Uncaria: proprietà, uso, controindicazioni

L’uncaria, pianta dalle proprietà immunostimolanti, antivirali e antinfiammatorie, è utile contro infezioni e raffreddore. Ecco i benefici e le controindicazioni.

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©Luis Echeverri Urrea -123RF

L’uncaria (Uncaria tomentosa wild) è una pianta della famiglia delle Rubiacee. Nota per le sue proprietà immunostimolanti, antivirali e antinfiammatorie, è utile contro infezioni e raffreddore. Scopriamola meglio.
 

>  Proprietà dell'uncaria

>  Modalità d'uso

>  Controindicazioni dell'uncaria

>  Descrizione della pianta

>  Cenni storici

 

 

Proprietà dell'uncaria

La droga dell’uncaria è costituita dalla corteccia del fusto e della radice che vanta proprietà immunostimolanti, antivirali, antinfiammatorie e antimutagene ed è utilizzata in fitoterapia nel trattamento delle malattie infiammatorie croniche, nelle deficienze immunitarie, in presenza di infezioni virali e nella prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento con febbre, tosse e raffreddore.

La sua assunzione potenzia e rinforza il sistema immunitario in quanto stimola la produzione di anticorpi grazie alla sua azione immunomodulante, conferita alla pianta dalla presenza degli alcaloidi pentaciclici, i principi attivi più importanti del fitocomplesso, che inducono nelle cellule endoteliali umane il rilascio di un fattore attivante la regolazione e proliferazione dei linfociti B e T, responsabili della risposta immunitaria dell'organismo.

Per questa ragione è indicata nel trattamento delle allergie e delle patologie degenerative di tipo neoplastico e nelle sindromi da immunodeficienza. Infatti, negli studi condotti su pazienti affetti da HIV si è riscontrato un aumento degli anticorpi a livelli significativi; mentre in altri colpiti da cancro si è verificata l’inibizione della proliferazione di cellule tumorali. Queste ricerche confermano su base scientifica l'attività modulante delle difese immunitarie utile anche in presenza di malattie autoimmuni.

L'Uncaria possiede anche proprietà antivirali, sia nell’assunzione per via interna che per uso esterno, dimostrate da studi clinici condotti su pazienti affetti da Herpes: nell’85% dei soggetti i sintomi sono cessati in 10 giorni. Nel caso della Varicella zoster la risoluzione si è avuta nel 50% dei casi in 1 settimana di trattamento.

Tra gli altri principi attivi che compongono il fitocomplesso, i glicosidi dell’acido quinovico sono responsabili delle proprietà antinfiammatorie, assieme agli steroli e i polifenoli, che la rendono un efficace rimedio ad azione antiflogistica e antidolorifica, utile nel trattamento di reumatismi, artrite e artrosi, processi infiammatori, dolori osteoarticolari e muscolari.

 

Modalità d'uso

L’Uncaria ha una composizione chimica abbastanza complessa e i suoi numerosi principi attivi esplicano le diverse azioni riconosciutele, ma gli studi condotti confermano la superiorità degli estratti di pianta intera, rispetto alle frazioni singole purificate, quindi è preferibile usare la pianta “in toto”, nella forma estrattiva titolata e standardizzata, anche in considerazione dell’ampia variabilità botanica e stagionale di questa pianta.

Nella determinazione della dose giornaliera occorre tenere conto del fatto che esistono due chemotipi di uncaria: uno contiene alcaloidi ossindolici pentaciciclici dall’azione immunostimolante, mentre l’altro contiene alcalodi ossindolici tetraciclici che antagonizzano gli effetti pentacicilici. 

Si ritiene che un composto efficace debba contenere meno dello 0,02% di alcaloidi tetraciclici.
 
La dose suggerita degli estratti ottenuti dalla pianta intera è di 300 mg, suddivisa in tre somministrazioni giornaliere per dieci-quindici giorni. 

 

Controindicazioni dell'uncaria

L’uncaria non presenta effetti collaterali rilevanti. L’uso prolungato può però ridurre i livelli plasmatici di progesterone ed estradiolo, riacutizzare acne preesistente e portare a insufficienza renale acuta. 

Occasionalmente l’uncaria può causare diarrea, ipotensione e nausea, soprattutto a dosi elevate. È opportuno evitarne l’uso in gravidanza e assumerla con cautela se si sta seguendo una terapia antipertensiva.

Sono inoltre possibili reazioni allergiche solo in caso di ipersensibilità verso uno dei componenti.

 

Descrizione della pianta

L’uncaria è un grande rampicante legnoso  che può raggiungere anche i 30 metri di altezza, originario della foresta amazzonica.

Le foglie dell'Uncaria, opposte, intere o bifide, caduche picciolate sono ricoperte di lanugine (da qui l'attributo tomentosa), presentano alla base 2 o 3 protuberanze a forma di uncino (da cui il nome Uncaria) utilizzate dalla pianta per sostenersi su altre specie nella ricerca di zone luminose, all'interno della foresta amazzonica. I fiori sono di colore giallo con calice e corolla imbutiforme.

Il suo habitat è il Nord-Ovest della foresta tropicale dell’America Centrale, nei boschi con abbondante luce, tra i 300 e gli 800 m di altitudine, principalmente in Amazzonia.

 

Cenni storici

Le popolazioni andine la chiamano "uña de gato" “unghia di gatto”, per la somiglianza degli uncini alle unghie di questo felino.

La Medicina Tradizionale Andina, che da sempre utilizza le foglie per infuso, ma soprattutto la corteccia per decotti, per combattere e prevenire le infezioni e sfiammare le articolazioni doloranti.

Infatti, i Curanderos brasiliani e peruviani la usano sia per uso interno,che per uso esterno per cicatrizzare ferite, ulcerazioni, disturbi legati al puerperio, patologie degenerative, malattie e dolori gastrointestinali.

 

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