Raperonzolo: proprietà, uso e controindicazioni

Il raperonzolo (Campanula rapunculus,) è un pianta appartenente alla famiglia delle Campanulaceae. Ricco di vitamina C, è utile per il sistema immunitario e ottimo come anti-infiammatorio. Scopriamolo meglio.

>  1. Proprietà del raperonzolo

>  2. Modalità d'uso

>  3. Controindicazioni del raperonzolo

>  4. Descrizione della pianta

>  5.  L'habitat del raperonzolo

>  6. Cenni storici

Raperonzolo

 

Proprietà del raperonzolo

Il raperonzolo, nome scientifico Campanula rapunculus, è una campanulacea dai bei fiori lilla e dalle radici fusiformi, utili sia in ambito culinario che fitoterapico. Il più corretto nome comune sarebbe “campanula commestibile”.

Il raperonzolo è un'importante fonte di acido ascorbico, che insieme ad una discreta ricchezza di oligoelementi potenzia e sostiene il lavoro del sistema immunitario.

È un rinomato antinfiammatorio, particolarmente efficace contro afte, gengiviti e principi di ascessi. Viene utilizzato come rinvigorente, energizzante e digestivo. La buona presenza di vitamina C e di proteine ne ha fatto un ottimo rimedio fitoterapico in antichitò e nella vita contadina, specie quella di montagna. 

 

Modalità d'uso

Interno: se gradiamo il gusto amarognolo, se ne possono mangiare le foglie della rosetta basale, appena scottate o in insalata. La radice si può anch'essa mangiare in mille ricette. Masticare foglie di raperonzolo aiuta a mantenere alta la salute del cavo orale.

Esterno: pestando o tritando le foglie, si ottiene un impasto ottimo per combattere le verruche, grazie alle spiccate qualità antimicrobiche. Mettendo a mollo le foglie di raperonzolo si ottiene un liquido contenente delle mucillagini di particolare efficacia per lenire i dolori provocati dalle screpolature da freddo alle mani.

 

Controindicazioni del raperonzolo

Nessuna particolare controindicazione è legata al raperonzolo. Buona norma è accertarsi sempre delle buone condizioni del terreno e dell'assenza di agenti inquinanti quando si utilizzano le parti ipogee (sotterranee) delle piante, poichè in esse tali agenti si concentrano maggiormente.

La radice non è molto facile da pulire e richiede molta pazienza, pertanto è bene evitare di cibarsi di radici pulite troppo frettolosamente poiche’ sicuramente piene di residui di terra.

 

Descrizione della pianta

Inconfondibile grazie alla fioritura che investe i mesi estivi con bellissimi calici lilla pentafoliati, il raperonzolo è una pianticella bassa, che raramente raggiunge i dieci centimetri. Oltre alla rosetta basale presenta delle foglie lanceolate lungo il fusto, che generalmente è glabro.

La radice tende ad ingrossarsi, facendole meritare il nome di “raperonzolo” (dal latino rapunculus, che in italiano tradurremmo con “rapetta”) e facendole guadagnare l’interessare di animali ed esseri umani.

Le rosette basali sono all’apice del loro vigore in estate e nel period post-estivo, mentre la radice e’ pronta per essere raccolta in inverno. I fiori, a loro volta commestibili, si possono raccogliere in primavera, una volta aperti del tutto e in grado di rendere meravigliose ed uniche le nostre misticanze.

 

Habitat del raperonzolo

Il raperonzolo cresce lungo quasi tutta la penisola (isole escluse, quindi), preferendo gli ambienti boschivi, quelli montani e i campi incolti. È facilmente coltivabile anche negli orti di casa. Si può trovare a partire dal sud della Svezia sino in Nordafrica, e dall’Inghilterra sino all’Asia minore e il Caucaso. 

 

Cenni storici

Il raperonzolo è utilizzato fin dall'antichità e il suo impiego a scopo fitoterapico si è tramandato di generazione in generazione grazie alla saggezza popolare.

Rapunzel, appunto “Raperonzolo”, è una fiaba basata sull'antico mito greco di Danae e sul racconto persiano Rudaba.

In passato, l’olio di raperonzolo, ottenuto mettendovi a riposo e al buio per molti mesi le radici di raperonzolo, era considerato un regalo prezioso e un rimedio erboristico pregiato.

 

Il raperonzolo tra le piante commestibili di ottobre

 

Immagine | Wikimedia