Edera: proprietà, uso e controindicazioni

L'edera è una pianta spontanea utilizzata in erboristeria per i disturbi dell'apparato respiratorio e in cosmesi per contrastare cellulite e pelle a buccia d'arancia.

edera

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L'edera (Hedera helix) è un pianta appartenente alla famiglia delle Araliaceae. Si tratta di un arbusto rampicante molto comune nei boschi, utilizzata in erboristeria e fitoterapia per il trattamento dei disturbi respiratori e in cosmesi per contrastare la cellulite. Scopriamola meglio.
 

Proprietà dell'edera

Dell'edera si utilizzano le foglie essiccate ricche di saponine triterpeniche, flavonoidi, derivati fenolici glicosidi cumarinici, fitosteroli, alcalodi, minerali e altre sostanze.

L'uso medicinale dell'edera è assai antico: tradizionalmente questa pianta è utilizzata per il trattamento di numerosi disturbi, dall'ipertensione ai reumatismi, dalla tosse alla scabbia.

Oggi l'edera viene impiegata soprattutto per le infiammazioni a carico dei bronchi e per ridurre le secrezioni di muco viscoso e liberare le vie aeree. 

Come ingrediente cosmetico, l'estratto di edera viene utilizzato per la sua azione anticellulite attribuita alla presenza di saponine.

Le creme corpo che contengono edera sono consigliate per combattere la pelle a buccia d’arancia, i depositi di grasso localizzati e per rassodare la pelle che ha perso tono ed elasticità.

 

Modalità d'uso

Uso interno

In erboristeria e farmacia è possibile trovare estratti liquidi e secchi  da utilizzare per curare le vie respiratorie, sedare la tosse ed eliminare il catarro in eccesso. É importante che l'edera sia acquistata in erboristeria poiché la droga deve essere titolata e standardizzata.

Uso esterno

L'applicazione di creme cosmetiche a base di edera sulle zone del corpo più colpite da cellulite è un rimedio classico per contrastare accumuli di grasso e pelle a buccia d'arancia.
Nel nord dell’Europa, tanto in Irlanda quanto in Scandinavia, si documenta un antico uso della cosiddetta “acqua d’edera” per risciaquare gli occhi in caso di irritazioni, infiammazioni e infezioni.

 

Controindicazioni dell'edera

Le foglie e i preparati a base di edera possono provocare allergie da contatto nei soggetti sensibili, generalmente non gravi.

L'uso prolungato e il sovraddosaggio possono inoltre dare problemi gastrointestinali tra cui vomito e diarrea, oltre a reazioni cutanee.

Le bacche dell'edera -dal sapore amaro- sono ritenute tossiche. I rischi maggiori riguardano i bambini, che possono mangiare foglie e bacche.

 

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Descrizione della pianta

L'edera è molto comune nei boschi e nei giardini, dove cresce sostenendosi ad alberi, muri, cancelli. La pianta ha infatti portamento rampicante e sviluppa in orizzontale o in verticale grazie a radici avventizie presenti sui rami. 

Le foglie dei rami vegetativi sono coriacee, alterne, divise in 3-5 lobi, di un bel colore verde scuro, spesso screziate. le foglie che crescono sui fusti fioriferi sono invece ovali e margine intero.  

I fiori sono raggrupati in ombrelle semplici e sono giallo-verdastri, mentre i frutti che si sviluppano dopo la fioritura sono piccole bacche nere, tossiche per l'uomo. 

 

Edera e sue varietà

In quanto pianta ornamentale, ne esistono molte varietà e incroci, tra cui la "Chicago" e la "Golden Gate", che presentano caratteristiche peculiari, specie riguardo la dimensione delle foglie, il loro colore (che può andare da verde inteso, a biancastro a macultato di rosso) e il loro disegno (uniforme, venato, marmorizzato, eccetera).

 

Habitat dell'edera

L'edera cresce e prospera in ambienti umidi, come le zone ombrose dei boschi, dove ricopre e parassita piante, anche assai alte.

Nelle campagne non è raro imbattersi in ruderi ricoperti di edera. Può resistere ai climi gelidi dei Paesi del nord tanto quanto alle arsure dei Paesi della Mezzaluna fertile.

Si crede che sia originaria dell’antica laurisilva che in passato rivestiva l’antica area mediterranea. L'edera infatti, nelle sue differenti varietà, è originariamente rinvenuta dalle isole Canarie (dove ancora esiste in parte qualche rimasuglio di antica laurisilva) al Caucaso passando per i Balcani, il nord dell’Africa e il sud dell’Europa.
 

Cenni storici

Negli anni della conquista del Nuovo Mondo e del Nuovissimo Mondo, l'introduzione di questa pianta in paesi come Australia, Nuova Zelanda, Usa e Canada ha causato severi danni alla vegetazione endemica per via del potenziale invasivo dell'edera.

In antica araldica il simbolo dell’edera rappresentava la persistenza, la tenacia, un’amicizia sacra, di sangue, la non dimenticanza.

L’edera era inoltre sacra per i druidi celtici, e i culti che la riguardavano sono perdurati fino ai tempi medievali, dove infatti troviamo ricette a base d’edera nei trattati stregoneschi, specialmente se si tratta di ricette di amore.

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Fonte: European Medicine Agency