Olio essenziale di pino: proprietà, uso e controindicazioni

L'olio essenziale di pino è ricavato da Pinus silvestris, una pianta della famiglia delle Pinaceae. Conosciuto per le sue numerose proprietà, svolge un'azione tonificante, espettorante e antisettica, utile contro stress, asma e cistite. Scopriamolo meglio.

>  Proprietà dell'olio essenziale di pino

>  Descrizione della pianta

>  Uso e consigli pratici

>  Controindicazioni dell'olio essenziale di pino

>  Cenni storici

Olio essenziale di Pino

 

Proprietà e benefici dell'olio essenziale di pino

Tonificante, aiuta a sentirsi subito efficienti al risveglio, indicato nei casi di ipotensione e insufficienza cardiaca. Viene utilizzato per togliere il senso di stanchezza alle persone affaticate o sotto stress, in caso disturbi del sonno o di esaurimento nervoso. Per questa sua azione stimolante, sull'olio essenziale può essere d'aiuto nella cura dell'impotenza, della frigidità, in caso di disturbi sessuali o diminuzione della libido.

Espettorante, se inalato fluidifica il catarro facilitandone l’eliminazione. Viene perciò utilizzato in caso di raffreddore, sinusite, influenza, tosse, laringite, bronchiti acute e croniche, nelle sindromi influenzali, asma. L’aroma fresco e balsamico aiuta a purificare l’aria degli ambienti.

Antisettico delle vie urinarie: l'olio essenziale di pino silvestre, oltre ad essere un buon diuretico, agisce come antinfiammatorio delle vie urogenitali, dimostrandosi efficace nei casi di prostatite, uretrite, cistite e leucorrea. L'uso esterno o interno di quest'olio essenziale, grazie alla sua azione diuretica, giova nella gotta e nei reumatismi.

 

Descrizione della pianta

Il pino silvestre è un grande albero sempreverde, originario sia dell'Europa che dell'Asia settentrionale e può raggiungere anche i quaranta metri di altezza. Le foglie sempreverdi sono aghiformi, raggruppate in mazzetti, lunghi circa 3-5 cm (talvolta fino a 10 cm), di colore verde glauco, ritorti e con guaine brunastre alla base. I fiori formano piccoli coni sessili, penduli, producono dei coni rossastri, globosi e generalmente isolati, eretti all'impollinazione, in seguito pendenti, che diventano degli strobili (pigne) I frutti sono le pigne, ovali, circa 3-7 cm, con cortissimo picciolo; inizialmente verdi, poi grigio-marroncine scure: si trovano in coppie o in gruppi sugli steli ricurvi. Le pigne maturano e liberano i semi in tre anni.

 

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Parte utilizzata

Pigne, aghi e rametti

 

Metodo di estrazione

Distillazione a secco.

 

Nota dell'olio essenziale di pino

Nota di base: profumo fresco, legnoso, terrestre, balsamico

 

Consigli pratici e uso dell'olio essenziale di pino

Diffusione ambientale: 1 gc per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di olii essenziali, o negli umidificatori dei termosifoni, per purificare fli ambienti.

Suffumigi: contro le malattie da raffreddamento in una bacinella di acqua bollente mettete 15 gocce di olio essenziale di pino, coprite il capo con un asciugamano e inspirate col naso profondamente. Interrompete brevemente, di tanto in tanto, e continuate a inspirare finché l'acqua sprigionerà vapore.

Uso interno: 2 gocce di olio essenziale di pino in un cucchiaino di miele, 3 volte al giorno dopo i pasti principali, contro ritenzione idrica, infezioni delle vie urinarie e reumatismi.

 

Controindicazioni dell'olio essenziale di pino

L'olio essenziale di pino è controindicato in gravidanza e a dosi elevate può irritare le mucose. Applicato per via esterna ad alte concentrazioni può dare luogo ad effetti di sensibilizzazione.

Si consiglia di evitarne l'uso esterno qualora siano presenti delle irritazioni cutanee. Come per ogni altro olio essenziale, anche per quello di pino silvestre consigliamo di consultare un erborista, prima dell’utilizzo, in modo da sfruttarne in maniera completa e sicura i numerosi benefici

 

Cenni storici

Presso gli Assiri era considerato il "guardiano della vita".

Da sempre il pino è considerato simbolo di virilità e albero della vita, tanto che nella mitologia greca, il pino, altri non è che Attis, il servitore eunuco che guida il carro della dea Cibele e trasformato da Zeus in quest'albero in onore del suo sacrificio. Secondo il mito, Attis era compagno di caccia e amante di Agdistis, demone bisessuale nato dall’unione di Zeus e Cibele.

Il re di Pessinunte, Mida, volle dare in sposa ad Attis sua figlia, affinché si civilizzasse. Durante il banchetto nuziale, Agdistis innamorato e tradito dal giovane, per vendetta lo fece impazzire, facendolo fuggire sui monti, dove l’uomo si recise i genitali sotto un pino. Alcune varianti dicono che Attis sia poi resuscitato o comunque fu salvato da Cibele che afferrandolo per i capelli lo trasformò in quest’albero, non appena toccò il terreno.

Anticamente, gli aghi di pino venivano utilizzati dagli Indiani d'America per riempire i materassi allo scopo di tenere lontane pulci e insetti.

Dalla resina che tende a formarsi sul tronco si estrae, per distillazione a vapore, l'essenza di trementina, un liquido trasparente, ambrato, dall'odore forte e dal sapore acre, amaro, da secoli usata per numerose indicazioni terapeutiche tra cui la bronchite, i reumatismi e affezioni della pelle.

 

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Immagine | Wikimedia