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Le proprietà eudermiche dell'olio di calendula

Protagonista di molti miti e leggende sulle pene d'amore, la calendula è la pianta che lenisce, rimargina e sfiamma la pelle arrossata e sensibile; per questo motivo è impiegata come rimedio elettivo della cute delicata dei bambini. E non solo

Le proprietà eudermiche dell'olio di calendula

L'olio di calendula è un oleolito, ottenuto dalla macerazione dei fiori di calendula officinalis in un olio vegetale, e dotato di una potente azione eudermica, perché in grado di migliorare lo stato della pelle; utile in tutti quei casi in cui risulta essere irritata e screpolata. L'olio di calendula è anche un grande alleato delle mamme: infatti lenisce e protegge le pelli sensibili e irritabili del neonato e del bambino; inoltre se usato preventivamente contrasta la formazione delle ragadi al seno della mamma che allatta, ed è anche capace di cicatrizzare velocemente quelle già presenti.

Il suo nome deriva dal latino Calendae, parola con la quale i Romani indicavano il primo giorno del mese, in quanto la pianta fiorisce una volta al mese durante tutta l'estate. Altra ipotesi è che si chiami così da “calendario”, poiché segna il ritmo del giorno aprendosi al mattino e chiudendosi al tramonto. La tradizione contadina vuole che, se al mattino i fiori rimangono chiusi probabilmente pioverà. Per questo motivo, nei testi medievali era indicata col nome di Solis sponsa, ossia la "sposa del sole".

 

Come si prepara l'olio di calendula

Come per l'olio di arnica e l'olio di iperico, per preparare l'oleolito di calendula si utilizzano i fiori di calendula (100 gr) mettendoli a macerare in olio di mandorle dolci (500 ml), in modo tale da trasferire i principi liposolubili dai fiori all'olio. 

Si mettono i capolini secchi in un barattolo di vetro scuro, dotato di coperchio ermetico. Quindi si aggiunge l'olio, coprendo i fiori fino al riempimento completo del contenitore e si conseva per circa 1 mese in un luogo fresco e buio, avendo cura di girare il macerarato ogni 2 giorni, per evitare la formazione di muffe.

Dopo circa 30 giorni, filtrate l’olio, attraverso una tela leggera, o una garza. Spremere il residuo, e se si desidera un olio purissimo, si può operare un secondo filtraggio usando una garza di cotone, in modo che le fibre della garza catturino gli ultimi residui e impurità. Conservate poi l'oleolito così ottenuto, in una bottiglia di vetro scuro, in un posto fresco e possibilmente al chiuso. 

 

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Proprietà e benefici dell'olio di calendula

L’oleolito di calendula svolge un'azione emolliente, lenitiva, calmante, antinfiammatoria e cicatrizzante sulla pelle sensibile o irritata. Queste proprietà eudermiche sono conferite alla pianta dalla presenza nel suo fitocomplesso di olio essenzialeacidi grassi, acido salicilico, saponine, carotenoidi, tra cui la calendulina, triterpeni pentacicliciflavonoidi, polisaccardi mucillagini. 

Viene impiegato efficacemente per nutrire e idratare la cute secca, screpolata, delicata e facilmente arrossabile; in presenza di dermatosi, eritema solare, arrossamenti da pannolino, lievi ustioni, reazioni allergiche ad agenti chimici o dermatiti da fattori ambientali, e infine neutralizza le sostanze tossiche e velenose inoculate dalle punture d'insetti

 

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Descrizione della pianta

Pianta annuale con radice fittonante, fusto ramificato (50 cm) vuoto internamente e ricoperto da peluria. Le foglie sono spesse, lanceolate con margine intero o leggermente dentato. I fiori sono dei capolini con colore variabile dal giallo all’arancione e compaiono in primavera estate. La pianta strofinata emana un gradevole aroma, dovuto alla presenza dell'olio essenziale.

 

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