Genziana: proprietà, uso, controindicazioni
A cura di Maria Rita Insolera, Naturopata
La Genziana ha spiccate proprietà terapeutiche a carico del sistema digerente. Infatti, è stimolanti delle funzioni gastriche, digestive, toniche, antifermentative, vermifughe, stomachiche, febbrifughe e depurative. Scopriamola meglio.
> 1. Proprietà e benefici della genziana
> 3. Controindicazioni della genziana
Proprietà e benefici del Genziana
La Genziana contiene amarogentana, una sostanza amara, e altri principi attivi tra i quali la gentianina (alcaloide), la gentisina (sostanza colorante) e la gentiopicrina (glucoside).
Questi costituenti agiscono sulla digestione e sulla produzione di muco gastrico, aumentano la quantità di succo gastrico poiché influenzano la secrezione di cloro e peptine da parte dello stomaco e la motilità del tubo digerente.
Sono presenti in discreta quantità delle mucillagini, degli oli essenziali e degli enzimi. Per il suo contento di principi attivi, alla genziana è riconosciuta un’azione digestiva, stimolante delle funzioni gastriche, tonica, antifermentativa, utile contro problemi di stomaco, parassati intestinali e febbre.
La genziana è anche utile contro l’affaticamento e l’anemia, perciò si utilizza per riprendersi da lunghe convalescenze e come difesa contro le infezioni.
Modalità d’uso
Della Genziana si utilizza la radice essiccata in infusione o l'estratto secco, la tintura madre o l'estratto idroalcolico. La radice fresca di genziana è velenosa, per questo motivo si impiega essiccata.
La genziana se assunta prima dei pasti è utile per stimolare la produzione dei succi gastrici e quindi per favorire la digestione. In alcuni casi, quando si assume un pasto molto abbondante, la genziana può essere utilizzata anche dopo mangiato.
La genziana è da sempre usata anche come rimedio per la febbre e in caso di ferite per accelerare il processo di cicatrizzazione.
La genziana è utile contro l'anoressia e l'affaticamento generale, mentre nella cosmesi naturale viene usata in infuso per la pulizia delle pelli grasse.
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Controindicazioni della Genziana
Dopo l'assunzione di genziana possono comparire iperacidità gastrica e crampi addominali. Se ne sconsiglia l’uso alle gestanti, in cui le dosi elevate di genziana potrebbero danneggiare la digestione e causare vomito.
È controindicata anche nei casi di ulcera gastroduodenale, gastrite acuta, iperacidità gastrica, ernia iatale ed esofagite. Non consumare la radice fresca di genziana poiché è velenosa.
Descrizione della pianta
La Genziana maggiore (Gentiana lutea) è una pianta perenne, appartenente alla famiglia delle Gentianacee. È una pianta alta dai 50 cm a 1,30 m, presenta un fusto eretto, glauco, con foglie larghe e ovali.
La genziana presenta fiori piccoli, gialli, che fiorniscono in estate. La sua radice ha un odore forte e riconoscibile e un sapore amaro.
Habitat della Genziana
La genziana predilige i terreni calcarei e i prati di alta quota e, anche se non è molto semplice trovarla, cresce spontaneamente nelle zone montuose caratterizzate da un’alta acidità dei terreni.
Attualmente la raccolta spontanea è regolamentata in molte regioni perché si tratta di specie protetta.
Cenni storici
Il termine genziana ha origini antichissime e deriva probabilmente da Genzio, re dell’Illiria, che fu lo scopritore delle sue virtù medicinali.
La genziana era molto popolare tra i Romani, e la sua diffusione ebbe inizio quando vennero scoperte le sue proprietà naturali per curare disturbi intestinali e contro i vermi.
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