Gengivite: sintomi, cause, tutti i rimedi

La gengivite è una infiammazione delle gengive. Questa è causata da una infezione batterica e porta sensibilità, dolore e sanguinamento. Scopriamola meglio.

>  Sintomi della gengivite

>  Cause

>  Cure naturali contro la gengivite

Gengivite

 

 

Sintomi della gengivite

La gengivite è una forma di infiammazione delle gengive che parte dal colletto del dente. Tra i sintomi più frequenti c'è la sensibilità spiccata, il sanguinamento e talvolta anche il dolore in fase di masticazione. 

L'alitosi può essere una spia dell'infiammazione, così come il gonfiore, il sanguinolento, insieme ad altri più evidenti come la retroazione gengivale.

 

Cause 

La gengivite è causata da un'infezione batterica: la placca batterica si accumula, i germi infettano la gengiva e poi passano ai tessuti profondi (osso alveolare).  

Questo consente la formazione delle tasche gengivali, saccocce in cui proliferano batteri e tossine. Il dente perde progressivamente forza, e il supporto viene meno con una rapidità che è proporzionale alla risposta immunitaria di ciascuno. Altri fattori possono contribuire all'insorgenza di tale disturbo:

  • la costituzione anatomica del paradonto,
  • il fumo,
  • il diabete,
  • la vulnerabilità dovuta a fattori ereditari. 

 

CURE NATURALI CONTRO LA GENGIVITE

 

Alimentazione in caso di gengivite

Al bando alcol e tabacco. Aumentate il consumo di alimenti ricchi di bioflavonoidi (limoni, uva, prugne, pompelmi, albicocche, ciliegie, more) e di vitamina C (agrumi e kiwi).

Sì anche a cibi con vitamina A e beta-carotene. Date la preferenza a cereali integrali. Evitate farine bianche e zucchero, alimenti con additivi, caffè e tè nero.

 

Rimedi fitoterapici

L'Agrimonia espatria sotto forma di estratto fluido nella dose di 30 gocce, tre volte al giorno è ottima, in virtù della presenza della vitamina K e delle sue proprietà di efficace vasocostrittore. Potete diluirle nella spremuta di pompelmo rosa o nel succo puro di mango e papaia.

L'Althea officinalis allevia i sintomi. In caso di gengivite recidiva si ricorre a Ribes Nigrum. In caso di infezione batterica si ricorre all'Echinacea angustifolia sotto forma di tintura madre.

 

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Fiori di Bach per l'infiammazione delle gengive

Il fiore consigliato per attenuare ascessi a stadi non gravi e gengiviti non accompagnate da eccessivo sanguinamento è Crab Apple.

In altri casi si usa il Rescue remedy per via topica, diluendolone 4 gocce circa su una garza imbevuta in acqua o si effettuano anche sciacqui ripetuti. Se l'ascesso è acompagnato da dolore con tumefazione effettuare prima la visita dallo specialista.

 

Medicina tradizionale cinese 

La medicina tradizionale cinese collega la gengivite a Fuoco di Stomaco e di Fegato. La terapia per la gengivite da Fuoco di Stomaco mira a calmare il dolore causato dall'infiammazione ma anche dalla dispersione. I punti che vengono trattati in agopuntura nel caso di Fuoco dello Stomaco sono: 

  • Chang shu; 
  • Feng Long; 
  • He Gu; 
  • Nei Ting;
  • Wei shu.

Il Fuoco di Fegato si tratta lavorando su

  • He Gu;
  • Jia Che;
  • Tai Chong;
  • Xia Guan.

La formula fitoterapia di riferimento è invece Qing Wei San.

 

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Oli essenziali contro la gengivite

Ottimo per la gengivite è l'olio essenziale di cannella. In caso di afte e gengivite ottimo l'olio essenziale di chiodo di garofano. I risciacqui con l'olio essenziale di cipresso hanno effetti positivi sulla gengivite con forte sanguinamento.

 

Omeopatia in caso di gengivite

Per salvare la vitalità del tessuto gengivale esistono trattamenti omeopatici specifici che aiutano a bloccare il processo infiammatorio. La gengivite acuta in omeopatia viene trattata con Kreosotum, Mercurius solubilis.

Questo ultimo rimedio è stato introdotto dallo stesso Hahnemann per il trattamento di gengivite con gengive tumefatte, doloranti, spugnose, sanguinanti al minimo contatto. Altri rimedi omeopatici sono previsti nel caso di piorrea e malattia paradontale

 

Esercizi 

Il movimento più idoneo per prevenire la gengivite è lo spazzolamento, che va eseguito con cura e delicatezza. Ma qual è il modo corretto per pulire i denti? Il movimento dello spazzolino deve essere verticale, partendo dalle gengive e andando verso il dente, mai viceversa.

In altre parole, per pulire i denti superiori il suo movimento deve avvenire verso il basso, non verso l'alto, in modo da penetrare con le setole anche negli interstizi dentali e con un inclinazione di 45 gradi, per rimuovere la placca da sotto il colletto gengivale.

Per la parte inferiore della bocca vale l'opposto, cioè il movimento deve procedere verso l'alto; ovviamente l'operazione va ripetuta sia sulla parte esterna della dentatura che su quella interna, spesso tralasciata. I denti vanno spazzolati per almeno due minuti. Lo spazzolino molto usato non serve a niente e può anche essere dannoso; è bene cambiarIo ogni tre mesi, deve avere setole forti ed elastiche (chi ha problemi di sanguinamento o gengivali ha bisogno di setole morbide) ed una testa abbastanza piccola per raggiungere anche i denti più nascosti, senza danneggiare le gengive.

 

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