Cardo mariano, proprietà e benefici

Il cardo mariano è noto in erboristeria per la sua azione epatoprotettiva, legata alla silimarina. La sua assunzione è indicata soprattutto per sostenere il fegato in caso di epatite e danni causati da alcool o altre sostanze tossiche.

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Cardo mariano, pianta e habitat

Il cardo mariano (Silybum marianum) è una pianta che appartiene alla famiglia delle Asteraceae.

 

La pianta del cardo mariano ha radice fusiforme e fusto eretto (1,5 m), vigoroso, ampiamente ramificato.

 

Le foglie sono grandi, lobate, hanno un colore verde intenso e hanno  striature biancastre e bordo spinoso.
 

I fiori compaiono in estate e sono di un bel colore violetto, circondati da brattee spinose, riuniti in capolini.

 

La pianta del cardo mariano è molto comune ed è diffusa in tutta Italia, specialmente nelle regioni del Centro e del Sud. Lo si trova facilmente nei campi incolti, nei pascoli, lungo i margini dei sentieri e tra le macerie.

 

Il cardo è facilmente riconoscibile grazie alle marcate striature bianche presenti sulle foglie che, secondo la leggenda, deriverebbero dal latte della Madonna: durante la fuga per salvare Gesù dall’infanticidio voluto da Erode, Maria, Giuseppe e Gesù si rifugiarono sotto un cardo e, in quell'occasione, le foglie della pianta si macchiarono di bianco.

Proprio per via di questa leggenda, il cardo è detto mariano.

 

Cosa contiene il cardo mariano

Le proprietà del cardo mariano sono attribuite principalmente a un complesso di flavolignani noto come silimarina.

 

La silimarina è a sua volta costituita da silibina, silidianina e silicristina ed è presente in misura maggiore nei frutti maturi che si utilizzano dopo essere stati privati del pappo e che devono contenere l'1,5% di silimarina espressa in silibina.

 

Sia i frutti sia le foglie del cardo mariano contengono anche altri composti, tra cui:

 

Tali composti contribuiscono alle proprietà e ai benefici del cardo mariano.

 

Proprietà del cardo mariano

Il cardo mariano ha soprattutto proprietà epatoprotettive e rigeneranti sulle cellule del fegato.
 

Inoltre, questo rimedio ha azione

  • Antiossidante;
  • antiemorragica;
  • spasmolitica;
  • tonica sui vasi sanguigni, tale da aumentare la pressione sanguigna;
  • galattogena (stimola la produzione di latte materno);
  • digestiva.


Del cardo mariano si utilizzano i frutti, ma anche l'assunzione delle foglie apporta benefici. Le foglie del cardo mariano hanno infatti proprietà diuretiche, toniche e colagoghe.

 

Cardo mariano in erboristeria

Il cardo mariano si utilizza in erboristeria sotto forma di droga grezza o estratto.

 

I frutti e le foglie essiccati si assumono in infusione e la pianta viene utilizzata anche per realizzare tintura madre o integratori alimentari. Gli integratori di cardo mariano contengono l'estratto di cardo mariano che deve essere titolato in silimarina almeno all'1%.

  • La tisana al cardo mariano può essere preparata con un cucchiaino di frutti essiccati o con mezzo cucchiaino di foglie essiccate, in infusione per 10 minuti in una tazza di acqua. Se ne consumano due o tre tazze al giorno mezz'ora prima dei pasti.
  • La tintura madre di cardo mariano si assume invece diluendone 30 gocce in poca acqua, da una a tre volte al giorno prima dei pasti.
  • Per quanto riguarda invece l'estratto secco titolato se ne prende una compressa due volte al giorno.

In commercio esiste anche l'olio di cardo mariano, ottenuto dai semi presenti nei frutti. Si utilizza per le proprietà antiossidanti e antinfiammatorie date dalla presenza di acidi grassi essenziali e vitamina E.

