Spaccapietra, proprietà e benefici

L’erba spaccapietra o ceterach è una felce dall'azione antinfiammatoria e diuretica, utilizzata soprattutto per eliminare i calcoli renali.

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Erba spaccapietra, cos'è

L'erba spaccapietra (Asplenium ceterachCeterach officinarum) è una piccola felce che appartiene alla famiglia delle Aspleniaceae.

 

Nota anche come:

  • Cedracca;
  • cetracca;
  • ceterach


questa pianta viene chiamata anche erba dorata, erba ruggine ed erba spaccapietre.

 

La pianta cresce spontaneamente nelle zone fresche dell'Europa centrale,  sviluppando un piccolo rizoma da cui nascono fronde lancelolate e pennato-partite disposte a rosetta.

 

Il nome di erba ruggine deriva dal fatto che la pagina inferiore delle fronde e i piccioli sono coperti da squame marroni, mentre il termine spaccapietre è dato dal fatto che spesso questa felce cresce su muri a secco e nelle fenditure delle rocce, frantumandole lentamente.

 

Poiché la spaccapietre è una felce, non produce fiori o frutti ma si riproduce attraverso spore che maturano in specifiche formazioni dette sori, che si trovano nella pagina inferiore delle fronde.

 

In erboristeria della spaccapietra o cedracca si utilizzano le parti aeree e il rizoma. Vediamo a cosa serve la spaccapietra e come si usa lo spaccapietre.

 

Spaccapietra, i costituenti chimici

Le parti aeree dell'erba spaccapietre o ceterach contengono un fitocomplesso costituito da:


 

L'insieme di tali costituenti è responsabile delle proprietà e dell'azione di questo rimedio.
 

Proprietà della spaccapietra

L'erba spaccapietra o ceterach ha soprattutto proprietà:

  • Diuretiche;
  • antiossidanti;
  • antinfiammatorie;
  • antilitiasiche.


Il ceterach viene dunque utilizzato prevalentemente per ostacolare la formazione di calcoli renali.


Benefici

Il principale beneficio dell'erba spaccapietra è quello di prevenire ed eliminare i calcoli renali. 


Oltre a questa proprietà, l'erba spaccapietre viene consigliata anche per:

 

Il rizoma è inoltre impiegato per le sue proprietà bechiche, cioè per calmare la tosse.

 

Le tisane di spaccapietra possono essere utili quindi anche per trattare altri disturbi oltre ai calcoli e si usano ad esempio contro la ritenzione idrica e la cellulite. per sostenere la funzionalità del fegato o nelle cure depurative primaverili.

Cause e rimedi dei calcoli renali
 

Controindicazioni dell'erba spaccapietra

L’erba spaccapietra non presenta nessuna controindicazione se viene assunta rispettando le dosi terapeutiche normali, fatta eccezione, naturalmente, per i casi di ipersensibilità individuale.

 

In via precauzionale meglio non assumere la spaccapietre in gravidanza, durante l'allattamento e in età pediatrica.

 

Erbe spaccapietra contro i calcoli renali

Sebbene non sia del tutto chiaro il meccanismo d'azione di questa pianta, è nota l'azione benefica della spaccapietra contro i calcoli renali.


L'assunzione di preparazioni a base di questa pianta (tisana, tintura madre, spaccapietre in compresse o capsule, spaccapietra in gocce e altri prodotti erbostici) sembra infatti in grado di inibire sia la crescita che l'aggregazione di cristalli di ossalato di calcio.


Per questo motivo, la spaccapietre è uno dei principali rimedi per eliminare i calcoli ai reni in modo naturale.


L'erba spaccapietre è indicata in particolare in caso di renella e di disturbi urinari (disuria) data dalla presenza di acidi ossalico o ossalati che provocano difficoltà e dolore durante l'emissione di urina.

 

Quando prendere lo spaccapietra? Per prevenire i calcoli e la renella nelle persone predisposte si consiglia l'assunzione abituale di questo rimedio facendo cicli di una settimana intervallati da due o più settimane di pause. In caso di calcoli e renella viene invece consigliato di assumere ceterach fino all'eliminzione dei calcoli.

  • La tisana si prepara con le fronde essiccate in infusione in acqua molto calda per 15-20 minuti e se ne beve una tazza dopo ogni pasto.
  • Il decotto si prepara invece con il rizoma, facendolo bollire in acqua per cinque minuti; se ne consumano fino a tre tazze al giorno.

Insieme alle erbe spaccapietra contro i calcoli renali sono efficaci anche altri rimedi come la parietaria, il fillanto, la piantaggine, l'ortosiphon e la verga d'oro da usare in associazione con la cedracca.

 

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Cedracca nella medicina popolare

La cedracca o spaccapietre viene utilizzata praticamente da sempre nella medicina popolare.


Il termine Asplenium deriva infatti dal greco Asplenon, senza milza: Ippocatre e Dioscoride la raccomandavano proprio per trattare i disturbi di questo organo.


Tradizionalmente la raccolta avveniva in occasione della festa di San Giovanni, il 24 giugno, e si credeva che sistemare una fronda di cedracca nelle scarpe avrebbe fatto trovare un tesoro nascosto.


In passato, inoltre, questa pianta veniva inserita nell'imbottitura dei cuscini poiché le era attribuita la capacità di allontanare le disgrazie e il dolore.

 

Fillanto, un'altra pianta

L'erba spaccapietre è spesso confusa con il Phyllanthus nirur, ma spaccapietra e fillanto sono in realtà due piante differenti.

Il fillanto è sempre una felce ma appartiene alla famiglia delle Euporbiaceae ed è diffusa nelle zone tropicali e sub-tropicali.

Dunque spaccapietra e fillanto non sono la stessa pianta e non contengono gli stessi costituenti. Le parti aeree del fillanto contengono flavonoidi, tannini, ligrani, cumarine e alcaloidi (nirunina).


Anche il fillanto viene volgarmente chiamato spaccapietra e anche il fillanto è usato contro i calcoli renali oltre che per proteggere il fegato, ridurre la pressione e combattere le infiammazioni, i disturbi dell'apparato respiratorio e contrastare gli spasmi dolorosi.

 

Bibliografia e fonti