Agnocasto, proprietà e benefici

L'agnocasto è una pianta utilizzata soprattutto per trattare disturbi del ciclo mestruale per la sua azione equilibrante sugli ormoni.

agnocasto

Credit foto
©spring75 -123rf

L'agnocasto (Vitex agnus castus) è una pianta della famiglia delle Verbenacee utile per regolarizzare le mestruazioni e trattare sindrome premestruale e altri problemi legati al ciclo.

 

A cosa serve l'agnocasto

L'agnocasto è una pianta della famiglia delle Verbenaceae impiegato in erboristeria e fitoterapia, che ne utilizzano frutti e sommità fiorite.

L'agnocasto è un rimedio naturale utile in caso di:

 

Proprietà dell'agnocasto

I frutti e le sommità fiorite di agnocasto sono caratterizzati dalla presenza di un fitocomplesso che contiene iridoidi, flavonoidi, olio essenziale e che conferisce a questa droga vegetale la sua attività.

L'agnocasto ha infatti proprietà:

  • Antispasmodica;
  • sedativa;
  • ormonale.

Tali proprietà rendono l'agnocasto un rimedio utile negli integratori naturali per la sindrome premestruale e in quelli usati in caso di mestruazioni irregolari, eccessivamente scarse o abbondanti.

Tradizionalmente, l'agnocasto è impiegato anche per ridurre gli spasmi intestinali e il dolore ad essi associato, come sedativo, per ridurre il desiderio sessuale e per favorire la produzione e la secrezione di latte nelle donne in allattamento.

 

 

Benefici dell'agnocasto

I principali benefici dell'agnocasto sono relativi alla sua capacità di agire a livello dopaminergico riducendo la produzione di prolattina, ormone chiave nella regolazione del ciclo mestruale. 

La somministrazione di integratori di agnocasto può in particolare favorire la produzione di ormoni da parte del corpo luteo, migliorando l'equilibrio tra estrogeni e progesterone a favore di quest'ultimo.

Migliorando l'equilibrio ormonale, l'agnocasto funziona ed è efficace nel ridurre i sintomi legati alla sindrome mestruale, sia a livello fisico che emotivo.

I benefici agnocasto per il ciclo si traducono anche in mestruzioni più regolari e meno dolorose. Per quanto riguarda invece agnocasto e menopausa, questo rimedio può essere utile ad alleviare alcuni sintomi legati alla cessazione delle mestruazioni, in particolare la tensione e il dolore al seno sofferti da alcune donne.

Inoltre, il fitocomplesso dell'agnocasto sembra aumentare la produzione di endorfine, aumentando ulteriormente i benefici di questo rimedio per regolarizzare il il ciclo mestruale e nei disturbi della menopausa in particolare per quanto riguarda la percezione del dolore e il miglioramento del tono dell'umore.

 

Indicazioni terapeutiche

Le preparazioni a base di agnocasto trovano indicazione in caso di disturbi legati al ciclo mestruale e alla menopausa, tra cui:

  • Irritabilità;
  • nervosismo;
  • alterazioni dell'umore;
  • tensione mammaria;
  • ritenzione idrica;
  • meteorismo;
  • crampi addominali;
  • fame nervosa;
  • metrorragia (spotting);
  • amenorrea (assenza di mestruazioni);
  • menorragia (mestruazioni abbondanti).

L'agnocasto è dunque un rimedio utile per disturbi legati al ciclo. Sebbene possa apportare benefici in caso di cattivo umore, non bisogna ricorrere all'agnocasto per l'ansia: si tratta infatti di un'azione secondaria dovuta all'azione sugli ormoni.

Allo stesso modo, è scorretto dire che l'agnocasto fa dimagrire, poiché l'effetto sulla ritenzione idrica e sull'aumento della fame prima e durante il ciclo può non avere conseguenze sul grasso corporeo.

 

Modalità d'uso

L'agnocasto può essere assunto a un dosaggio giornaliero variabile, che va da 30 a 240 mg di frutto essiccato.

La tisana di agnocasto si prepara con un cucchiaio di frutti essiccati e triturati da lasciare in infusione in acqua calda per pochi minuti. La si può bere una o due volte al giorno.

La tintura madre di agnocasto si somministra invece da una a tre volte al giorno diluendone 40 gocce in acqua.

In commercio sono disponibili integratori di agnocasto ottenuti da estratto secco o fluido della droga, da assumere secondo le indicazioni del produttore.

 

Controindicazioni

L'agnocasto non presenta particolari controindicazioni, ma occorre attenzione in caso di assunzione contemporanea di terapie ormonali e di farmaci che agiscono sulla dopamina.

L'agnocasto non deve essere utilizzato in età pediatrica, gravidanza, allattamento e nelle condizioni mediche sensibili agli ormoni.


Effetti collaterali

Non sono noti particolari effetti collaterali per l'utilizzo dell'agnocasto, se non in caso di sensibilità individuale.

 

Descrizione della pianta

La pianta di agnocasto (Vitex agnus-castus) è un piccolo albero o grande arbusto ornamentale, con rami grigi quadrangolari e tormentosi.

Le foglie sono opposte, con lamina digitiforme composta da 5-7 segmenti lanceolati di colore verde-grigio e hanno un odore simile a quello della salvia.

I fiori, violacei e color lavanda, sono ermafroditi a forma di campanella, riuniti in spighe di 10 cm all’apice dei rami. I frutti sono drupe di 4-5 mm di forma leggermente allungata e di colore nero rossastro contenenti 4 semi simili al pepe nero. 

 

Habitat dell'agnocasto

L'agnocasto cresce nei letti dei torrenti e sulle sponde dei fiumi, in vallate e colline del Mediterraneo e dell’Asia centrale.

 

Cenni storici

Il nome Vitex deriva da Vitilium che significaintreccio” e fa riferimento ai rami flessibili, ma robusti e duri della pianta, anticamente adoperati per costruire palizzate.

Il nome agnus significa inveceagnello” e castus cioè “casto” è riferito alla proprietà anafrodisiaca (contrasta il testosterone) nell'uomo. Per questo motivo si usava sistemare i boccioli della pianta nei vestiti dei monaci, allo scopo di sopprimere loro la libido, e i semi - noti come “pepe del monaco” - erano impiegati come spezia nella loro cucina.

 

LEGGI ANCHE
L'agnocasto tra i rimedi naturali per le cisti ovariche

 

Altri articoli sull'agnocasto

L'agnocasto come rimedi per nausea e mal di testa da ciclo