Moringa oleifera e neurotossicità dell'alluminio
Alluminio: come limitarne la tossicità con la Moringa oleifera.

È ormai un dato di fatto che l'incremento dell'inquinamento ambientale e alimentare a cui siamo sottoposti quotidianamente mette a dura prova il nostro sistema detossificante, permettendo la proliferazione di molte malattie cronico-degenerative.
Fra i principali agenti scatenanti di queste patologie abbiamo i metalli pesanti quali mercurio, piombo, alluminio, cadmio e arsenico: si tratta di sostanze nocive che vengono assorbite dal nostro organismo attraverso cibi, bevande, utensili e atmosfera.
Benché in piccole quantità i metalli pesanti siano tollerati nel nostro organismo, è bene prestare grande attenzione alla provenienza e la lavorazione di determinati cibi, in quanto l’eccesso di metalli nel corpo inibisce il normale assolvimento di numerose funzioni vitali.
L’alluminio è uno dei metalli pesanti coinvolti nella neuro-degenerazione, in quanto ha un accesso facilitato al sistema nervoso. Esso è presente in medicinali, cibi conservati, acqua potabile e utensili da cucina, quindi risulta comune essere esposti a questo tipo di inquinamento.
Tuttavia, l’assunzione giornaliera non dovrebbe superare i 20 mg, cifra che viene abbondantemente superata se consideriamo che una compressa di aspirina può contenerne dai 10 ai 52 mg, e che la caduta di piogge acide veicola l'inquinamento di alimenti vegetali che sono parte integrante della dieta di un essere umano.
Studi svolti su animali riportano che piccole quantità di alluminio iniettate in prossimità dell’ippocampo hanno favorito l'insorgere di un comportamento simile a quello della demenza umana. È stato così dimostrato il diretto collegamento tra assimilazione di metalli pesanti e malattie neurodegenerative come Parkinson e Alzheimer.
La necessità di limitare gli effetti nocivi dell’alluminio ha portato gli studiosi a considerare l’utilizzo di sostanze naturali con caratteristiche chelanti, e fra esse troviamo la Moringa oleifera.
È stato effettuato uno studio sull’estratto di foglia di Moringa oleifera, con lo scopo di esaminare l’effetto neuro-protettivo della pianta sulla degenerazione corticale temporale causata dall’alluminio nei ratti. I gruppi in cui è stato somministrato alluminio contemporaneamente all’estratto di Moringa hanno mostrato minori caratteristiche degenerative nella cito-architettura della corteccia temporale, avvalorando l'ipotesi che la somministrazione di Moringa oleifera possa contrastare la neuro-tossicità indotta dall’alluminio.
In conclusione, per quanto sia impossibile eliminare completamente la presenza di alluminio nel nostro organismo, è importante assumere soltanto cibi di cui si conosce la provenienza e fare uso di rimedi naturali che possano limitare i danni indotti dai metalli pesanti.
Affiancando soluzioni che siano una soluzione all'inquinamento del pianeta, cerchiamo di intervenire per proteggere il nostro organismo.
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