Cardo mariano: proprietà, uso, controindicazioni
Il cardo è noto per la sua azione epatoprotettiva, legata alla silimarina. La sua assunzione è indicata soprattutto per sostenere il fegato in caso di epatite e danni causati da alcool o altre sostanze tossiche.

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Il cardo mariano (Silybum marianum) è una pianta che appartiene alla famiglia delle Asteraceae. Indicato per migliorare la funzionalità epatica, ha anche ottime proprietà antiossidanti.
- Proprietà del cardo mariano
- A cosa serve il cardo mariano
- Benefici del cardo mariano
- Come si può assumere il cardo mariano?
- Modalità d'uso
- Controindicazioni
- Descrizione della pianta
- Habitat del cardo mariano
- Cenni storici
Proprietà del cardo mariano
Il cardo mariano ha soprattutto proprietà epatoprotettive e rigeneranti sulle cellule del fegato.
Inoltre, questo rimedio ha:
- Azione antiossidante;
- azione antiemorragica;
- leggera azione spasmolitica.
Il cardo mariano ha poi:
- Azione tonica sui vasi sanguigni, tale da aumentare la pressione sanguigna,;
- è galattogeno (stimola la produzione di latte materno);
- ha proprietà digestive.
Del cardo mariano si utilizzano i frutti, ma anche l'assunzione delle foglie apporta benefici. Le foglie del cardo mariano hanno infatti proprietà diuretiche, toniche e colagoghe.
Le proprietà del cardo mariano sono attribuite principalmente a un complesso di flavolognani noto come silimarina presente nei frutti. Sia i frutti sia le foglie del cardo mariano contengono anche altri composti, tra cui:
- Flavonoidi;
- proteine (tra cui tiramina);
- lipidi;
- mucillagini.
A cosa serve il cardo mariano
Il cardo mariano serve soprattutto a trattare disturbi epatici. I benefici del cardo mariano per il fegato sono stati attribuiti alla silimarina e si basano si meccanismi antiossidanti, antinfiammatori, citoprotettivi e rigenerativi sulle cellule epatiche.
Il cardo mariano serve anche ad alleviare i disturbi digestivi di origine epatica e per ridurre i livelli di colesterolo nelle dislipidemie.
A volte viene consigliata l'assunzione di cardo mariano per dimagrire per la sua azione su fegato e vie biliari e, di conseguenza, sulla digestione dei grassi.
Infine, il cardo mariano è tradizionalmente usato per stimolare la produzione di latte materno durante l'allattamento.
Benefici del cardo mariano
Le preparazioni a base di cardo mariano sono utili in caso di epatiti virali, epatiti alcoliche, steatosi epatica, intossicazione del fegato data da farmaci. Quando i processi degenerativi sono ancora reversibili, la somministrazione di cardo mariano è in grado di favorire la rigenerazione delle cellule epatiche.
Il cardo mariano apporta benefici anche in caso di digestione lenta e difficile e aiuta a prevenire il mal di mare e mal d'auto e aiuta. Inoltre, è utile a normalizzare la glicemia e i livelli di colesterolo ematico.
Sembra poi che il cardo mariano sia in grado di aumentare la pressione sanguigna, migliorare il tono dei vasi, ridurre l'affaticamento mentale.
Esternamente, l'uso topico di cardo mariano previene l'invecchiamento cutaneo e favorisce la guarigione di dermatiti ed eritemi.
Come si può assumere il cardo mariano
Il cardo mariano può essere assunto per infusione dei frutti e delle foglie, come tintura madre o sotto forma di integratori alimentari contenenti estratto di cardo mariano titolato in silimarina almeno all'1%.
In commercio esiste anche l'olio di cardo mariano, estratto dai semi presenti nei frutti. Si utilizza per le proprietà antiossidanti e antinfiammatorie date dalla presenza di acidi grassi essenziali e vitamina E.
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Modalità d'uso
Infuso
La tisana al cardo mariano può essere preparata con un cucchiaino di frutti essiccati o con mezzo cucchiaino di foglie essiccate, in infusione per 10 minuti in una tazza di acqua. Se ne consumano due o tre tazze al giorno mezz'ora prima dei pasti.
Tintura madre
30 gocce diluite in acqua da una a tre volte al giorno prima dei pasti.
Estratto secco titolato
1 compressa due volte al giorno.
Controindicazioni
Il cardo mariano è generalmente ben tollerato e ritenuto sicuro e compatibile anche in gravidanza e durante l'allattamento. A dosi eccessive e nelle persone sensibili, l'assunzione di cardo mariano può provocare una leggera azione lassativa.
Il suo utilizzo è controindicato in caso di allergia nei confronti di uno o più componenti presenti nella pianta. Si consiglia cautela nelle persone che soffrono di pressione alta o nelle donne che presentano valori elevati di prolattina poiché potrebbe aumentarne ulteriormente i livelli.
Descrizione della pianta
La pianta del cardo mariano ha radice fusiforme e fusto eretto (1,5 m), vigoroso, ampiamente ramificato.
Le foglie sono grandi, lobate, hanno un colore verde intenso e hanno striature biancastre e bordo spinoso.
I fiori compaiono in estate e sono di un bel colore violetto, circondati da brattee spinose, riuniti in capolini.
Habitat del cardo mariano
A carattere seminfestante è particolarmente diffusa nell’area mediterranea e principalmente al Sud e al Centro.
Si rinviene con una certa facilità nei campi incolti, nei pascoli, lungo i margini dei sentieri, tra le macerie dove forma estesi gruppi.
Cenni storici
La sua figura ha ispirato leggende che lo vogliono altero protettore degli indifesi.
Una di queste racconta che durante la fuga di Maria e Giuseppe, per salvare Gesù dall’infanticidio voluto da Erode, il Cardo coprì con la sua prestanza tutta la famiglia, nascondendola alla vista degli inseguitori.
Per questo motivo si macchiò del latte della Madonna e da allora fu detto Mariano.
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