 

Usi e benefici del cardo mariano

Il cardo mariano serve soprattutto a trattare disturbi epatici. I benefici del cardo mariano per il fegato sono stati attribuiti alla silimarina e si basano si meccanismi antiossidanti, antinfiammatori, citoprotettivi e rigenerativi sulle cellule epatiche.

 

A volte viene consigliata l'assunzione di cardo mariano per dimagrire per la sua azione su fegato e vie biliari e, di conseguenza, sulla digestione dei grassi.

 

Il cardo mariano serve infatti anche ad alleviare i disturbi digestivi di origine epatica e per ridurre i livelli di colesterolo nelle dislipidemie.
 

Il suo utilizzo è consigliato in caso di digestione lenta e difficile e per aiutare a prevenire il mal di mare e mal d'auto e aiuta. Inoltre, è utile a normalizzare la glicemia e i livelli di colesterolo ematico.

 

Sembra poi che il cardo mariano sia in grado di aumentare la pressione sanguigna, migliorare il tono dei vasi, ridurre l'affaticamento mentale.

 

Infine, il cardo mariano è tradizionalmente usato per stimolare la produzione di latte materno durante l'allattamento ed esternamente per previenire l'invecchiamento cutaneo e favorire la guarigione di dermatiti ed eritemi.

 

Quando assumerlo e per quanto tempo

Gli integratori di cardo mariano si assumono prima dei pasti principali. Secondo l'EMA (European Medicine Agency, se dopo due settimane di utilizzo i sintomi persistono, occorre rivolgersi al medico.

 

Cardo mariano e benessere del fegato

Le preparazioni a base di cardo mariano sono utili in caso di epatiti virali, epatiti alcoliche, steatosi epatica, intossicazione del fegato data da farmaci.

 

L'attività biologica del cardo mariano include la stimolazione della rigenerazione epatica, l'effetto antinfiammatorio e l'aumento dei processi di detossificazione per incremento degli antiossidanti endogeni (glutatione e superossido dismutasi). Il risultato è un effetto epatoprotettivo efficace quando i processi degenerativi sono ancora reversibili.

 

Per i suoi benefici, il cardo mariano è spesso consigliato per depurare il fegato in seguito a malattie epatiche, cure farmacologiche o anche semplicemente quando si è seguita un'alimentazione particolarmente ricca di grassi o si è esagerato con il consumo di bevande alcoliche.

 

Effetti collaterali e controindicazioni

Il cardo mariano è generalmente ben tollerato e ritenuto sicuro e compatibile anche in gravidanza e durante l'allattamento. A dosi eccessive e nelle persone sensibili, l'assunzione di cardo mariano può provocare una leggera azione lassativa.

 

Il suo utilizzo è controindicato in caso di allergia nei confronti di uno o più componenti presenti nella pianta. Si consiglia cautela nelle persone che soffrono di pressione alta o nelle donne che presentano valori elevati di prolattina poiché potrebbe aumentarne ulteriormente i livelli.

 

Quando non assumerlo

Il cardo mariano non andrebbe utilizzato sotto i 18 anni di età, durante la gravidanza e l'allattamento per mancanza di dati sulla sicurezza. L'uso di cardo mariano è controindicato anche in caso di ipersensibilità ai suoi componenti.

 

Interazione con i farmaci

La silimarina potrebbe interagire con alcune terapie per inibizione del citocromo P450. Se si assumono farmaci è bene consultare il medico prima di assumere integratori di cardo mariano.

 

Questo rimedio potrebbe inoltre ridurre l'efficacia dei contraccettivi orali o delle terapie ormonali sostitutive.

 

Cardo mariano in cucina

Il cardo mariano è una pianta spontanea commestibile utilizzata anche in cucina. Del cardo si possono infatti consumare le radici, i fusti, le foglie e i fiori, oltre ai semi.

 

Le parti più apprezzate sono le radici e le foglie: le radici del cardo si cucinano alla stegua di altre radici come le carote, mentre le foglie tenere raccolte in inverno si possono consumare crude o cotte, dopo averle private delle spine marginali.
 

Bibliografia e fonti

EMA