania come nausea, vomito e intolleranza alla luce e ai rumori.
  • Azione antisettica: la menta ha forti proprietà antisettiche, antiparassitiche e germicide grazie al suo contenuto di polifenoli.
  • Azione antilitica: alcuni studi hanno evidenziato una possibile capacità nella dissoluzione di calcoli nella cistifellea. 
  • Azione decongestionante e balsamica: la menta ha un’azione rinfrescante, decongestionante e fluidificante delle secrezioni dell’apparato respiratorio, pertanto viene utilizzata per curare il raffreddore, la febbre e la tosse.
  • Azione cosmetica: in cosmesi la menta ha un’azione rinfrescante, tonica, e purificante. 
  • Azione carminativa: la menta agisce rilassando lo sfintere esofageo, riducendo il volume dei gas intestinali.
  • Azione aromatica: la menta viene utilizzata in cucina e anche per la produzione di bevande, liquori e prodotti dolciari.
  • Azione depurativa: molto utile nei casi di alito cattivo.

I componenti principali della menta sono:

  • Un olio essenziale ricco di mentolo e mentone.
  • Enzimi (ossidasi e perossidasi).
  • Vitamina C.
  • Acido fenolico e acido caffainico.
  • Flavonoidi.
  • Tannini.

 

Scopri anche le proprietà, l'uso e le controindicazioni dell'olio essenziale di menta

 

Modalità d’uso

Della menta si utilizzano le foglie fresche o essiccate e l’olio essenziale. La menta trova i seguenti utilizzi: sotto forma di estratti secchi titolati, olio essenziale, polvere, estratto fluido e tintura madre

  • Tisana di menta: aiuta a digerire e rende fresco l’alito. Fare bollire 1 litro d’acqua e versarla su una manciata di foglie fresche (oppure 2 cucchiaini di menta secca). Lasciare in infusione 5 minuti, poi filtrare. Bere la tisana tiepida e senza zucchero. La tisana alla menta, per il suo contenuto di mentolo, viene consigliata per le sue proprietà digestive e tonificanti. Può essere d'aiuto per rilassare la muscolatura dell'intestino e per favorire la secrezione della bile e i processi di digestione degli alimenti attraverso l'apparato digerente. L'assunzione di tisana alla menta è sconsigliata nelle ore serali, poiché potrebbe disturbare il sonno, fino a provocare episodi di insonnia. La tisana di menta piperita, bevuta a piccoli sorsi, aiuta a combattere la nausea, anche durante la gravidanza o durante i viaggi. Sia l'infuso caldo sia l'essenza sono rimedi efficaci nella cura di malattie da raffreddamento, per esempio influenza accompagnata da febbre. Possono essere consumati fino a 500 millilitri di tisana alla menta al giorno. 
  • Massaggio tonificante: utilizzare 3-5 gocce di olio essenziale di menta diluite in 30 cc di olio di mandorle dolci o di semi di sesamo. L'impiego dell'olio essenziale di menta è consigliato per effettuare dei suffumigi nel caso di raffreddore. È sufficiente versarne poche gocce in un litro d'acqua bollente e respirare i vapori che si sprigionano. L'olio essenziale di menta non deve essere applicato sulla pelle dei bambini, ma può essere utilizzato in forma molto diluita nella preparazione di cosmetici o oli da massaggio destinati agli adulti. L'olio essenziale di menta viene utilizzato per la preparazione di rimedi erboristici utili a combattere i reumatismi. Può essere, infine, utilizzato diluito in olio vegetale per effettuare dei massaggi rilassanti e anti-stress sulle tempie e sulla nuca. 
  • In caso di punture di insetti: frizionare la zona interessata con 1 goccia di olio essenziale.
  • Per allontanare gli insetti: pestare leggermente alcune foglie di menta e passarle sulla pelle.
  • Un collutorio alla menta, per rinfrescare l'alito e dall'azione antisettica per il cavo orale, può essere preparato lasciando in infusione per dieci minuti in 200 millilitri d'acqua bollente un cucchiaino di foglie di menta essiccate. L'infuso così ottenuto dovrà essere filtrato e lasciato raffreddare prima di essere utilizzato come collutorio.
  • In cucina la menta è utilizzata per aromatizzare salse, aceto, sciroppi. Può essere utilizzata sia fresca che essiccata come erba aromatica da impiegare per insaporire le pietanze. È ottima come condimento per le insalate, per le verdure, i legumi e i cereali. Viene utilizzata per insaporire i piatti a base di carne o i dolci come ad esempio la famosa salsa di menta inglese. Le foglie di menta essiccate possono essere utilizzate insieme a del succo o della scorza di limone per creare una bevanda aromatica estiva, semplicemente preparando una tisana che verrà poi lasciata raffreddare. Strofinare sulle dita delle foglioline di menta fresca può aiutare ad eliminare i cattivi odori eventualmente lasciati sulle dita da aglio o cipolla. La menta, infine, fornisce materia prima soprattutto per l’industria liquoristica in quanto gli estratti ottenuti dalle foglie esplicano un’attività eupeptica, cioè favoriscono la digestione e, come tali, entrano nella composizione di molti amari. 

