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L'echinacea dalle mille risorse

L'uso terapeutico dell'echinacea risale agli Indiani dell'America del Nord, che se ne servivano nel trattamento esterno di ferite e ustioni; e per uso interno per curare la tosse, le malattie da raffreddamento e il mal di gola

L'echinacea dalle mille risorse

Le proprietà dell’echinacea sono state evidenziate da studi clinici effettuati già dal 1915, che dimostrarono per la prima volta il meccanismo d'azione sul sistema immunitario. Gli studi sulla pianta ripresero attorno al 1930 e sono giunti ai giorni nostri. L'echinacea purpurea fu studiata soprattutto da ricercatori tedeschi alla fine degli anni '80 e attualmente è la più venduta.

Pur non appartenendo alla Medicina Tradizionale Mediterranea, l'echinacea, essendo una pianta immunostimolante, trova da alcuni anni un largo utilizzo in fitoterapia; tra i vari usi, uno è quello volto a favorire le naturali difese organiche. L'echinacea possiede proprietà antivirali e antibatteriche, stimola il sistema immunitario e sostiene l’organismo contro gli attacchi infettivi.

La pianta è diffusa in tutto il Nord-America e presenta numerose specie: purpurea, angustifolia, pallida, laevigata, paradoxa, tennesseensis, sanguinea, simulata, atrorubens. Di esse le più attive risultano essere le prime due e in particolare, dai più recenti studi, la purpurea dimostra contenere la maggior percentuale di acido cicorico, responsabile dell'azione immunostimolante.

 

Le proprietà dell’echinacea

Il grosso interesse per le proprietà dell’echinacea deriva dalla capacità che questa pianta possiede di attivare l’azione fagocitaria dei linfociti e rinforzare il sistema immunitario specifico, di adulti e bambini: un'assunzione regolare permette di prevenire (specialmente nei periodi in cui il nostro organismo è soggetto a maggiori stress) e curare i sintomi delle malattie da raffreddamento, delle manifestazioni influenzali con febbre, le infezioni del sistema respiratorio (raffreddore, tosse) e di quello urinario (cistite).

L'azione immunostimolante è dovuta sia alla frazione liposolubile: polline, alchilammidi e olio essenziale, che a quella idrosolubile: composti polifenolici.

L’echinacea è anche in grado di inibire la replicazione di batteri difficilmente controllabili, per questa ragione le sono riconosciute anche proprietà antibiotica, batteriostatica e antifungina. L'azione antivirale, di tipo interferon-simile, tale da ostacolare la penetrazione del virus nelle cellule sane, sembra essere dovuta all'acido cicorico e all'acido caffeico.

Per uso esterno, l’echinacea è impiegata anche per la preparazione di creme, pomate e lozioni per la pelle, ad azione immunostimolante, protettiva, antinfiammatoria, in caso di cicatrici, afte, ulcere, dermatiti in genere. La proprietà cicatrizzante in uso esterno, si basa sulla capacità della pianta di accelerare la rigenerazione tissutale e di localizzare l'infezione.

 

Quali sono gli effetti collaterali dell'echinacea?

 

Echinacea: descrizione pianta

Echinacea purpurea ed Echinacea angustifolia - Composite

L’angustifolia, che deve il nome alle foglie strette e la purpurea con le foglie dalla pagina più ampia sono piante erbacee perenni alte 8-10 dm. con rizoma cilindrico e i fusti leggermente rossastri.

Le foglie sono basali e lungamente picciolate, lanceolate percorse da 3-5 nervature con peli rigidi. Le infiorescenze sono formate al centro da fiori tubulari e alla periferia da fiori ligulati porporini ripiegati verso il basso nell’angustifolia; più orizzontali nella purpurea. I frutti sono degli acheni. Entrambe sono originarie dell’America del nord, Messico, Louisiana, Florida. In Italia sono coltivate a scopo medicinale e ornamentale.

 

Echinacea in gravidanza: benefici e controindicazioni

 

Immagine | Noel.Goodwin