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Approccio naturopatico alla sindrome premestruale

La sindrome premestruale (in seguito denominata SPM) è un insieme di disturbi ricorrenti che si manifestano nei giorni antecedenti la comparsa del ciclo mestruale e riguarda un’elevata percentuale di donne in età fertile.
La sua natura è sicuramente multifattoriale, i sintomi che si manifestano sono di tipo comportamentale, affettivo, metabolico, neurovegetativo e numerosi sono i rimedi adottati dalla Naturopatia .
La derivazione Ippocratica della Naturopatia non prevede un approccio al disturbo/malattia di tipo sintomatologico come la medicina tradizionale o naturale ma causalistico, in quanto ricerca nei disturbi manifestati il motivo profondo di tale disagio, che può interessare non solo il piano fisico ma anche il piano psichico ed emozionale della donna.

Approccio naturopatico alla sindrome premestruale

Il ciclo ovarico

Il ciclo ovarico si ripete periodicamente nella donna in media ogni 28 giorni e si divide in tre fasi: follicolare, luteinica e mestruale. Durante la fase follicolare, di tutti i follicoli che hanno iniziato il processo maturativo, uno solo raggiunge lo stadio finale (follicolo di Graaf). Questo unico follicolo, sporgendo alla superficie dell’ovaio, scoppia e permette la fuoriuscita e la caduta dell’ovocita nelle salpingi per proseguire il suo cammino verso l’utero. Gli altri follicoli non giunti a maturazione vanno incontro a fenomeni involutivi e degenerano. Segue la fase luteinica, dove il follicolo svuotato viene colonizzato da cellule luteiniche e si viene a creare una nuova struttura endocrina temporanea (per 10-12 giorni), il corpo luteo, che in caso di mancata fecondazione regredisce formando una cicatrice connettivale, detta corpus albicans.


Il ciclo mestruale e gli ormoni femminili

La mucosa dell’utero (endometrio) va incontro a modificazioni cicliche che comportano la caduta e l’espulsione di tutta la mucosa (mestruazione) e la sua rigenerazione per il ciclo riproduttivo successivo. Il ciclo mestruale dura in media 28 giorni e la sua regolarità dipende fondamentalmente dalla equilibrata regolazione di quattro ormoni: - gli estrogeni - il progesterone - l’ormone follicolo stimolante (FSH) - l’ormone luteinizzante (LH). I primi due sono prodotti nelle ovaie, gli altri dalla adenoipofisi (parte anteriore dell’ipofisi, ghiandola endocrina situata all’interno della scatola cronica). Durante la fase follicolare (il cui inizio corrisponde al 1° giorno del ciclo mestruale), l’adenoipofisi secerne l’ormone follicolo stimolante (FSH) al fine di stimolare la crescita e la maturazione dei follicoli nelle ovaie. I follicoli producono a loro volta estrogeni il cui compito è quello di indurre la rigenerazione e la proliferazione dell’endometrio. Successivamente, durante la fase luteinica, l’ipofisi produce l’ormone luteinizzante (LH) e riduce l’ormone FSH provocando il distacco dell’ovulo maturo (ovulazione), mentre gli altri follicoli degenerano e il livello degli estrogeni diminuisce. A questo punto inizia la formazione del corpo luteo intorno all’ovulo “prescelto” che in risposta alla continua stimolazione da parte dell’ LH, secerne progesterone. Se l’ovulo non viene fecondato, si verifica una rapida e netta diminuzione dei livelli di estrogeno e progesterone e il corpo luteo degenera in circa 7 giorni e viene espulso attraverso l’ultima fase mestruale. Qualsivoglia squilibrio nella quantità /proporzione dei vari ormoni può provocare alcuni disturbi tra i quali la sindrome premestruale. Il quadro sintomatologico della SPM si manifesta in genere con variazione del peso corporeo (da 2 fino a 5 kg),senso di gonfiore generalizzato,ritenzione idrica,tensione mammaria, cefalea, alterazioni del comportamento alimentare, emotività, irritabilità, stanchezza, nausea, difficoltà di concentrazione, depressione, stitichezza e acne.

 

Naturopatia e SPM

Oggi, la terapia farmacologica tesa all’eliminazione del sintomo, si occupa della SPM in modo superficiale con la somministrazione di farmaci anti-depressivi o anti-dolorifici. In Naturopatia, al contrario, i segni e i sintomi delle malattie non sono considerati come fastidi da eliminare al più presto, ma come importanti messaggi del corpo a cui prestare ascolto (Causalismo). Infatti, i sintomi o i disturbi di un individuo sono determinati dai suoi squilibri, dalle sue predisposizioni (terreno), dallo stile di vita adottato e dalle condizioni ambientali in cui si viene a trovare.

