Fitoterapia, cos'è

La fitoterapia è una branca della farmacoterapia che utilizza prodotti terapeutici di origine vegetale per prevenire e curare diverse malattie e disturbi.

fitoterapia

Credit foto
©baibakova - 123rf

Che cos'è la fitoterapia

La fitoterapia è una branca della farmacologia che utilizza estratti vegetali a scopo terapeutico.

 

Nella fitoterapia si impiegano dunque erbe e piante curative, funghi, licheni, alghe, estratti vegetali o molecole ricavati da vegetali, allo scopo di mantenere uno stato di benessere o di prevenire o curare malattie.

 

La fitoterapia non è una medicina alternativa: sebbene fondi la sua storia in tradizioni antiche, si tratta di una terapia che utilizza metologie comuni alla medicina ufficiale.

 

A cosa serve la fitoterapia

La fitoterapia serve a mantenere uno stato di benessere o a curare disturbi e malattie in alternativa a terapie farmacologiche tradizionali o in associazione a queste.

 

Alcuni fitoterapici possono essere impiegati al posto di determinati farmaci o associati alle terapie farmacologiche per ridurre il dosaggio del medicinale.

 

Ad esempio, nel caso dell'ansia curata con la fitoterapia si possono utilizzare estratti vegetali di valeriana, in grado di trattare il problema riducendo o eliminando l'uso di ansiolitici che provocano effetti collaterali e dipendenza.

 

Cosa cura la fitoterapia

Attraverso la fitoterapia è possibile trattare numerosi disturbi. Esempi di problematiche che possono essere trattate con la fitoterapia sono:

Le applicazioni della fitoterapia sono dunque molteplici sia a scopo preventivo sia curativo di vari disturbi o malattie.

 

Fitoterapia diversa dall'erboristeria

La fitoterapia ha molto in comune con l'erboristeria e con la tradizione erboristica ma si distingue dall'erboristeria, anche se in modo molto sfumato.

 

Sebbene anche in erboristeria si utilizzino piante curative e loro derivati, in ambito erboristico non possono essere impiegati farmaci, nemmeno se di origine vegetali.

 

Le preparazioni utilizzate in erboristeria come:

  • tisane;
  • decotti;
  • tinture madri;
  • gemmoderivati;
  • compresse e capsule
  • e altri prodotti



pur essendo prodotti fitoterapici, rientrano infatti nella normativa degli integratori alimentari.

 

In fitoterapia invece si possono utilizzare:

  • prodotti erboristici inseriti nella normativa degli integratori;
  • medicinali, seppur di origine naturale.

 

La differenza è davvero molto sottile, ma un esempio può aiutare a chiarire questo aspetto. L'iperico o erba di San Giovanni è un rimedio molto diffuso per per trattare i disturbi dell'umore: in commercio esistono sia medicinali a base di iperico, dunque fitoterapici veri e propri, sia prodotti erboristici a base di iperico, cioè integratori alimentari.

Un'altra differenza tra fitoterapia ed erboristeria riguarda la formulazione del prodotto: il fitoterapico può contenere il fitocomplesso ma anche solo il principio attivo vegetale isolato, avvicinandosi molto più a un medicinale che non a un rimedio naturale; il prodotto erboristico contiene - o dovrebbe contenere - il fitocomplesso, cioè l'insieme dei costituenti attivi della pianta.

Questo aspetto è importante perché la sinergia tra i vari costituenti dona al prodotto erboristico proprietà e benefici ma contemporaneamente riduce i possibili effetti avversi.

 

Fitoterapia diversa dall'omeopatia

La fitoterapia ha poco in comune con l'omeopatia. In fitoterapia si utilizzano prodotti di origine naturale titolati e standardizzati, così come avviene in erboristeria.

La titolazione in fitoterapia e in erboristeria garantisce che il prodotto contenga un determinato principio attivo (o un insieme di principi attivi naturali) in quantità adeguate allo scopo.

Esiste una grande differenza tra omeopatia e fitoterapia poiché i prodotti omeopatici non contengono principi attivi: sono costituiti da acqua, zucchero e quantità infinitesimali della preparazione di partenza.

In pratica, un prodotto omeopatico viene ricavato da materie prime di partenza di origine:

  • vegetale;
  • animale;
  • minerale

che sono poi diluite diverse volte in acqua dinamizzata.

Secondo i sostenitori dell'omeopatia, pur non contenendo principi attivi, i prodotti omeopatici sarebbero ugualmente efficaci grazie alla memoria dell'acqua, che conserva appunto memoria del principio attivo con cui è stata a contatto durante le diluizioni e dinamizzazioni.

 

Fitoterapia diversa dalla naturopatia

La fitoterapia è diversa anche dalla naturopatia. La naturopatia, infatti, si occupa di mantenere il benessere delle persone attraverso il riequilibrio delle energie.

Per fare questo, il o la naturopata lavorano attraverso trattamenti come:

 

Il naturopata può conoscere i prodotti erboristici e fitoterapici ma non dovrebbe consigliarne l'utilizzo.

 

Come diventare fitoterapeuta

Il fitoterapeuta, inteso come colui che può prescrivere fitoterapici, è un medico. Per diventare fitoterapeuta occorre dunque seguire un corso di laurea in medicina e chirurgia e specializzarsi in fitoterapia.

 

Altre figure esperte in fitoterapia sono gli erboristi e i laureati in farmacia e chimica farmaceutica che si sono specializzati in fitoterapia o durante il corso di laurea o successivamente, grazie a corsi di perfezionamento o master.

 

Erboristi, farmacisti e chimici non sono però fitoterapeuti ma tecnici in grado di formulare il prodotto stesso. Queste figure possono occuparsi della ricerca, dello studio e della divulgazione in materia di fitoterapia e dare indicazioni circa il corretto utilizzo di un fitoterapico nell'esercizio della loro professione finalizzata alla vendita, ma non possono prescriverlo.

 

Cosa sono i fitoterapici

Poiché non esiste una vera e propria definizione di fitoterapico, con questo termine si includono spesso prodotti erboristici, parafarmaci e medicinali il cui principio attivo è una sostanza vegetale.

 

Prodotti erboristici e parafarmaci possono essere acquistati liberamente e non necessitano di prescrizione medica.

 

I medicinali fitoterapici possono invece essere prescritti dal medico anche se molti si acquistano senza obbligo di prescrizione.

 

Parafarmaci e medicinali sono venduti in farmacia; il fitoterapico è detraibile se registrato come medicinale, mentre se si tratta di un parafarmaco non può essere portato in detrazione o deduzione.

 

Effetti collaterali della fitoterapia

Sebbene molte persone siano convinte del contrario, anche i fitoterapici e gli integratori alimentari a base di erbe possono avere controindicazioni, effetti collaterali e interazioni.

 

Nella maggior parte dei casi gli effetti collaterali sono lievi e transitori, ma non sempre è così.

 

Per questo è sempre meglio affidarsi al consiglio di personale qualificato quando si assumono fitoterapici o integratori, evitando il fai da te.

Anche per tutti quei prodotti per cui non è richiesta prescrizione medica, meglio chiedere il parere del farmacista o erborista.

 

Ti potrebbe interessare anche:

Che cos'è la Medicina integrata?