Fumaria: proprietà, uso e controindicazioni

La fumaria è una pianta officinale utilizzata principalmente per regolare il flusso biliare e trattare i disturbi legati a problemi a carico del fegato e delle vie biliari.

fumaria

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Fumaria, pianta e habitat

La fumaria (Fumaria officinalis) è una pianta erbacea annuale e spontanea che appartiene alla famiglia delle Fumariacee.

 

Presenta un fusto glabro e ramificato che può raggiungere un’altezza di venti centimetri circa e che port foglie alterne, bi-tripennatosette.

 

I fiori si sviluppano in primavera, riuniti in infiorescenze a racemo e di colore rosa o bianco, con sfumature violacee. Il frutto che si sviluppa dopo la fioritura è una noce.

 

La fumaria è considerata una pianta infestante e la si può trovare in tutte le zone a clima temperato, lungo i bordi delle strade, nei campi e nei prati.

 

Questa pianta viene utilizzata fin dall'antichità a scopo terapeutico soprattutto per la sua azione sulle vie biliari e sul fegato. Vediamo dunque cosa contiene, a cosa serve la fumaria e come utilizzarla.

 

Parti utilizzate e costituenti chimici

Della fumaria si utilizzano le parti aeree raccolte quando la pianta è in fiore, cioè nel periodo primaverile.

 

Foglie e fiori di fumaria contengono soprattutto alcaloidi, oltre a flavonoidi, principi amari, mucillgini e sali minerali.

 

Gli alcaloidi della fumaria sonor rappresentati da varie sostanze tra cui protropina (o fumarina), fumaritina, fumarilina, sinactina eccetera.

 

La pianta ha sapore salato e amaro e il suo nome rimanda all'odore delle foglie sfregate, che ricordano quello del fumo e della fuliggine.

 

Proprietà della fumaria in erboristeria

La fumaria è un rimedio erboristico dalle proprietà:

  • Anfocoleretiche (regolatrici del flusso biliare);
  • depurative;
  • diuretiche;
  • spasmolitiche.

 

La protopina o fumarina ha inoltre azione anticolinergica, antibatterica e antiaritmica.

 

Le proprietà della fumaria vengono sfruttate per trattare l'insufficienza epatica lieve, per prevenire l'arteriosclerosi e in caso di problemi cutanei come eczemi, acne e psoriasi.

 

Usi della fumaria

La fumaria si utilizza sotto forma di:
 

  • Infuso;
  • tintura madre;
  • estratto secco o fluido.

 

La tisana si prepara con la droga essiccata, così come gli estratti, mentre la tintura madre di fumaria si ottiene per macerazione in alcool e acqua della pianta fresca. 

 

Le preparazioni a base di fumaria trovano impiego soprattutto per il benessere del fegato e per i sintomi associati a disturbi del flusso biliare.

 

La fumaria viene adoperata anche nella diminuzione della secrezione salivare indotta da alcuni farmaci, nelle dermatiti, nell'acne e nella psoriasi e come rimedio preventivo dell'arteriosclerosi.

 

Esempi di impiego di questa pianta:

  • Depurazione dell’organismo: 15 gocce di tintura madre di fumaria (TM) dilute in acqua, da assumere due volte al giorno prima dei pasti per un mese;
  • Digestione difficile, meteorismo e alitosi: 30 gocce di TM diluite in acqua, da assumere due volte al giorno per due mesi;
  • Prevenzione dell’arteriosclerosi: 30 gocce di TM diluide acqua, da assumere due volte al giorno per due mesi. Ripetere il ciclo due-tre volte l’anno;
  • Artrite: due capsule di estratto secco (250 mg per capsula), due volte al giorno per due mesi.
  • Acne e problemi cutanei: assumere l'infuso di fumaria due-tre volte al giorno per due mesi.

 

Fumaria per la salute del fegato

La fumaria è un rimedio anfocoleretico, cioè in grado di stimolare o ridurre il flusso biliare a seconda che questo sia insufficiente o in eccesso.

 

Viene dunque utilizzata per i disturbi del fegato e delle vie biliari per trattare sintomi ad essi associati, come:
 

  • Emicranie epatiche;
  • nausea;
  • vertigini;
  • il senso di pesantezza;
  • spasmi della cistifellea e delle vie biliari;
  • astenia;
  • inappetenza e anoressia nella cirrosi epatica.

 

L'azione della fumaria su fegato e vie biliari è attribuita alla presenza di alcaloidi, in particolare dell'alcaloide protopina.

 

Per la salute del fegato la fumaria può essere associata ad altre piante che agiscono a livello epatico o come depurativi come il carciofo e il tarassaco.

Poiché agisce sul fegato, a volte viene consigliata la fumaria per dimagrire. Questo perché il fegato è un organo coinvolto, tra le altre cose, nel metabismo dei grassi.

 

Se il fegato lavora male, il metabolismo dei grassi potrebbe subire alterazioni con accumulo di grassi sia a livello del fegato stesso sia nel tessuto adiposo.

 

Di conseguenza, un fegato che lavora male può portare a un aumento di peso o a difficoltà a perdere peso. In questi casi vengono appunto consigliati rimedi in grado di sostenere la funzione del fegato e delle vie biliari, come ad esempio la fumaria.

 

Controindicazioni ed interazione con i farmaci

La fumaria è una pianta ben tollerata e priva di effetti collaterali se si rispettano i dosaggi consigliati e in assenza di sensibilità individuale.

 

L'uso di fumaria è controindicato però in gravidanza e durante l'allattamento e la pianta può interagire con farmaci sedativi e ipotensivi aumentandone gli effetti.

 

La tisana di fumaria

La tisana di fumaria si prepara con la droga essiccata, intera o spezzettata, lasciata in infusione in acqua calda per cinque minuti.

 

Il dosaggio giornaliero è di 6 grammi, da suddividere in due-tre somministrazioni quotidiane.

 

L'infuso si beve prima dei pasti principali, dunque generalmente prima di colazione, pranzo e cena.