Genziana, proprietà e utilizzi

La genziana è un rimedio amaro-tonico e stimolante, utile per migliorare i processi digestivi ma anche per abbassare la febbre e come ricostituente durante la convalescenza.

genziana

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Pianta: origine e habitat

La genziana maggiore o genziana gialla (Gentiana lutea) è una pianta perenne ed erbacea che appartiene alla famiglia delle Gentianacee.

 

Il nome genziana ha origini antichissime e deriva probabilmente da Genzio, re degli Illiri, che nel II secolo a.C. ne scopri le virtù medicinali.

 

La pianta della genziana può crescere fino a circa un metro in altezza sviluppando un fusto eretto che porta foglie opposte, ovali e nervate longitudinalmente.

 

I fiori della genziana sono gialli, grandi, raccolti all'ascella delle foglie formando una sorta di pannocchia. Il frutto è una capsula.

 

La genziana cresce nelle regioni alpine e subalpine tra i 1000 e 2500 metri di altitudine e che possiamo trovare dunque anche sulle nostre montagne.

 

Poiché si tratta di una specie rara e protetta la sua raccolta è regolamentata. La sua raccolta è da evitare anche per via della facilità con cui si può confondere con il veratro (Veratrum album) pianta simile alla genziana ma velenosa.

 

Varietà di genziana

In erboristeria si impiega la genziana maggiore ma esistono circa 400 varietà di genziana, tra cui la genziana blu, la purpurea e molte altre.

Tra le tante specie di genziana troviamo ad esempio:
 

  • Genziana minore (Gentiana cruciata);
  • Genziana di Esculapio (Gentiana ascleapiadea);
  • Genzianella (Gentiana acaulis).
  • Gentiana purpurea;
  • Gentiana pumila;
  • Gentiana pannonica.

 

Si tratta di piante dal portamento simile alla genziana maggiore ma che presentano fiori di colore diverso:

  • blu nel caso della minore, della genzianella, della pumila e della Genziana di Esculapio,
  • rosso violaceo nella purpurea e nella pannonica.

 

Moltissime varietà di genziana vengono utilizzate nelle varie medicine tradizionali come la medicina cinese mentre altre vengono coltivate a scopo ornamentale nei giardini grazie alla loro bellezza e rusticità.


Altre varietà come  purpurea, pumila e pannonica, oltre alla genziana gialla, si trovano invece spontanee e, ad esclusione della pumila, si tratta di entità protette.

 

Parti utilizzate e cosa contiene

Della genziana si utilizza la radice, raccolta in autunno da piante di quattro-sei anni ed essiccata. Generalmente l'essiccazione è preceduta da fermentazione che rende la radice rossastra e le conferisce un odore caratteristico.

 

La radice di genziana contiene quasi 600 metaboliti diversi tra cui:
 

  • iridoidi e secoiridoidi;
  • xantoni;
  • flavonoidi;
  • fitosteroli;
  • fenoli.


I secoiridoidi sono responsabili del sapore amaro della radice di genziana: il suo indice di amarezza particolarmente elevato la rendono la sostanza più amara conosciuta.

 

La genziana in erboristeria

In ambito erboristico la radice di genziana viene utilizzata per preparare infusi, estratti secchi e fluidi e altri prodotti come la tintura madre.

 

La tisana di genziana si prepara con 2 grammi di radice essiccata e contusa in una tazza di acqua bollente per un quarto d'ora oppure in acqua fredda per quattro ore.

 

La tintura madre di genziana si realizza con la radice fresca in macerazione per 21 giorni in una soluzione idroalcolica a 55°. La tintura si assume diluendone 30 gocce in un bicchiere di acqua.

 

Il trattamento non va protratto oltre le due settimane; se i sintomi digestivi persistono è bene consultare il proprio medico.

 

Proprietà della genziana

La genziana è un rimedio noto per le sue proprietà amaro-toniche, stimolanti e aperitive, impiegato per migliorare i processi digestivi.

 

I principi attivi amari presenti nella genziana stimolano infatti i recettori gustativi: questo porta a un aumento della secrezione salivare e gastrica e, di conseguenza, si ha una stimolazione dell'appetito e un miglioramento dei processi digestivi.