 

Il drenaggio

Il drenaggio in Naturopatia è una tecnica che ha come fine quello di indurre una stimolazione degli organi emuntori mediante l’utilizzazione di tecniche o sostanze naturali. Il rimedio drenante, grazie all’affinità che possiede con gli organi emuntori del corpo umano, permette di convogliare in senso centrifugo le scorie metaboliche dell’organismo coinvolgimento di organi emuntori primari quali fegato/cistifellea, rene e secondari quali, nella problematica considerata, intestino, utero/vagina e ghiandole sebacee. Principali rimedi drenanti: - drenanti epatici: Tarassaco, Carciofo, Cardo Mariano, con proprietà coleretiche e colagoghe; - drenanti renali: Betulla (linfa), Pilosella, Frassino. - drenanti ematici: Chrysanthellum americanum - drenanti intestinali: Frangola, Rabarbaro, Psillio, fibre (pectina e cellulosa), acqua. - tecniche drenanti: linfodrenaggio, sauna, bagno turco, idroterapia fredda/calda, idrocolonterapia.

 

Nutrizione - Cenni

Le donne che soffrono di SPM generalmente hanno una dieta squilibrata, dove il consumo eccessivo di carboidrati e zucchero raffinati, latticini, sale, sostanze eccitanti (es. caffeina, the, cioccolato,bevande a base di cola) creano sovraccarichi, mentre una scarsa introduzione di verdura e frutta crea un deficit di fibre e minerali fondamentali. I carboidrati e gli zuccheri raffinati, interferiscono con l’efficienza dell’insulina nel pancreas aumentandone la concentrazione e provocando una massiccia liberazione di radicali liberi. Inoltre, inibiscono la secrezione pancreatica di glucagone deputato al ripristino dei livelli di glucosio nel sangue, con un conseguente rallentamento di tutto il metabolismo. L’eccesso di sale e glutammato, associato ad una diminuzione del potassio nella dieta, affatica il metabolismo renale. La caffeina contiene le metilxantine, sostanze fortemente acidificanti, che aggravano i sintomi di ansia, depressione e nervosismo. I grassi saturi contenuti nei latticini creano sovraccarichi di sostanze colloidali (muco) nell’intestino, e nella donna in un organo emuntore secondario di derivazione. l’apparato riproduttivo. Una dieta prevalentemente vegetariana normalizza il livello degli estrogeni, responsabili anche di patologie più importanti della SPM, quali l’endometriosi (proliferazione anomala della mucosa uterina) e i tumori alla mammella. Infatti frutta e verdura sono da un lato ricche di fitoestrogeni (si cita a titolo di esempio la soia), che limitano la produzione di estrogeni e dall’altro di fibre solubili e insolubili (pectina e cellulosa), che nell’intestino impediscono la formazione di batteri intestinali patogeni, responsabili della disbiosi intestinale e tossiemia (intossicazione del sangue). Alimenti raffinati e proteine animali, interferiscono inoltre con l’assorbimento del magnesio e del calcio e provocano una carenza di vitamine del gruppo B., causando acidosi. Occorrerà orientarsi quindi verso una dieta prettamente alcalina, introducendo: -     Vitamina A (betacarotene) contenuta nel latte fresco, nel pesce, nella frutta e verdura arancione, negli spinaci e responsabile della salute degli epiteli e delle mucose, utile quindi per utero e ovaie.

Vitamine del gruppo B in particolare, Vitamina B6 (Pirossidina) contenuta nei cereali integrali e nello lievito, contribuisce a mantenere l’equilibrio di sodio e potassio e a supportare il fegato nel suo lavoro di smaltimento.

Vitamina E, presente negli oli vegetali spremuti a freddo, in tutti i semi crudi interi, nelle noci, nelle uova e nella soia, è un potente anti-ossidante e fluidificante del sangue ed è considerata la vitamina dell’apparato genitale in quanto ha una azione stabilizzante sul livello degli estrogeni. -     Frutta come:uva, mirtilli,papaia, albicocche, prugne, ciliegie e more, ricche di bioflavonoidi (vitamina P) che aiutano la vitamina C a mantenere i tessuti connettivi e a predisporre una barriera protettiva contro le infezioni.

Legumi, verdura a foglia verde, patate,banane, cereali integrali, frutta secca per garantire un sufficiente apporto di potassio, che contrasta un eccessivo consumo di sale e quindi di sodio all’interno dell’organismo.

