Tintura madre di Achillea: preparazione, proprietà e utilizzo

La tintura madre di achillea, estratta dall'Achillea millefolium, riequilibra il sistema ormonale femminile, ha azione cicatrizzante ed è antiemorragica.

La tintura madre di achillea, estratta dall'Achillea millefolium, riequilibra il sistema ormonale femminile, ha azione cicatrizzante ed è antiemorragica. Scopriamola meglio.

 

 

 

Proprietà della tintura madre di achillea

I fiori e le foglie di Achillea millefolium contengono olio essenziale (azulene, camazulene, ß-pinene, cariofillene), flavonoidi, acidi organici (caffeico e salicilico), tannini idrolizzabili, steroli, lattoni, cumarine. Questi principi attivi conferiscono alla pianta proprietà astringenti, antinfiammatorie ed emostatiche.

Per uso interno, la tintura madre di achillea è impiegata per arrestare le emorragie, e vari problemi di sanguinamento dovuti a gengivite, mestruazioni abbondanti o emorroidi.

La soluzione idroalcolica di questa pianta è usata anche come rimedio antispasmodico, in quanto aiuta a rilassare la muscolatura liscia, in presenza di dolori mestruali, colite associata a crampi addominali; mentre per le proprietà stomachiche, viene usata per favorire la funzionalità digestiva ed epatica.

Inoltre la presenza della flavonoidi (in particolare la vitexina) conferisce alla pianta un'azione riequilibrante del sistema ormonale femminile, utile per tutti quei sintomi connessi alla fase premestruale, associati a nervosismo, irritabilità, sbalzi d’umore, debolezza.

La tintura madre di achillea può essere usata anche per uso esterno per schiarire progressivamente le macchie brune presenti sulla pelle dovute a un alterato metabolismo dei melanociti. 

Si pensa che questa proprietà schiarente sia conferita alla pianta dai glucosidi cianogenetici e dai flavonoidi che partecipano attivamente come trasportatori di idrogeno, ai processi ossidoriduttivi, principalmente nei confronti della tirosina.

 

Descrizione della pianta

L'achillea cresce nelle praterie, ai margini di viottoli e delle ferrovie, nei pascoli montani e sub montani, fino a 2500m. Pianta erbacea perenne, ha radici a rizoma, presenta un fusto villoso, semplice o ramificato, foglioso, ascendente che può raggiungere gli 80 cm di altezza.

Le foglie pelose hanno contorno lanceolato e lineare, una disposizione alterna, e presentano un lieve aroma canforato; quelle basali sono normalmente picciolate; mentre le altre sono disposte lungo il fusto e sono finemente divise a doppio pettine, da qui il nome "millefoglio".

I fiori sono piccoli bianchi o rosa, raccolti in un’unica grande ombrella del diametro di circa 15 cm. I frutti sono acheni biancastri. 

 

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Come si prepara la tintura madre di achillea

La “droga” (parte utiilizzata) corrisponde alle foglie e fiori freschi, dette anche sommità fiorite, raccolti da giugno a settembre. Si utilizza la pianta fresca, poiché secca perde buona parte delle sue proprietà.

La tintura madre di achillea si prepara con rapporto in peso droga: solvente di 1:10 e gradazione alcolica di 45% vol

 

Utilizzo

Le tinture madri non presentano controindicazioni se non quelle della pianta stessa, diluite in poca acqua possono essere somministrate a tutti. L'alcol in esse contenuto viene così diluito, per cui risulta innocuo. Non deve essere utilizzata nei casi di allergie, per la presenza di lattoni sesquiterpenici.

Non dovrebbe essere assunta da bambini per la presenza di tuione. Può interferire con farmaci anticoagulanti e quelli per il controllo della pressione arteriosa.

Per uso interno: 30-50 gocce diluite in mezzo bicchiere d'acqua, 2 – 3 volte al giorno, dopo i pasti principali. La posologia max giornaliera consigliata è di 120 gocce.

Per uso esterno: impregnare una garza e bagnare la cute dove sono presenti le macchie brune, due volte al dì.

 

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In collaborazione con Erboristeria del Pigneto