Sambuco: proprietà, uso, controindicazioni

Principi attivi e proprietà del sambuco che favorisce la sudorazione, è emolliente ed espettorante e trova impiego in svariati disturbi tra cui febbre e raffreddore.

sambuco

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©Vaclav Volrab -123rf

Il sambuco è una pianta utilizzata in fitoterapia per le sue proprietà diaforetiche, diuretiche e lassative nel trattamento di disturbi da raffreddamento, cistite e altri disturbi.
 

 

Proprietà del Sambuco

Del sambuco si utilizzano:

  • Fiori;
  • foglie,
  • frutti;
  • corteccia

caratterizzati da costituenti e proprietà diverse.

I fiori di sambuco sono considerati diaforetici (favoriscono la sudorazione), diuretici, emollienti ed espettoranti e vengono dunque impiegati per favorire la sudorazione in caso di febbre, oltre che per trattare infiammazioni a carico dell'apparato respiratorio.
Con i fiori, uniti a zucchero e limone, si prepara poi lo sciroppo di sambuco.

Le foglie, emollienti e depurative, trovano indicazioni simili ai fiori.

I frutti sono invece lassativi, immunostimolanti e antinevralgici e si utilizzano soprattutto sotto forma di succo contro le nevralgie per alleviare il dolore. Con i frutti si prepara anche una confettura o marmellata di sambuco dall'azione diaforetica a dosaggi fino a 8 grammi, lassativa e purgante a dosi superiori.

Infine la corteccia interna, dalle proprietà diuretiche, si usa per trattare la cistite.
 

Modalità d’uso del sambuco

Infuso

Si prepara con 4 grammi di fiori in 150 millilitri di acqua bollente, da lasciare in infusione per dieci minuti. Se ne consumano diverse tazze al giorno per una settimana.

 

Decotto

Si prepara con 30 grammi di corteccia in un litro d'acqua da lasciare sul fuoco fino a che il liquido si riduce della metà. Se ne cosnumano una o due tazze al giorno.

 

Tintura madre

Si somministrano 30 gocce diluite in un bicchiere d'acqua, tre volte al giorno.
 

Sciroppo di sambuco

Si prepara sistemando i fiori di sambuco puliti in un barattolo, alternandoli a fette di limone e coprendo il tutto con acqua. Si lascia macerare per 48 ore con il barattolo chiuso, dopodiché si filtra e si mette a bollire per quindici minuti a fuoco basso con circa la metà di zucchero. Infine, si lascia raffreddare e si imbottiglia.

 

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Controindicazioni ed effetti collaterali del sambuco

Il sambuco è una droga pressoché sicura, se utilizzata alle dosi consigliate. Il suo consumo è controindicato nelle persone allergiche e andrebbe evitato in caso di terapie con farmaci diuretici.

 

L'assunzione dei fiori è sconsigliato durante la gravidanza e l'allattamento e nei bambini con età inferiore ai dodici anni. In ogni caso l'uso dei fiori non deve superare la settimana e l'applicazione sulla pelle dei fiori freschi causa forti irritazioni cutanee.

 

Non vanno consumate foglie e semi, mentre il consumo dei frutti immaturi può portare a intossicazione con conseguente diarrea, vomito, bruciore alla gola e difficoltà respiratorie.

 

Caratteristiche e principi attivi del sambuco

Il sambuco (Sambucus nigra) è una piccola pianta della famiglia delle Caprifoliaceae. Si tratta di un albero o arbusto che non supera in genere i cinque metri di altezza, caratterizzato da una corteccia grigiastra sulla quale sono presenti numerose lenticelle sporgenti e di grandi dimensioni.

Le foglie sono opposte, pennatocomposte e costituite da 5-7 foglioline ovali. I fiori piccoli e profumati, di colore bianco e riuniti in cime corimbiformi.

Il frutto è una drupa tondeggiante e nera. Il periodo balsamico per la raccolta della droga è compreso tra i mesi di maggio e giugno.

Per ricavare la droga si utilizzano frutti e infiorescenze essiccate: i fiori essiccano rapidamente esposti all'aria, assumendo una caratteristica colorazione giallastra e un piacevole odore aromatico.

Il Sambucus ebulus è una specie simile ma più piccola, spesso utilizzata per sofisticare i fiori di Sambucus nigra.

Tra i principi attivi del fitocomplesso ritroviamo essenzialmente:
 

  • Sambucina;
  • sambunigrina;
  • rutina;
  • isoquercitina;
  • astragalina;
  • campferolo;
  • olio essenziale
  • acidi grassi liberi;
  • tannino (nella corteccia);
  • emulsina;
  • invertina;
  • benaldeide (nelle foglie);
  • colina;
  • mucillagine;
  • malato;
  • acido valerianico;
  • acido tartarico (nei fiori);
  • antocianine;
  • cera;
  • gomma;
  • acetato;
  • acido tartarico;
  • acido citrico (nei frutti). 

 

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L'habitat del sambuco

In una distribuzione geografica della specie, il Sambuco si trova largamente rappresentato in Italia ed in gran parte d’Europa, preferendo, quale habitat ottimale, ambienti di montagna, luoghi ruderali, umidi e boschi radi. 

 

Curiosità sul sambuco

Da un distillato di fiori di sambuco, insieme ad anice, finocchio, menta, liquirizia ed altri aromi si ottiene un gustoso liquore digestivo, conosciuto con il nome commerciale di Sambuca.

 

 

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