3 rimedi per depurare il fegato dopo le feste
Durante le feste il nostro fegato è sottoposto a un notevolo lavoro per far fronte a comportamenti che lo hanno affaticato nel suo lavoro di metabolizzazione delle sostanze. Vediamo cosa evitare, come detossificarci e le 3 piante utili per la depurazione dopo le feste.

Il periodo delle festività spesso mette sotto sforzo la funzionalità del fegato.
Infatti sono molti i comportamenti che appesantiscono e sovraccaricano il lavoro di questo organo, che ha la principale funzione di filtrare il sangue e di metabolizzare le sostanze (alimenti, farmaci, alcool, ecc...).
Come depurare l'organismo dopo le feste
Il fegato è capace di depurare e detossificare il corpo da sostanze e scorie che possono essere pericolose per l'intero organismo.
Per questo è importante mantenere il fegato ben funzionante e aiutarlo nel suo lavoro di depurazione e metabolizzazione.
Solitamente durante le vacanze può accadere di esagerare in comportamenti che appesantiscono il fegato, come:
> uso di alcolici e superalcolici;
> poca attività fisica;
> eccessive quantità di cibo;
> pasti con piatti complessi, composti da molti alimenti mescolati insieme che portano a una più difficile digestione;
> cibi molto grassi come carni grasse, formaggi, oli raffinati e margarine;
> cibi come insaccati e salumi o comunque con molto sale e spezie;
> cibi ricchi di zuccheri e farine raffinate;
> metodi di cottura con alte temperature tipo brace, griglia;
> cibi affumicati e fritture;
> uso eccessivo di farmaci per malesseri stagionali;
> poca acqua naturale e molte bevande gassate o con sostanze “pesanti” come la caffeina.
Molti di noi durante i giorni di festività invernali possono essere caduti in uno o più di questi comportamenti. Il consiglio evidentemente è quello di fare un programma di detossificazione e sostegno alla funzionalità epatica.
Verranno così in aiuto nel percorso di detossificazione e depurazione erbe ed alimenti che sostengono il lavoro e la salute del fegato: vediamo quali.
3 rimedi in fitoterapia
In fitoterapia esistono numerose piante che aiutano l'attività di metabolizzazione del fegato e le principali sono: il carciofo, il cardo mariano e la bardana.
1. Il carciofo
Aiuta la creazione e la fluidificazione della bile permettendo una migliore funzione epatica ed inoltre ha un azione diuretica e depurativa. Le sostanze che danno queste proprietà al carciofo sono la cinarina, la cinaropicrina e l'acido caffeico.
La loro presenza attiva migliora la fluidità della bile con maggior eliminazione degli acidi biliari e del colesterolo, e una conseguente riduzione di trigliceridi e colesterolo endogeno.
Il carciofo, oltre che come alimento, è acquistabile come integratore naturale. Solitamente lo troviamo in erboristeria come estratto secco o tintura madre e viene consigliato quando c'è presenza di digestione lenta, pesantezza dopo pasto, meteorismo e nei casi in cui il fegato è sovraccaricato.
Un'unica avvertenza: ne è sconsigliato l'uso in gravidanza.
2. Il cardo mariano
Utile epatoprotettore che aiuta la riparazione e la rigenerazione delle cellule epatiche. Questo effetto è dato dalla presenza di un flavonoide, la sillimarina, che aiuta la funzionalità epatica ed è inoltre un ottimo depurativo.
Il cardo mariano viene venduto come estratto secco in integratori con differenti dosaggi a seconda dei produttori e della formulazione.
Ecco come preparare un decotto: 1 cucchiaino di semi messi in 200 ml di acqua fredda da portare fino ad ebollizione, lasciati 5 minuti a sobbolire con il coperchio e infine vengono tenuti 10 minuti a riposare a fuoco spento. Ultimo passaggio: filtrare il decotto e bere 2 tazze al giorno per 2 settimane.
Scopri anche quali sono gli effetti collaterali del cardo mariano
3. La bardana
Ha proprietà depurative sia a livello epatico che cutaneo. Indicata quindi per sostenere la funzionalità epatica e anche come rimedio per la pelle impura, acneica, seborroica o con presenza di eczemi.
Il suo fitocomplesso è molto ricco e comprende inulina, mucillaggini, arctigenina, acido caffeico e cloridico, sitosteroli, oli essenziali e inoltre è presente una sostanza attiva su alcuni ceppi batterici che le danno, a buon diritto, il titolo di “antibiotico naturale”!
Viene venduta come estratto secco di bardana ed è utile quando abbiamo delle manifestazioni cutanee per le quali è necessaria una detossificazione profonda del fegato e una depurazione generale dell'organismo.
Consigli d'acquisto per prodotti erboristici
Solitamente gli integratori a base di erbe detossificanti per il fegato sono confezioni da 50 a 100 monodosaggi. L'assunzione è consigliata prima dei pasti e da 1 a 3 volte al giorno. A seconda delle formulazione in commercio il costo varia con una media di 12€ per una confezione, e comunque tutte le indicazioni sono riportate precisamente nell'etichetta dei prodotti stessi.
Per le tinture madri si consiglia una posologia da 20 a 50 gocce, da 2 a 3 volte al giorno, prima dei pasti, per almeno 1 mese.
Alcuni prodotti erboristici come nel caso della bardana vengono venduti come cosmetici quindi anche sotto forma di creme o altre formulazioni per il benessere della pelle.
Infine le tisane depurative sono spesso decotti o infusi da prendere estemporaneamente e assumendole da 1 o 2 tazze al giorno per almeno 2 settimane.
Depurare il fegato in cucina
Anche in cucina possiamo scegliere cibi che sostengono il fegato e aiutano a depurarlo e solitamente tali alimenti contengono sostanze dal sapore amaro che aiutano appunto la depurazione. Come abbiamo già descritto possono essere adatti: carciofi, cardi e foglie di tarassaco o altre piante spontanee.
Inoltre sono consigliati per una dieta detossificante cibi come bietole, carote, barbabietole, broccoli, cavolfiori, rucola, spinaci, noci, limoni, pomplemi, mele, curcuma e aglio.
La tintura madre di tarassaco per depurare il fegato e non solo
Un esempio: le radici di bardana in cucina
La stessa bardana utilizzata in fitoterapia è una pianta spontanea che cresce comunemente nei campi e nei boschi italiani. Per chi ha conoscenza di fitoalimurgia (la pratica di riconoscere le piante spontanee per il loro uso alimentare) è ben nota la ricerca di radici di bardana per utilizzarle in tradizionali ricette contadine come zuppe e stufati che sostengono il fegato e depurano la pelle.
Anche le foglie di bardana sono commestibili e possono essere preparate come gli spinaci, però va contenuto il suo consumo, magari mischiandola con altre erbe di campo.
Un'ottima ricetta è la preparazione di crocchette al forno con radici di bardana decorticata. Tagliate a fette le radici e bollitele per almeno 30 minuti sino a quando non sono ben morbide. Preparare un soffritto di cipolla e spezie, in olio di oliva extravergine e aggiungere la bardana passata con il passaverdura. In una ciotola amalgamare il tutto con pangrattato, fiocchi di cereali e prezzemolo. Mettere in forno sino a doratura e servire ben caldi.
Per approfondire:
> Fegato, disturbi e tutti i rimedi
> Il fegato curato con la fitoterapia
> Depurare il fegato con la Naturopatia