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Fave e favismo: cosa evitare

Il nome della patologia può trarre in inganno. Il favismo non è causato dalle fave: si tratta invece di una grave patologia genetica per la quale le fave sono solo l'elemento scatenante. Vediamo quali sono le sostanze, naturali e artificiali, che sortiscono il medesimo effetto

Fave e favismo: cosa evitare

Allergia? No, una malattia genetica. Il favismo non è “cattiva digestione” o “intolleranza alle fave”: si tratta di una patologia grave, poiché chi soffre di favismo, in seguito alla ingestione accidentale di fave fresche, va incontro ad una crisi emolitica, cioè "scoppiano" i globuli rossi, per cui serve un ospedale immediatamente, e delle trasfusioni.

Non allergia dunque. Certo, i legumi hanno proprietà benefiche, ma in questo caso, le fave hanno controindicazioni molto serie. E non solo le fave.

Cos’altro evitare in caso di favismo? Vediamolo.

 

Il favismo: un’allergia?

No, dicevamo, il favismo non è un’allergia alimentare ma un difetto genetico a carico dell’enzima G6PD, essenziale per la vita dei globuli rossi (e quindi la nostra).

In caso di favismo, si ha carenza di questo enzima, dalla nascita, e quando si ingeriscono legumi come le fave, i piselli o determinati farmaci e rimedi erboristici, viene diminuita ancor di più l’attività del G6PD.

Fave e altri legumi fungono quindi da fattori scatenanti nel favismo, agendo su una carenza enzimatica già presente geneticamente.

Il favismo colpisce in forma più grave i maschi, mentre le femmine possono essere portatrici sane (il gene infatti è situato sul cromosoma sessuale X) oppure presentarlo in forma lieve. È una patologia moto diffusa nel bacino del Mediterraneo, in Africa e in Asia meridionale.

 

Favismo: sintomi, diagnosi e valori da controllare

Il favismo lo si scopre da bambini, in genere durante lo svezzamento; tra le 12 e le 48 ore dopo l’assunzione di fave fresche (o altri legumi o sostanze simili) si manifestano i sintomi: pallore e ittero (colorito giallastro) della pelle e delle mucose, urine scure e segnali di un collasso cardiocircolatorio sono i primi sintomi, per cui occorre rivolgersi al medico con urgenza.

Passata la crisi, si può fare diagnosi di favismo mediante un esame del sangue, ovvero il dosaggio dei valori di G6PD.

Il monitoraggio dei valori enzimatici è moto utile anche a chi ha in famiglia casi di favismo e volesse scoprire se è portatore sano (le donne, in genere, come si diceva).

I portatori sani di favismo hanno valori di G6PD leggermente inferiori a quelli normali, mentre i pazienti affetti da favismo hanno valori bassissimi, di poche unità.

 

Controindicazioni delle fave e altri alimenti nel favismo

Non solo legumi quindi. In caso di favismo vanno evitate le fave e tutti gli alimenti che, per le loro proprietà chimiche, agiscono da fattori scatenanti causando l’ulteriore diminuzione dei valori di G6PD.

Fave, Fagioli e altri legumi: in realtà, a parte le fave e i piselli freschi, esistono altri legumi che non creano la diminuzione dei valori di G6PD, ma solitamente vengono eliminati dall’alimentazione tutti i tipi di legumi, per sicurezza.

Di seguito un elenco degli altri alimenti e componenti alimentari che per le loro proprietà chimiche e controindicazioni sono da evitare in caso di favismo:

  • Solfiti: sono naturalmente presenti in parecchi vini, soprattutto bianchi, e come conservanti (sotto lo pseudonimo di sigle numerate da E220 a E228) nella frutta secca ed essiccata. Controllate sempre accuratamente gli ingredienti dei prodotti confezionati
  • Mentolo: il mentolo è onnipresente, come aromatizzante, in caramelle, gelati, dolci ma anche dentifrici, collutori e molti altri prodotti insospettabili. Sempre grande attenzione alle etichette;
  • Colorante alimentare artificiale blu. Scordatevi il gelato al puffo (se ancora esiste), le torte di cake design decorate in blu. Non creano problemi invece i coloranti naturali a base di barbabietole o curcuma;
  • Acido ascorbico artificiale: comunemente presente in alimenti ed integratori vitaminici. Deve essere assolutamente evitato in caso di favismo. Indispensabile verificare le etichette degli alimenti conservati;
  • Chinino: contenuto in bevande quali l’acqua tonica, per esempio.

 

Favismo: farmaci e altre sostanze da evitare

Parecchi sono i farmaci con controindicazioni in caso di favismo. Chiedete al vostro medico curante l’elenco aggiornato delle sostanze da evitare assolutamente. Tra queste citiamo:

  • Aspirina e salicidici
  • Sulfamidici
  • Chinina
  • Cloruro di metionina (blu di metilene)
  • Medicinali contro il glaucoma

Altre sostanze da evitare assolutamente sono:

  • la naftalina
  • Henné nero (Indigofera tinctoria), Henné rosso egiziano (Lawsone inermis) e coloranti affini
  • Verbena Hybrida

 

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