Calendula, tutto sul rimedio naturale

La Calendula è un rimedio omeopatico ricavato dalla tintura madre della Calendula officinalis, utile per la salute di pelle, stomaco e ghiandole. Scopriamola meglio.

>  1. Descrizione della Calendula

>  2. Quando si usa

>  3. Dosi e somministrazioni

>  4. A chi è consigliata la Calendula

Calendula

Descrizione della Calendula

Il rimedio omeopatico Calendula si ottiene dalla tintura madre di foglie e fiori di Calendula officinalis e dalle successive diluizioni e dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.

Calendula officinalis è una pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle Composite. Selvatica, cresce qua e là nei campi e può essere coltivata nei giardini. Fiorisce quasi tutto l’anno (da aprile a ottobre). Per le diverse proprietà terapeutiche la pianta è utilizzata in medicina naturale.

È antisettica, antifungina e contiene ormoni e precursori della vitamina A. I petali tonificano la pelle, ne curano le screpolature, le ustioni e gli eczemi. Inoltre con essi è possibile preparare lavaggi calmanti per gli occhi e un colorante giallo.

I fiori del disco mostrano effetti che riducono lo sviluppo dei peli, utili nelle creme per il viso. Per uso interno cura dolori di stomaco, infiammazioni dei nodi linfatici e stimola il fegato, aiutando gli alcolisti a disintossicarsi. Le foglie si usano nelle insalate e i fiori per decorare piatti di riso e di pesce.

 

Quando si usa Calendula

Calendula è un rimedio ad azione profonda che agisce sulle forze vitali dell’organismo, rivitalizzando il metabolismo. Riequilibra l’assorbimento del calcio, per cui agisce specificamente sulle ossa e sulle articolazioni, nonché sulle ghiandole linfatiche, sulle vene, sulla pelle, e sugli apparati digerente, respiratorio, urinario e genitale femminile.

Agisce sul sistema linfatico e su diversi organi e ha una particolare affinità per l’apparato genitale femminile. Ha proprietà antisettiche, antinfiammatorie e cicatrizzanti. Il rimedio è utile anche nei casi di ulcere, eruzioni erpetiche, indurimento delle ghiandole, ascessi tonsillari, difficoltà ad urinare degli anziani. Si rivela un rimedio prezioso in ostetricia e in odontoiatria.

Il rimedio omeopatico Calendula si usa in generale nei seguenti casi:

  • disturbi ghiandolari, gonfiore e indurimento dei linfonodi di qualsiasi parte del corpo (sottomandibolari, ascellari, inguinali, ecc.)
  • problemi alla pelle, eritemi, orticaria, eczemi, calli, micosi, tagli, bruciature, punture d’insetti, arrossamenti in generale, herpes
  • disturbi alla bocca, come piccole vescicole agli angoli
  • problemi alla gola, tonsillite, ghiandole sottomascellari gonfie e dolenti ad ogni movimento della testa
  • disturbi ai denti, estrazioni dentarie con lacerazione delle gengive
  • disturbi all’apparato gastroenterico, gastrite, ulcere, bruciature, escoriazioni all’esofago
  • disturbi dell’apparato genitale femminile, infiammazione ed infezione uterina conseguenti a parto
  • disturbi all’apparato genitale maschile
  • problemi dell’apparato respiratorio, raffreddore, polmonite
  • problemi all’apparato urinario, difficoltà urinarie negli anziani
  • dolori generalizzati, reumatismi, dolori nevralgici, lombaggine; dolori muscolari, cefalea che fa seguito ad un trauma, dolori all’addome o al basso ventre

 

Dosi e somministrazione

Per uso interno: per tutti i casi, diluizione 3CH, 3 granuli o 5 gocce da 3 a 6 volte al dì. Per uso esterno: per tutti i casi, pomata o soluzione da applicare sulla parte interessata 2 – 3 volte al dì.

 

A chi è consigliato Calendula

Il soggetto Calendula è irritabile, depresso, nervoso, ha un udito molto acuto, si spaventa facilmente e l’atto del bere gli provoca forti brividi. I sintomi peggiorano all’aria aperta, con il freddo, con l’umidità, con il tempo nuvoloso.

Migliorano con il riposo o, nel caso di malattia con febbre, se il soggetto passeggia.

 

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