 

Non tutti sanno che la genziana ha anche azione antinfiammatoria, antiossidante, epatoprotettiva e che è utilizzata tradizionalmente per trattare una grande varietà di disturbi dal dolore cronico dato da artrite e reumatismi al trattamento delle malattie del fegato.
 

Le proprietà toniche della genziana rendono questa pianta utile anche come ricostituente durante la convalescenza.
 

Inoltre, la genziana ha azione febbrifuga e immunostimolante, motivo per cui viene utilizzata anche in caso di influenza.

 

Esternamente, gli impacchi con la genziana vengono da sempre utilizzati per curare eczemi, foruncoli, ferite che guariscono con difficoltà o infette, ulcere e ustioni. 

 

Genziana per depurarsi 

I principi attivi amari della genziana, oltre a stimolare la secrezione salivare e gastrica, aumentano anche la produzione e la secrezione di bile.

 

Inoltre, la genziana ha azione protettiva sul fegato: il gentiopicroside, un secoiridoide presente nella radice di genziana, sopprime infatti il danno epatico causato da farmaci, alcool e altre sostanze tossiche, migliorando la funzionalità del fegato.

 

Per questo motivo, la radice di genziana viene spesso inserita nelle miscele depurative insieme ad altri rimedi come cardo mariano, carciofo, curcuma e zenzero, da assumere per sostenere l'attività del fegato e favorire la depurazione dell'organismo.

 

Genziana per il benessere dello stomaco

La genziana è nota soprattutto per le sue proprietà digestive: come abbiamo visto, i suoi principi amari stimolano le secrezioni salivari e, per via riflessa, quelle gastriche, migliorando la digestione.

 

La genziana viene usata quindi per i disturbi dispeptici, per contrastare la perdita di appetito (specialmente tra le persone anziane e nei bambini), la sensazione di pienezza dopo i pasti e l'accumulo di gas a livello gastrointestinale.

 

Per sfruttare i benefici della genziana sulla digestione, le preparazioni a base di questa pianta - come l'infuso e la tintura madre - vanno assunte mezzora prima dei pasti e sorseggiate lentamente.

 

Effetti collaterali e controindicazioni 

La genziana è considerata un rimedio sicuro e privo di effetti collaterali rilevanti. Nelle persone particolarmente sensibili, però, la sua assunzione può provocare mal di testa.

 

L'uso della genziana è controindicato in caso di allergia verso uno o più de suoi componenti, oltre che in chi soffre di ulcera gastrica e duodenale, iperacidità gastrica, ernia iatale ed esofagite.

 

La genziana non va inoltre adoperata durante la gravidanza e l'allattamento e, anche se tradizionalmente è usata per stimolare l'appetito nei bambini, il suo utilizzo è sconsigliato sotto i 18 anni di età per mancanza di dati sulla sua sicurezza.

 

In caso di ipertensione si consiglia di consultare il medico prima di assumere preparazioni a base di genziana.

 

Interazioni con i farmaci

La genziana non dovrebbe essere somministrata contemporaneamente ad altri amari e a farmaci gastrolesivi e FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei).


 

Liquore alla genziana

La genziana è utilizzata anche per preparare liquori e aperitivi dal sapore amaro.

 

Il liquore di genziana si prepara con la radice essiccata e grattugiata della pianta.

Poiché, come abbiamo visto, la raccolta della genziana è regolamentata, per realizzare il liquore si ricorre alla radice acquistata in erboristeria.

 

Ingredienti

Preparazione

  • Sistemare in un vaso a chiusura ermetica la radice di genziana e il resto degli ingredienti e coprite con il vino e l'alcool.
  • Se si decide di utilizzare lo zucchero aggiungerlo nel vaso; se invece si preferisce il miele, unirlo successivamente.
  • Lasciare macerare il tutto per dieci giorni, mescolando due volte al giorno, dopodiché filtrare; se si sceglie di usare miele anziché zucchero, aggiungerlo ora.
  • Imbottigliare e lasciare riposare per un mese prima di consumare il liquore.
  • Bere, come da tradizione, dopo i pasti abbondanti per stimolare i processi digestivi.

 

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Bibliografia e fonti

Journal of Traditional and Complementary Medicine

Journal of Ethnopharmacology

EMA