Mandorle, fichi, mele, i semi ricchi di oli contenenti magnesio, minerale alcalino collegato a molti processi metabolici essenziali (il 70% è contenuto nelle ossa e il 30% nei tessuti molli e nei fluidi del corpo) che svolge un ruolo fondamentale per le contrazioni neuro muscolari. Il magnesio contribuisce a regolare l’equilibrio acido-alcalino e a stimolare l’assorbimento di altri minerali importanti quali il calcio, il fosforo, il sodio e il potassio.

Zinco, presente naturalmente nei semi di zucca, nei cereali integrali, lievito di birra e nella crusca, riveste un’importanza fondamentale nella salute della donna, soprattutto durante l’assunzione di contraccettivi orali, in quanto una sua carenza comporta un abbassamento delle difese immunitarie e, nel particolare,una carenza di produzione di progesterone.A

Acidi grassi essenziali (Omega 3), presenti negli oli di pesce, come lo sgombro, l’aringa, le sardine, il merluzzo, non solo compensano un metabolismo difettoso dei grassi, ma hanno un ruolo fondamentale per una corretta funzionalità ghiandolare.   

 

Rimedi fitoterapici - Cenni

AGNOCASTO (Vitex agnus –castus):aiuta a riequilibrare gli ormoni sessuali, riducendo l’ormone follicolo stimolante FSH e aumentando l’ormone luteinizzante LH, il quale poi aiuta a riequilibrare la quantità di estrogeno rispetto al progesterone nella seconda parte del ciclo; è efficace anche contro la ritenzione idrica. ANGELICA CINESE (Angelica sinensis): ha funzione epato protettrice e può prevenire la riduzione di glicogeno nel fegato; inoltre può ridurre stati di contrazione e di rilassamento delle fibre uterine; è definita anche il “ginseng femminile”. CALENDULA (Calendula officinalis): le sommità e le foglie sono ricche di mucillagine, che favorisce la risoluzione di processi flogistici, sia delle mucose sia della cute. Ha infatti proprietà antisettiche e riparatrici e trova applicazione anche nelle diverse infezioni vaginali. CIMIFUGA (Cimifuga Racemosa): ha proprietà normalizzanti del sistema riproduttivo femminile e ha notevoli proprietà antispastiche. SCUTELLARIA (Scutellaria lateriflora): riequilibrante del sistema nervoso ed è particolarmente indicata in casi di ansia, tensione, depressione, irritabilità e insonnia; ha anche proprietà antispastiche contro i dolori mestruali. OENOTHERA BIENNIS (Enotera o Primula Notturna) e semi di BORRAGINE: contenenti acidi grassi insaturi come acido linoleico e oleico della serie Omega 6 (vegetale) dalle proprietà antinfiammatorie. GINSENG SIBERIANO (Eleutheroccocus senticosus): la sua radice viene utilizzata per le sue proprietà anti- stress; si tratta di una erba adattogena, dal momento che agisce in accordo con le esigenze dell’organismo, rifornendo di energia o combattendo lo stress agendo sulle ghiandole surrenali. IPERICO (Hypericum perforatum): oltre ad avere ben documentati effetti antidepressivi, è anche un buon rimedio per il sistema nervoso e può aiutare a scaricare la tensione e l’ansia. MELISSA OFFICINALIS: ha proprietà spasmolitiche e blandamente sedativa. TIGLIO (Tilia tormentosa): ha proprietà ansiolitiche e antidistoniche e ha una azione regolarizzatrice sull’asse cortico-ipotalamico. CARDO MARIANO (Silybum marianum): ha un’azione protettiva sul fegato, organo il cui corretto funzionamento è indispensabile al fine di eliminare i prodotti di scarto e gli ormoni “vecchi” del ciclo mestruale. TARASSACO (Taraxacum officinale):il tarassaco è l’erba più adatta contro la ritenzione idrica perché è un diuretico naturale che permette di rilasciare i liquidi senza che l’organismo perda contemporaneamente elementi nutritivi essenziali. Aiuta inoltre la funzionalità epatica nel processo di disintossicazione.  