 

Controindicazioni della Menta piperita

La menta deve essere usata con precauzione dalle persone affette da gastrite e ulcere. Può produrre effetti collaterali come: irritazioni delle mucose, nausea, vomito vertigini ed aumento del reflusso gastroesofageo.

A scopo cautelativo, l'impiego della Menta è sconsigliato in gravidanza, in allattamento e in caso di gastrite, glaucoma, disfunzioni alla tiroide e ipersensibilità verso uno o più componenti della droga. Il mentolo ad alte dosi può essere neurotossico ed è quindi sconsigliato in caso di favismo.

Nonostante l'olio essenziale di Menta sia molto irritante, sia per la cute che per le mucose, rappresenta un valido complemento terapeutico per le persone con ulcera peptica.

 

Descrizione della pianta

La Menta (Mentha piperita) è una pianta erbacea, perenne, appartenente alla famiglia delle Labiate. Le parti utilizzate sono le foglie e le sommità fiorite. Si tratta di una pianta eretta, con fiori disposti in verticilli; il fusto è peloso e le foglie ovate sono molto aromatiche.

Le corolle dei fiori sono di colore rosato. È una pianta da giardino che fiorisce in estate e si riproduce dai polloni. Per il loro utilizzo erboristico, i fiori e le foglie di menta vengono raccolti tra luglio ed agosto e lasciati essiccare all'aria aperta. 

 

Habitat della menta piperita

La Menta è originaria dell'Europa ed è diffusissima in tutto il mondo. Cresce bene in zone con clima temperato, mentre è assente in quelle con clima tropicale.

La menta piperita è un erba aromatica perenne e resistente, che cresce e si sviluppa facilmente se coltivata nel proprio giardino o in vaso, in modo da poter avere sempre a portata di mano le sue foglie fresche e profumate. Tollera suoli sabbiosi e l'esposizione in pieno sole, che deve essere controbilanciata da annaffiature frequenti.

 

Cenni storici

La Menta piperita è nata nel 1996, anno in cui il botanico inglese John Ray, nel corso della sua opera di classificazione dei vari tipi di menta, scoprì un esemplare derivato da un incrocio naturale di diverse varietà selvatiche (Mentha rotundifolia e Mentha aquatica), che si distingueva in modo netto dagli altri per un profumo di gran lunga più intenso.

La coltivazione di questa pianta, che il botanico denominò peppermint, si diffuse rapidamente in tutta l’Europa e poi anche in America e Giappone, proprio grazie al suo straordinario aroma. Inoltre, quando nel secolo scorso si imparò a distillare il mentolo, si vide che la menta piperita conteneva una concentrazione molto elevata di questa sostanza.

La richiesta di mentolo, che trova largo impiego nell’industria farmaceutica, dolciaria, liquoristica (fabbricazione di dentifrici, colluttori, caramelle, gomme da masticare) portò a una diffusione ulteriore della coltivazione di questa pianta.

 

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