 

Fiori di Bach e SPM

Un approccio alla SPM attraverso i fiori di Bach può rappresentare un valido supporto terapeutico. La concezione di E.Bach di malattia, salute e guarigione si estende molto al di là dei confini della materialità e considera il rapporto indissolubile dell’individuo con la propria Anima (Spirito) e Mente (Psiche). Nel corso delle sue ricerche, E. Bach individuò 38 fiori corrispondenti a 38 stati d’animo disarmonici o modelli spirituali negativi (archetipi negativi) che caratterizzano la natura umana e che bloccano la comunicazione energetica e vibrazionale tra Io superiore e personalità e rappresentano la causa profonda delle malattie. La terapia con i fiori di Bach è tesa all’armonizzazione e purificazione sul piano psichico, ripristinando le vibrazioni energetiche proprie dello stato di salute e eliminando stati d’animo ed emozioni negativi, stimolando così il processo di auto guarigione insito in ogni individuo in virtù del suo vis vitale o forza vitale. I rimedi scoperti dal Dr. Bach, non utilizzano il materiale fisico della pianta o del fiore bensì l’energia essenziale presente in esso. L’energia guaritrice viene estratta tramite il sistema della solarizzazione o della bollitura e conservata in un liquido adatto (brandy) e più volte successivamente diluita prima della somministrazione, che generalmente avviene per via sublinguale.

 

Fiori di Bach per il trattamento della SPM

CRAB APPLE (Melo selvatico), considerato il fiore della “purificazione”, per coloro che manifestano un’eccessiva attenzione al dettaglio e alla pulizia nel mondo esterno e fisicamente un forte disgusto per se stessi; si adatta quindi alle donne che vivono il ciclo mestruale come “sporco”, fastidioso, imbarazzante, come qualcosa da nascondere. E’ molto utile per favorire la disintossicazione che si accompagna al flusso e per chi presenta in concomitanza acne o manifestazioni cutanee. CHICORY (Cicoria), il cui archetipo negativo è la possessività a livello cosciente o inconscio, che si manifesta con una personalità forte, perfezionista, poco spontanea nei sentimenti dietro alla quale vi è sempre una profonda insoddisfazione spirituale, un vuoto interiore. Chicory aiuta a convivere meglio con le proprie necessità e il proprio corpo, favorendo anche da un punto di vista fisico l’eliminazione delle scorie metaboliche e del ricambio cellulare. WALNUT (Noce): corregge gli stati negativi dell’insicurezza, dell’instabilità ed incostanza durante importanti cambiamenti di vita donando fiducia in se stessi e, nello specifico, la capacità di accettazione del mutamento della propria femminilità all’interno del ciclo ovarico. IMPATIENT (Erba impaziente): il cui archetipo negativo è l’iper attività e l’intolleranza nei confronti dei ritmi altrui, considerati lenti. Impatiens, quindi per le donne facilmente irritabili che non concedono alcuno spazio alla loro femminilità in quanto non vogliono o non hanno il tempo di farlo e il ciclo mestruale rappresenta una perdita di tempo che sottrae risorse alle loro attività. ROCK WATER (acqua di fonte):collegato al principio spirituale negativo della repressione della propria personalità e autonegazione: le donne in questo caso sono più rigide e perfezioniste, vivono il loro ciclo mestruale in modo doloroso come un evento estraneo a se stesse, di cui potrebbero addirittura fare a meno in quanto scomodo. MIMULUS (Mimolo giallo) il cui archetipo negativo sono le paure concrete e tangibili non espresse che pero ‘ sfociano in una sensibilità esasperata:ogni ostacolo o ogni evento che esula dalla consuetudine viene interpretato come potenzialmente pericoloso e viene affrontato con apprensione a causa della mancanza di fiducia in se stesse e, nella donna, il ciclo mestruale viene vissuto come un “ritirarsi” della propria femminilità. SCHLERANTHUS (Centigrani-fiorsecco): il cui archetipo negativo sono l’indecisione costante e la mancanza di equilibrio, che si manifestano con sbalzi d’umore e tutti i sintomi fisici di squilibrio energetico, ad esempio oscillazione del peso corporeo, allegria/tristezza, problemi intestinali, vertigini. OLIVE (Olivo): il cui archetipo negativo è rappresentato dall’esaurimento completo delle forze fisiche in quanto si è abusato delle proprie energie vitali. Olive dona grande forza e vitalità, quindi ottimo anche nella SPM, spesso molto stancante. MUSTARD (Senape selvatica): il sintomo chiave è la tristezza improvvisa e inspiegabile, una depressione che sopraggiunge senza una causa apparente. PINE (Pino Silvestre): il cui sintomo chiave è il senso di colpa, nel caso specifico di essere nata donna, che genera spesso in scarsa stima di se, insoddisfazione e senso di inferiorità: si tratta di conflitti interiori profondi, che spesso riemergono, nello specifico in una sessualità frustrata e un cattivo rapporto con il proprio corpo.

 

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